Approvato dal sindaco metropolitano il documento che delinea i criteri di progettazione e realizzazione dei Centri di Mobilità, le nuove “porte” di accesso al territorio previste dal Piano Urbano della Mobilità sostenibile-PUMS.
L’obiettivo principale delle Linee di indirizzo è quello di realizzare dei veri e propri hub urbani intermodali, nuovi luoghi identitari e attivatori della qualità e della vitalità dei Comuni metropolitani interessati, a partire dal Capoluogo, unendo in modo efficace la funzione trasportistica e quella urbana.
I nuovi hub dovranno, dunque, sintetizzare l’integrazione trasporti-territorio, orientando cittadini, pendolari e turisti, verso forme sostenibili di mobilità, a piedi, in bicicletta o con mezzi pubblici e condivisi, ovvero utilizzando mezzi privati a basso impatto ambientale.
Le Linee di Indirizzo nascono dalla volontà congiunta di Città metropolitana di Bologna e Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) di impostare un lavoro coordinato per portare avanti i progetti dei 30 Centri di Mobilità previsti dal PUMS, principalmente in corrispondenza delle stazioni del SFM, a partire dal Capoluogo, di cui 22 di proprietà di RFI (vedi mappa allegata).
L’obiettivo è quello di fornire un orientamento progettuale il più possibile completo e concreto agli Amministratori e ai tecnici dei Comuni e ai progettisti, ma anche a gestori e operatori dei servizi.
Le Linee di Indirizzo sono state sintetizzate in un documento che si compone di due sezioni: la prima “generale” in cui, delineati gli obiettivi, si individuano principi progettuali, interventi e livelli di servizio per ciascun Centro di Mobilità, supportati da un preliminare inquadramento degli aspetti gestionali, manutentivi e di sostenibilità economica; la seconda di approfondimento, articolata in schede tecniche delle dotazioni esistenti per ciascun Centro di Mobilità, la contestualizzazione nei programmi e progetti in corso e una raccolta di best practice di riferimento.
Sono diverse le dimensioni che concorrono alla definizione degli obiettivi di cui la progettazione dovrà fare sintesi, tanto per la componente trasportistica quanto per quella territoriale-urbanistica, anche in coerenza con quanto definito dal Piano Territoriale Metropolitano recentemente adottato dalla Città metropolitana.
Per quanto riguarda la funzione trasportistica:
Per quanto concerne la funzione urbana:
“Desidero innanzi tutto ringraziare il gruppo di lavoro interistituzionale – sottolinea Marco Monesi, consigliere delegato alla Pianificazione e Mobilità sostenibile – che ha curato le Linee di indirizzo e che presidierà le prime progettazioni di fattibilità. Si tratta della prima esperienza a livello nazionale di collaborazione nel delicato passaggio dalla fase pianificatoria a quella progettuale, tra il gestore dell’infrastruttura ferroviaria e un’amministrazione territoriale di area vasta, che RFI intende replicare e promuovere in altri contesti, in una logica di integrazione, di sistema e di processo, volta a garantire efficacia e velocità realizzativa. La progettazione dei Centri di Mobilità – conclude Monesi – è un altro tassello previsto dal PUMS che va ad aggiungersi ad altri progetti avviati negli ultimi mesi come Biciplan, Metrobus e Tram”.
Qui le Linee di indirizzo
Scarica la mappa dei centri di mobilità (3872 KB)