Caccia, la Polizia locale della Città metropolitana sventa pratiche venatorie illegali all'interno di un'azienda faunistica di Molinella

Denunciate tre persone ed elevate 14 multe per un totale di 3.730 euro

materiale sequestrato
 
 

Cacciano con fucili modificati e con cartucce di piombo all’interno di un’area Rete Natura 2000, in un’azienda faunistica venatoria di Molinella, la Polizia locale della Città metropolitana sanziona otto persone: 14 multe per un totale di 3.730 euro e tre denunce penali. Risale al 30 gennaio scorso, ultimo giorno di caccia, l’intervento della Polizia metropolitana per sventare una serie di pratiche venatorie illegali all'interno di un’azienda faunistica nel comune di Molinella. L’area in cui è stata condotta l’operazione di polizia rientra in uno dei Siti Rete Natura 2000 più importanti dell’Emilia-Romagna, una zona umida istituita appositamente per la conservazione delle specie di uccelli selvatici che qui passano l’inverno. La tutela di questi Siti è fondamentale per garantire il mantenimento nel tempo degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. 

 

Nello specifico sono stati contestati illeciti amministrativi e penali a otto cacciatori, per l’utilizzo di mezzi vietati e alterazione d’arma, che hanno portato al sequestro di due fucili, un richiamo elettronico per avifauna e oltre 350 cartucce contenenti piombo, metallo non consentito all’interno della Rete Natura 2000 per le gravi conseguenze di inquinamento ambientale e alla salute degli animali. Sanzionato anche il responsabile dell’azienda faunistica.

 

In totale le sanzioni ammontano a 3.730 euro. In particolare, sono state cinque le sanzioni per detenzione di munizioni contenenti piombo nei siti rete Natura 2000, per cui è prevista una multa di 500 euro. Quattro quelle per omesse annotazioni sul tesserino venatorio in relazione alle giornate di caccia e ai capi abbattute, sanzione da 154 euro. Due i tesserini trovati con cancellature e annotazioni sovrapposte, sanzione da 206 euro. Due le sanzioni da 50 euro per caccia a meno di 500 metri da un sito cui era stata predisposta una pasturazione artificiale per attirare gli anatidi e facilitare il tiro. Sanzionato per 102 euro anche il responsabile dell’azienda faunistica venatoria, colpevole di aver piazzato nella zona umida il doppio delle botti da appostamento rispetto a quelle autorizzate. 

 

Da settembre 2024, in tutto il territorio bolognese, la Polizia locale della Città metropolitana nell’ambito dei controlli svolti sull’attività venatoria ha contestato complessivamente 198 violazioni amministrative e 7 denunce per illeciti penali.

 
 
 
 
Data ultimo aggiornamento: 05-02-2025