Il Consiglio invita la Giunta "a intraprendere tutte le azioni opportune al fine di garantire il carattere pubblico dell'acqua come bene e diritto universale". Questo quanto riporta l'ordine del giorno approvato nella seduta di ieri pomeriggio, che ritiene doveroso "mantenere il controllo degli Enti locali e dei cittadini sulle politiche di acquisizione e distribuzione dell'acqua". Il documento, presentato dai consiglieri Venturi (Pdci/Prc) Naldi e Degli Esposti (Pd), riconosce inoltre all'acqua "il carattere di diritto universale, indivisibile, inalienabile e lo status di bene comune pubblico". Nell'odg si afferma poi "il principio della proprietà pubblica dell'acqua e il diritto-dovere del pubblico di indirizzarne e regolarne la gestione" e si sottolinea inoltre che "la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico essenziale che deve garantire l'accesso all'acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini".
L'ordine del giorno prende le mosse dalle modifiche legislative intervenute in questi ultimi due anni: la legge 133/2008 all'articolo 23bis prevede, in via ordinaria, il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali a imprenditori o società attraverso il ricorso a gara; l'articolo 23bis è poi stato modificato dall'articolo 15 del D.L. 135/2009. Quest'ultima modifica "accelera l'ingresso dei privati con il rischio di smantellare realtà pubbliche o miste che rappresentano un bene importante per i cittadini e i territori prevedendo l'affidamento della gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica a favore di imprenditori o di società individuati attraverso procedure competitive a evidenza pubblica e privata con capitale privato non inferiore al 40%". Un altro cambiamento imposto dall'articolo 15 prevede "la cessazione entro il 31 dicembre 2011 degli affidamenti 'in house' a società totalmente pubbliche, controllate dai comuni". L'ordine del giorno è stato approvato con 15 voti a favore (Pd, Idv, Pdci/Prc), 2 astenuti (Udc), 11 contrari (Pdl, Lega) e la non partecipazione al voto del consigliere Pdl Maenza.
Nel dibattito è intervenuto in aula anche l'assessore all'ambiente Emanuele Burgin affermando di condividere la protesta contenuta nell'odg contro una legge che espropria gli Enti locali di un diritto di scelta che gli spetta e sottolineando, tra l'altro, che a parere della Giunta provinciale l'acqua appartiene alle comunità locali.