Comunicato stampa

15 febbraio 2011 - No al nucleare nell'odg approvato dal Consiglio provinciale


 
 

Convinta opposizione alle decisioni del Governo sull'energia nucleare "in quanto è impensabile far partire nuove centrali senza prima aver completato la dismissione di quelle esistenti e senza aver realizzato le strutture necessarie per lo smaltimento in sicurezza dei rifiuti radioattivi". È quanto sostiene il Consiglio provinciale nell'ordine del giorno approvato ieri a palazzo Malvezzi, documento che esprime inoltre "pieno sostegno alla Regione Emilia-Romagna per la recente risoluzione che afferma l'indisponibilità ad ospitare una centrale nucleare sul territorio regionale". Secondo l'odg, tra l'altro, l'Agenzia per la sicurezza nucleare proposta dal Governo "non presenta i necessari caratteri di indipendenza e non sono previste risorse per il suo funzionamento".


Il documento invita il Governo a "sostenere con forza la ricerca scientifica e gli interventi produttivi nel campo dell'efficienza e del risparmio energetico, delle fonti rinnovabili e di tutte le energie alternative a quelle nucleari e fossili; ad adottare un piano energetico nazionale coinvolgendo le Regioni e a valorizzare l'energia solare". L'ordine del giorno, infine, invita la Regione Emilia-Romagna a proseguire il monitoraggio per il completo smantellamento della centrale di Caorso e a continuare ad investire nelle fonti rinnovabili, nel superamento degli obiettivi europei del 20-20-20. Il documento, proposto da Pd, Fds, Idv e Pagnetti-Gruppo Misto e illustrato in aula da Mariagrazia Baruffaldi, è scaturito dalla discussione in Commissione sul testo originale presentato in precedenza.


L'odg è stato approvato con 19 voti a favore (Pd, Idv, Fds e Pagnetti-Gruppo Misto) e 7 contrari (Pdl, Lega, Fli e Udc). È stato invece respinto (5 voti a favore Fli e Udc, 3 astenuti Pdl e Lega, 19 contrari (Pd, Idv, Fds, Pagnetti) un secondo documento, presentato da Udc e Fli, sempre sul tema delle fonti energetiche, che auspica un "mix energetico diversificato che incentivi realmente lo sviluppo delle rinnovabili senza però prescindere dal ritorno al nucleare sicuro, sola fonte pulita e allo stesso tempo capace di renderci indipendenti dalle forniture esterne".

 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 15-02-2011