La Regione Emilia-Romagna ha assegnato alla Provincia di Bologna quali contributi da destinare a servizi educativi per bambini in età 0-3 anni quasi 2 milioni di euro (per l'esattezza € 1.946.730,07), di cui parte (€ 530.926,39) assegnabile per legge solo ad amministrazioni pubbliche soggette al patto di stabilità. Fra le 15 domande pervenute, in seguito all'Avviso Pubblico della Provincia, sono risultati ammissibili 13 progetti e fra questi, in base alla graduatoria stilata dall'apposita commissione, saranno 7 quelli che riceveranno i fondi: 3 nella provincia e 4 nel capoluogo, 5 dei quali pubblici ( 4 soggetti al patto di stabilità) e 2 privati. Come previsto dal bando, i contributi saranno utilizzati per finanziare edifici destinati a nidi d'infanzia e/o servizi integrativi (Centri per bambini e genitori e Spazi bambini), sia per costruzioni nuove sia per ristrutturazioni o riattamenti, nonché per i loro arredi.
Questi i progetti finanziati:
1) Comune di Castel del Rio - Micronido d'infanzia (pubblico-nuova costruzione)
2) Alma Mater Studiorum Università di Bologna - Nido d'infanzia, centro bambini e genitori (pubblico-nuova costruzione)
3) ASP Giovanni XXIII - Nido d'infanzia territoriale ed aziendale (pubblico non soggetto al patto di stabilita'- nuova costruzione)
4) Comune di Bologna - Nido d'infanzia Due agosto (pubblico-nuova costruzione)
5) Sig.a Triches Susanna (Pianoro) - Micronido d'infanzia (privato - riattamento di locali e arredo)
6) Parrocchia di San Paolo di Ravone (Bologna) - sezione di nido aggregata a scuola dell'infanzia Maria Ausiliatrice (privato - ristrutturazione)
7) Comune di Castel San Pietro Terme - Nido d'infanzia Arcobaleno (pubblico - ristrutturazione).
Con questi contributi si continua a dare una risposta significativa alla sempre crescente richiesta di posti nido aumentando l'offerta educativa nel territorio provinciale per un totale di 208 nuovi posti. La nostra provincia raggiunge una percentuale di copertura nei servizi educativi per la fascia di età 0/3 anni mediamente pari al 37% (copertura del 33,5% se si considerano solo i nidi d'Infanzia), a fronte di una media regionale del 30% ed una media nazionale del 14%, superando le indicazioni del Consiglio d'Europa che richiede ai governi degli Stati membri di raggiungere il 33% entro il 2010 e si può notare come sia soggetti pubblici che privati del territorio continuino ad investire risorse per l'ampliamento dell'offerta di questi servizi.
L'Assessore provinciale ai Servizi sociali Giuliano Barigazzi ha così commentato: "I servizi educativi sono strumenti fondamentali per il benessere sociale: strumenti per sostenere i bambini nella loro crescita e i genitori nei loro compiti educativi e nell'impegno quotidiano, strumenti per superare l'emarginazione delle fasce più deboli e migliorare l'integrazione sociale. Questi servizi sono centrali nella programmazione regionale, provinciale e comunale e sono tra le priorità e tra le prime voci di investimento: i Comuni dedicano ai servizi educativi per la prima infanzia il 63% della spesa sociale dell'area minori e famiglia e il 22% dell'intera spesa sociale. Per sostenere questo impegno dovremo continuare a investire in modo forte, dedicare fondi specifici su questo e intervenire perché si rafforzi l'impegno nazionale sui servizi educativi, anche attraverso impegni economici che non possono gravare solo sugli enti locali. Il fondo nazionale straordinario nidi, che aveva negli ultimi anni dato un buon aiuto all'attivazione di nuovi servizi, non è stato ri-confermato. Questo elemento, assieme al calo dell'intero fondo sociale, porta ad un aumento notevole delle difficoltà nella gestione dei servizi, difficoltà che andranno affrontate raccordando gli interventi e le risorse e continuando ad avere ben presenti le priorità di intervento".