Dopo il comunicato diffuso ieri dal Comune di Fontanelice è necessario evidenziare le ragioni che hanno indotto la Provincia di Bologna, dopo mesi di scrupolosa istruttoria, a revocare i contributi concessi.
Secondo la normativa vigente, i finanziamenti pubblici si possono erogare solo previa verifica del rispetto degli impegni assunti alla presentazione delle domande e della coerenza sulla destinazione d'uso dei locali ammessi a contributo. Pertanto gli uffici sono chiamati ad applicare la normativa e non possono esercitare alcuna discrezionalità.
I progetti presentati dal Comune di Fontanelice non sono stati "bocciati", anzi sono stati ritenuti prioritari nella selezione di quelli presentati in ambito provinciale e condivisi in una programmazione negoziata fra la Provincia e i Comuni richiedenti.
La Provincia, dopo mesi di approfondita istruttoria e interlocuzione con gli uffici del Comune, è stata costretta a procedere alla revoca a causa di un utilizzo degli spazi non coerente con le finalità dell'Asse dei finanziamenti comunitari.
In particolare, nel caso della Misura 322 finalizzata a “Sviluppo e rinnovamento dei villaggi rurali” nell'ambito dell'Asse 3 “Miglioramento della qualità della vita e diversificazione attività economiche”, sono risultati beneficiari 17 Comuni per 20 progetti con un finanziamento complessivo di 2,5 milioni di euro. I controlli relativi ai collaudi dei progetti sono conclusi e sono stati liquidati tutti i finanziamenti ad eccezione di quello relativo a Fontanelice.
"Gli enti istituzionali – commenta Gabriella Montera, assessore all'Agricoltura e Sviluppo del territorio rurale – sono chiamati ad assegnare i finanziamenti pubblici per favorire lo sviluppo del territorio, ma al tempo stesso sono chiamati a vigilare affinché tali finanziamenti vengano utilizzati secondo le finalità previste dalle normative e non certo per le sollecitazioni di una o dell'altra parte politica".