Comunicato stampa

11 novembre 2009 - Cresce la dispersione scolastica e formativa


 
 

La Provincia presenta le "Linee guida" per contrastare il fenomeno

Venerdì 13 novembre, gli assessori provinciali all'Istruzione, formazione, lavoro Anna Pariani e alla Sanità, servizi sociali e volontariato Giuliano Barigazzi presenteranno le "Linee di indirizzo per il contrasto alla dispersione scolastica e formativa" in occasione del seminario pubblico gratuito "Diritto - dovere al futuro: un impegno comune per gli adolescenti" che si terrà dalle 9 alle 13.30 nella sala ex Consiglio regionale (viale Silvani, 6 - Bologna). Il documento definisce principi-guida, procedure e indicatori condivisi a livello provinciale per fronteggiare il fenomeno della dispersione scolastica e formativa, in crescita anche nel nostro territorio, e offre uno strumento operativo concreto a quanti operano con adolescenti e giovani in obbligo scolastico e formativo. La sua elaborazione è il risultato del lavoro integrato dei Servizi Scuola e formazione, Politiche sociali e per la salute e Politiche attive del lavoro e formazione della Provincia di Bologna e di rappresentanti dei servizi sociali e sanitari, delle istituzioni scolastiche e degli enti di formazione del territorio. La provincia di Bologna ha registrato negli ultimi anni un aumento preoccupante delle situazioni di insuccesso/abbandono (indicatore di possibili sofferenze soggettive più ampie) dei giovani in età di obbligo di istruzione-formazione.

Il confronto fra gli studenti frequentanti la scuola secondaria di secondo grado nell'anno scolastico 2007/08 e quelli dell'anno scolastico 2008/09 evidenzia che il sistema di istruzione ha disperso in un anno 1876 studenti (pari al 6,5% del totale) a cui si aggiungono 893 studenti ritirati e 1171 trasferiti, alcuni dei quali trovano accoglienza nel sistema della formazione professionale e nell'apprendistato. In questi dati sono compresi gli studenti stranieri, che complessivamente costituiscono il 9,5% della popolazione scolastica. Insuccessi scolastici, irregolarità dei percorsi formativi, frequenze discontinue, assenze prolungate reiterate sono importanti variabili inevitabilmente connesse al rischio di dispersione. Pur evidenziando complessivamente una buona tenuta del sistema, specialmente se confrontati con quelli nazionali, i dati sulla dispersione scolastica e formativa dello scorso anno scolastico (fonte: Osservatorio sulla scolarità della Provincia di Bologna) descrivono una situazione complessa in cui le fasi di passaggio tra un ciclo e l'altro del sistema di istruzione e tra la prima e la seconda classe delle superiori sono i momenti più critici, quelli che richiedono maggiori interventi di sostegno e di accompagnamento alla transizione.

 · Le bocciature cominciano dalla scuola media: sono 263 (3,6%) gli studenti non promossi in terza;
· crescono nelle superiori: 3167 (12,2%) complessivamente i bocciati dalla I alla IV .
· Il passaggio tra la classe I e la classe II della scuola superiore è il più difficile: sono 1350 (17,6%) gli studenti di prima non ammessi alla classe successiva;
· il 23,2% degli studenti di istituti superiori di II° grado sono in posizione irregolare, con un'età anagrafica che non corrisponde alla classe frequentata.

Al contempo aumentano le iscrizioni alla formazione professionale per il completamento del diritto-dovere all'istruzione: · sono circa 900 i giovani iscritti al primo anno di un corso di formazione professionale; · di questi circa il 24% non ha completato il I° anno di frequenza di un Istituto superiore. Gli assessori Pariani e Barigazzi sottolineano come «l'importanza di questi segnali ha portato da tempo l'Amministrazione provinciale ad avviare un percorso di raccordo tra politiche scolastiche e politiche sociali-sanitarie, nella consapevolezza che è necessario proseguire sulla strada dell'integrazione coinvolgendo tutti i soggetti. pubblici e privati, impegnati nella promozione del benessere e del successo scolastico e formativo dei giovani. La prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa richiedono necessariamente la corresponsabilità dei diversi soggetti unitamente a strategie integrate di intervento per ridurre significativamente il numero dei giovani che abbandonano prematuramente i percorsi scolastico-formativi». «Le "Linee di indirizzo per il contrasto alla dispersione scolastica e formativa" - continuano gli assessori - rappresentano un risultato concreto, che indica direzioni di lavoro, partendo dal presupposto che il territorio provinciale è ricco di competenze, esperienze e progetti per cui non è tanto necessario inventare nuove soluzioni, quanto aumentare le sinergie tra le diverse istituzioni in una organizzazione di rete che faciliti le relazioni e lo scambio delle informazioni.

L'Amministrazione provinciale intende proseguire sulla strada dell'integrazione chiamando a raccolta tutte le parti coinvolte nel processo educativo e sociale: enti locali, istituzioni scolastiche, enti di formazione professionale, servizi sociali e sanitari territoriali, famiglie. Ciascuna con le proprie specificità può e deve dare un contributo significativo per la promozione del benessere e del successo scolastico e formativo dei giovani».
 
 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 11-11-2009