In riferimento alla proposta del ministro dei Trasporti, Pietro Lunardi, di istituire la circolazione a targhe alterne tutti i giorni dell'anno per ridurre il consumo di petrolio e l'inquinamento, trasmettiamo il seguente intervento dell'assessore provinciale all'Ambiente, Emanuele Burgin: "Sulle targhe alterne proponiamo un approccio scientifico, che parta dai dati e non dalle conclusioni. E i dati, pubblicati dalla Provincia di Bologna nella "Valutazione della qualità dell'aria" del settembre 2003, mostrano come il provvedimento delle targhe alterne generi una riduzione del traffico di appena il 10%, solo nelle fasce orarie e nel giorno di limitazione. E' dunque un provvedimento di emergenza, che può avere senso in situazioni fortemente critiche ma a lungo andare porta molti più impedimenti che benefici. I dati mostrano anche come i problemi della nostra aria siano sostanzialmente di due tipi:
· l'inquinamento da ossidi di azoto e benzene, la cui origine è una sola: il traffico. Il problema è il valore medio annuale in città e la forte localizzazione in alcune strade e aree ben precise, Strada Maggiore, via San Vitale, Fiera. Per contrastarlo, o riduciamo davvero il traffico - lì e non altrove - o ci condanniamo a tenerci questa pessima qualità dell'aria; · l'inquinamento da polveri sottili, che si verifica nei giorni secchi invernali e riguarda non solo la città, ma anche l'hinterland. E' un inquinamento critico tanto in città quanto nei centri della provincia, ed è stato verificato non solo a Bologna ma anche in tutte le altre grandi città del Nord, al punto che i tecnici individuano nell'intera area padana l'ambito sul quale ogni programma di risanamento dell'aria può avere efficacia. Le polveri sottili vengono da tutti i processi di combustione, ma il principale responsabile è sempre il traffico, anche come conseguenza di un parco auto in circolazione eccessivo e tecnologicamente troppo vecchio. Le polveri sottili si contrastano con provvedimenti strutturali e non di emergenza, e con l'offerta di soluzioni alternative di mobilità. In tale contesto si colloca il lavoro della Provincia di queste settimane, finalizzato a porre le basi per la costruzione di un sistema integrato della mobilità in cui la soluzione di trasporto su rotaia (il Servizio ferroviario metropolitano) diventi realmente praticabile per le decine di migliaia di pendolari che ogni mattina si riversano su Bologna.
In questi giorni stiamo divulgando la pubblicazione sulle "Linee di indirizzo" per la pianificazione e la gestione della qualità dell'aria nella Provincia di Bologna: è la terza parte di un lavoro cominciato l'anno scorso con la "Valutazione della qualità dell'aria" (prima parte, settembre 2003) e la "Valutazione sanitaria" (seconda parte, gennaio 2004). Lo stiamo distribuendo a tutti i soggetti interessati, ed in particolare lo stiamo condividendo con i Comuni e con la Regione, assieme ai quali ci siederemo attorno a un tavolo a partire dal prossimo 7 settembre, per definire insieme - ognuno secondo la propria responsabilità istituzionale - l'Accordo di programma sulla qualità dell'aria per l'inverno prossimo. Parteciperemo a questo tavolo con il nostro approccio scientifico, affinché qualunque siano le azioni che andremo a decidere, ci sia piena consapevolezza sugli obiettivi e sulla loro efficacia".