Il Consiglio provinciale invita, con un ordine del giorno del gruppo Pd approvato con 18 voti favorevoli (Pd, IdV) e 12 contrari (Sd, PdCi, An-PdL, FI-PdL, Gruppo misto, Rc, Verdi) "tutte le forze politiche e sociali ad una vigilanza attiva e ad un'azione concreta di difesa dei valori fondamentali della nostra Costituzione". Il documento ritiene infatti "sia in atto, da parte del Governo, un processo di limitazione delle libertà costituzionali che mira a mutare di fatto il nostro patto fondamentale". Ciò avviene - continua l'odg - anche attraverso uno stravolgimento delle fonti del diritto e la pretesa di disciplinare diritti costituzionalmente garantiti tramite strumenti come le leggi delega e i decreti legge e addirittura tramite atti amministrativi come le direttive ministeriali".
Considerato inoltre che, il 26 gennaio scorso, il ministro degli Interni Roberto Maroni ha emanato una direttiva che "comprime il diritto a manifestare in luoghi storicamente vocati all'espressione di iniziative civili e politiche, e che tale direttiva si inserisce in una serie di atti (vedi ad esempio l'istituzione delle ronde e il disegno di legge sulle intercettazioni) che mirano ad affrontare strumentalmente il tema della sicurezza attraverso misure propagandistiche ed inefficaci, il documento esprime la propria ferma opposizione all'attacco ai valori costituzionali in corso; è inoltre fermamente contrario all'azione del Governo mirata a limitare progressivamente gli spazi di libertà delle persone e a spostare pericolosamente gli equilibri istituzionali in favore dell'esecutivo a discapito della funzione legislativa del Parlamento, dell'autonomia della magistratura e delle prerogative del Capo dello stato".