“Uguali ma Diverse” è il titolo del confronto pubblico promosso dalla Città metropolitana di Bologna intorno al tema della medicina di genere, in programma mercoledì 8 settembre (dalle 9 alle 16) in presenza, per un numero limitato di persone, all’Aula Magna dell’Ospedale Maggiore e in diretta streaming per tutti gli iscritti (iscrizioni qui entro le ore 10 di domani martedì 7 settembre).
Un programma articolato in tre sessioni tematiche precedute, alle 9, dal racconto teatrale di Marinella Manicardi “Anna non è un uomo”, per poi passare ai saluti istituzionali del Sindaco della Città metropolitana e del Presidente della Regione Emilia-Romagna e agli interventi di Paolo Bordon (Direttore generale Ausl Bologna), Chiara Gibertoni (Direttrice generale Policlinico Sant’Orsola Malpighi) e Andrea Rossi (Direttore generale Ausl Imola).
Una giornata caratterizzata da un dialogo tra i diversi livelli istituzionali (nazionali, regionali, locali) e gli attori coinvolti nell’applicazione e diffusione della medicina di genere, per conoscere che cosa si sta muovendo e quali sono i programmi messi in campo dal Sistema Sanitario Nazionale, sia in termini di appropriatezza che di equità nelle cure.
Alle 9.40 è prevista la prima sessione “La Medicina di Genere: dal sintomo alla diagnosi e alla cura. A che punto siamo?”, seguita alle 10.30 dalla seconda “Ambiti prioritari per un approccio di genere in medicina”. Si riprende alle 13.30, dopo la pausa pranzo, con l’ultima sessione “Fatti concreti sull’approccio di genere applicato in vari ambiti in medicina nelle strutture ospedaliere di Bologna” per arrivare alle 15.45 alle conclusioni del Ministro della Salute Roberto Speranza in collegamento da Roma.
L’applicazione della Medicina di Genere è il modo per superare alcune diseguaglianze che persistono nella prevenzione e nella cura, e per arrivare a una reale medicina personalizzata. La sua applicazione non è solamente una questione sanitaria, ma richiede un’integrazione molto stretta con il campo del sociale per ridurre il divario salariale e il tempo dedicato alla cura. Questa occasione di dialogo e confronto vuole offrire anche un’opportunità informativa e formativa per tutte le figure professionali, che operano nel campo del sanitario e non solo.