L'Assemblea di Palazzo Malvezzi ha aperto la seduta di oggi pomeriggio con un minuto di silenzio in memoria di Renato Finelli, deceduto a 79 anni venerdì scorso. Il presidente del Consiglio Stefano Caliandro ha ricordato la figura di Finelli, socialista, attivista e grande amante dello studio del diritto e dei diritti civili, che ha lavorato per la Provincia di Bologna dagli anni 60 fino al 1995 con i Presidenti Vighi, Brini, Rimondini, Corsini, Zani, Petruzzelli, Cotti e per i primi cinque mesi del mandato di Vittorio Prodi. In Provincia è stato prima dirigente, poi vicesegretario generale e segretario generale reggente nei periodi di assenza del Segretario generale. Nel 1958 aprì il Consorzio di pubblica lettura della Provincia (fu uno dei primi dirigenti come segretario amministrativo) e quando il Consorzio chiuse, nel 1986, fu suo il contributo perché tutti i lavoratori non restassero senza occupazione ma venissero ricollocati in Provincia o presso altri enti. Uomo di grande rigore morale, si prodigò affinché venisse diffusa la formazione per tutti i dipendenti, quale strumento per crescere e per una buona amministrazione.
Collaborò alla stesura del primo Statuto della Provincia di Bologna e nel 2001 contribuì, assieme a Luigi Arbizzani, alla realizzazione del volume "Cinquant'anni di vita democratica della Provincia di Bologna". Fino all'ultimo è stato membro attivo nell'Associazione degli ex Consiglieri provinciali. Dal 1995, quando andò in pensione dalla Provincia di Bologna, continuò il suo percorso professionale prima come amministratore straordinario dell'USL Piacenza 1 e poi come Giudice di Pace a Fiorenzuola d'Arda e poi a Piacenza. Il Consiglio provinciale ha infine espresso le condoglianze alla famiglia e al collega Raffaele Finelli, fratello di Renato. Ai funerali di Finelli, che si sono svolti questa mattina, hanno partecipato in rappresentanza della Provincia, il vicepresidente Giacomo Venturi e l'assessore Marco Pondrelli.