Ieri pomeriggio in Consiglio provinciale sono stati discussi e votati 3 ordini del giorno che prendono le mosse dall'esito referendario in merito ai quesiti sull'acqua e solo il testo presentato dal Pd è stato approvato (17 voti a favore-Pd, 11 astenuti Fds, Pdl, Lega, Fli, Udc e Rambaldi e 2 contrari-Idv e Pagnetti-Misto). L'odg invita ''le amministrazioni locali nell'ambito di Ato, in relazione alla discussione sull'eventuale adeguamento della tariffa dell'acqua, a tenere distinto il tema degli investimenti futuri, che dovrà tener conto dell'esito referendario in attesa del necessario chiarimento del quadro normativo nazionale, dalla decisione sulla copertura dei costi gestionali per garantire la distribuzione dell'acqua soprassedendo al momento al ritocco della tariffa''.
Il documento approvato "auspica che il Parlamento pervenga rapidamente ad una normativa quadro nazionale che, tenendo conto della decisione popolare sulla soppressione della remunerazione del capitale investito, definisca gli strumenti a disposizione delle regioni e degli enti locali necessari per far fronte agli investimenti di manutenzione ordinaria e straordinaria finalizzati al mantenimento e all'efficientamento delle reti idriche esistenti nonché alla realizzazione di eventuali nuovi impianti valutati strategici nei singoli territori". Dei due testi non accolti quello presentato da Nanni del gruppo Idv, mirava ad impegnare la Provincia ''a rispettare la volontà popolare e, in maniera adeguata, a ridurre attraverso l'Ato le tariffe dell'acqua, eliminando la remunerazione del capitale investito a partire dal giorno di pubblicazione dei risultati ufficiali del referendum sulla Gazzetta ufficiale, permettendo ai cittadini di risparmiare il 7% nella bolletta''.
Il secondo, proposto da Venturi della Federazione della sinistra e sottoscritto da Pagnetti del gruppo Misto, invitava la Giunta ad attivarsi per aprire "un confronto con tutti i soggetti coinvolti al fine di trasferire l'affidamento della gestione dell'acqua da società di diritto privato a società di diritto pubblico".