La Giunta provinciale di Bologna ha deciso di presentare alla Regione Emilia-Romagna la richiesta di inserimento di Monteveglio all'interno dei territori matildici, dopo che già il Consiglio comunale di Monteveglio si era espresso in tal senso, in considerazione delle caratteristiche e delle vicende storiche del territorio. "Terre matildiche" sono le zone anticamente dominio di Matilde di Canossa, che attraverso la legge n. 44/1989, la Regione Emilia-Romagna ha riconosciuto tali con l'intento di promuoverne la valorizzazione, non solo in ambito monumentale e ambientale, ma anche culturale e di promozione turistica.
Nel comprensorio delle terre matildiche, prevalentemente collinare, la civiltà del medioevo è ancora leggibile non solo nei castelli, nelle antiche pievi e nei borghi storici, ma anche nelle manifestazioni in costume e nelle tradizioni enogastronomiche, confermando negli anni la valenza turistica, anche internazionale dell'area. "L'inserimento di Monteveglio fra i comuni matildici - spiega l'assessore provinciale al Turismo Graziano Prantoni - potrebbe essere il filo conduttore per vari eventi e consentire di accedere a finanziamenti per il restauro di edifici storici e per l'istituzione di gemellaggi e collaborazioni con altri territori accomunati dall'eredità storica della Contessa Matilde con nuove prospettive di grande interesse dal punto di vista turistico".
Scheda storica
Alla fine del sec. XI, l'imperatore, Enrico IV (cugino di Matilde per parte di madre) si oppone alla Contessa alleata della Chiesa nella lotta per le investiture, i due eserciti si affrontano. Le truppe imperiali occupano diverse località di pianura fino alle colline modenesi. Matilde decide di rifugiarsi nelle fortezze dell'Appennino, cuore dello stato canossano, dove più fitti sono i castelli - da cui un piccolo gruppo di armati può tenere in scacco le truppe imperiali -, i beni allodiali (di sua totale proprietà, non feudali) e gli uomini a lei fedeli. Enrico IV assedia il castello di Monteveglio per conquistare la roccaforte, ma viene sconfitto grazie al forte presidio militare. Gli uomini di Matilde, stremati, chiedono la pace, ma le condizioni dell'imperatore sono troppo dure. Matilde decide così di riprendere la guerra a Monteveglio e l'esercito imperiale è battuto. Enrico IV tenta di prendere Canossa, ma senza risultati. Mentre l'esercito imperiale si ritira, Matilde recupera la pianura che aveva perduto.