Come preparare il pane, conoscere la vita quotidiana degli agricoltori, imparare ad osservare ed ascoltare passeggiando nel bosco, ma anche scoprire le trincee della seconda guerra mondiale lungo la linea gotica: questi sono alcuni dei percorsi proposti dalla nuova guida alle fattorie didattiche bolognesi pubblicata dalla Provincia di Bologna. Le 70 aziende inserite nella pubblicazione, distribuite su tutto il territorio provinciale, sono fattorie che dedicano parte della propria attività alla didattica, proponendo percorsi di diverso tipo (alimentare, naturalistico, storico o artistico), rivolti non solo alle scuole ma anche agli adulti e tutti legati alla produzione agricola e alle vocazioni locali.
La Provincia effettua controlli periodici sul possesso e il mantenimento dei requisiti richiesti, valuta le offerte formative proposte e, più in generale, offre alle aziende supporto e assistenza per garantire la qualità del progetto. Nel 2009 sono stati oltre 24.000 i visitatori che hanno frequentato le fattorie didattiche: 19.000 studenti delle 780 classi coinvolte e oltre 5.000 adulti. In aggiunta alle aziende accreditate a tutti gli effetti, quest'anno è stata inserita anche la Fattoria Urbana del Quartiere San Donato a Bologna. Gestita dal Circolo La Fattoria, rappresenta la prima esperienza rurale inserita in un contesto urbano nella regione Emilia-Romagna.
«Sfogliando la guida - commenta l'assessore provinciale con delega all'Agricoltura, Gabriella Montera - ci si trova di fronte ad un racconto della ricchezza del nostro territorio. Diventando operatori di fattoria didattica, gli imprenditori agricoli, oltre ad integrare il proprio reddito, svolgono una funzione di servizio che preserva le tradizioni rurali e ne favorisce, nel contempo, l'innovazione. Mi piace sottolineare, infine, che oltre il 60% delle attività didattiche in fattoria sono gestite da donne».