“Scongiurare la chiusura degli uffici postali presenti nella lista nera comunicata all'AgCom” è l'obiettivo dell'ordine del giorno che invita la Giunta e i Comuni ad attivarsi per evitare questa ed altre misure presenti nella “spending review”. L'odg, proposto da Giovanni Venturi-Fds che ha accolto una richiesta di emendamento della consigliera Fabbri-Pd, è stato approvato ieri pomeriggio con 15 voti a favore (Pd, Fds, Lega), 6 astenuti (Pdl, Fli e Rambaldi-Gruppo Misto) e il voto contrario dell'Udc.
I tagli previsti nel decreto del Governo Monti “si configurano su molti settori come tagli lineari” e questo, sottolinea il documento, porterebbe a depotenziare in modo rilevante importanti realtà come i servizi al cittadino. A questo proposito l'odg prende ad esempio gli uffici dei giudici di pace, i tribunali distaccati e gli uffici postali presenti sul territorio provinciale e in particolar modo su quello montano che “con l'ultima manovra di risparmio della spesa pubblica, entro pochi mesi dovranno chiudere”.
In particolare il documento sottolinea come “l'eventuale soppressione degli uffici postali presenti nelle frazioni montane e nei territori decentrati della pianura, provocherebbe un ulteriore depauperamento del territorio”.
L'odg chiede inoltre che si individui una soluzione affinché venga garantita una sede all'Enea di Bologna “che da luglio 2013 non avrà più una sede per i suoi 250 ricercatori e dipendenti, con l'incognita del Tecno Polo che dovrebbe sorgere all'ex Bat”.