''Una fase si è chiusa". L'assessore provinciale alla Scuola, Formazione e Lavoro Paolo Rebaudengo commenta così la nomina dei 14 docenti per le scuole materne avvenuta questa mattina da parte del CSA. Dopo la rinuncia di Castelmaggiore e Monterenzio, sono questi i 14 Comuni del territorio provinciale che avranno un insegnate in più: Anzola Emilia, Bologna, Casalecchio, Castel San Pietro Terme, Crespellano, Medicina, Minerbio, Molinella, Pianoro, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro, Sant'Agata, Sasso Marconi e Vergato.
"Il ministro dell'istruzione - continua Rebaudengo - è passato da un rifiuto rigido e irragionevole ad un'apertura parziale e insoddisfacente. Ma ha dovuto aprire una breccia di fronte a due mesi e mezzo di mobilitazione di sindaci e assessori dei Comuni del nostro territorio e della Provincia di Bologna, sostenuta dai parlamentari bolognesi del centrosinistra." I 14 docenti rappresentano circa il 20% del fabbisogno di insegnati per le materne del territorio ma coprono le situazioni più gravi.
"Non è tempo di polemiche - continua l'assessore - ma di unità d'intenti per programmare il prossimo futuro e garantire l'accesso generalizzato di tutte le bambine e i bambini alla scuola dell'infanzia, così come previsto da una legge dello Stato. Unità d'intenti che c'è stata tra gli Enti locali della provincia di Bologna, che sia pure di fronte a così scarse risorse hanno trovato al loro interno un consensuale criterio di priorità basato sul numero di bambini in lista d'attesa e sugli investimenti già effettuati per allestire le strutture.
Per questo, e per la tenacia e la continua partecipazione alle iniziative di questi mesi, li ringrazio, così come dico grazie al dirigente del CSA Marcheselli per il costante appoggio. La stessa unità d'intenti - conclude Rebaudengo - dovrà essere utilizzata a partire dai prossimi giorni con l'Ufficio scolastico regionale e con la Regione".