Il Consiglio metropolitano ha approvato ieri, con 16 voti a favore (Pd e Rete Civica) e 3 astenuti (Uniti per l'Alternativa e Movimento 5 stelle), le modifiche allo Statuto di Finanziaria Bologna Metropolitana S.p.A, società in house providing a partecipazione totalmente pubblica. La Città metropolitana detiene, al pari di Comune di Bologna e Camera di Commercio, il 32,83% del capitale sociale attualmente fissato in 1.800.000 euro, gli altri soci sono Regione Emilia-Romagna (1%) e Camera di Commercio (0,50 %).
In accordo con tutti i soci, la Città metropolitana ha deciso nel luglio 2015 di non mantenere la partecipazione in Finanziaria Bologna Metropolitana e di aprire un tavolo tecnico di confronto per avviare un percorso condiviso di dismissione che non pregiudichi l'attività in corso.
Le modifiche statutarie apportate con il voto di ieri sono sostanzialmente adeguamenti normativi previsti dal Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica come: l'esplicitazione delle attività svolte dalla società nell’interesse esclusivo dei soci, l’introduzione del limite di legge all'attività svolta dalla società a favore di soggetti diversi dai soci, prevedendo che oltre l’80% del fatturato sia effettuato nello svolgimento di compiti affidati dagli Enti pubblici soci.
Nel nuovo testo approvato si precisa inoltre che gli interventi nel settore energetico possano essere svolti solo compatibilmente con la normativa sull'in house providing e si rileva di conseguenza l'obbligo per la società di cessare i servizi non prestati ai soci. A questo proposito Finanziaria Bologna Metropolitana ha già avviato una procedura ad evidenza pubblica per la cessione del ramo d'azienda relativo alla gestione della centrale elettrotermofrigorifera del quartiere fieristico direzionale, che costituisce un fatturato superiore al 20% del totale.
Il consigliere metropolitano delegato alle società partecipate Giampiero Veronesi ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto: "Siamo stati puntuali e tempestivi nel proseguire il percorso di ottimizzazione delle società partecipate della Città metropolitana, così come previsto dalla normativa di riferimento".