Variante al PTCP in materia di Tutela delle Acque

Il 4 aprile 2011 il Consiglio Provinciale di Bologna ha approvato la Variante al PTCP in recepimento del Piano di Tutela delle Acque della Regione Emilia-Romagna (PTA) recependone e perfezionandone il dispositivo.

 

La Variante intende perseguire uno sviluppo sostenibile individuando esplicitamente i seguenti macro-obiettivi:

  • obiettivi di qualità ambientale: corpi idrici superficiali (al 2016 stato ambientale buono su 8 stazioni e sufficiente su 3), acque sotterranee (al 2016 stato ambientale buono o particolare), riduzione del carico "eutrofizzante (azoto e fosforo);

  • obiettivi per acque a specifica destinazione: uso potabile (al 2016 categoria A2 per tutti i punti di presa), idoneità vita pesci (mantenimento delle idoneità nei tratti classificati);

  • garantire gli usi sostenibili dell'acqua;

  • garantire una buona qualità degli ecosistemi;

  • garantire la sostenibilità economico-sociale delle misure;

  • garantire la sostenibilità ambientale delle misure;

Il raggiungimento dei suddetti obiettivi si attua attraverso le seguenti misure:

  • riduzione dei prelievi, ovvero norme che impongono vincoli al prelievo e azioni orientate a ridurre i consumi: "Misure riguardanti le concessioni di derivazione", "Misure per ridurre i prelievi civili", "Misure per ridurre i prelievi agricoli", "Misure per ridurre i prelievi industriali";

  • riduzione dei carichi puntiformi (civili, industriali), ovvero norme che impongono limiti più restrittivi (di concentrazione agli scarichi, di quantità di fertilizzanti per unità di spazio, etc.), azioni di raccolta, depurazione, delocalizzazione dei carichi inquinanti (incluso il riuso dell'acqua): "Trattamento degli scarichi non depurati", "Interventi per ridurre il carico degli scolmatori delle reti miste e delle acque di pioggia", "Postrattamento e riutilizzo agricolo delle acque depurate dei principali impianti di depurazione", "Misure per ridurre i carichi industriali";

  • riduzione dei carichi diffusi: "Fasce tampone" e fitodepurazione nell'azienda agricola, Aumentare la capacità "autodepurativa" con interventi sui corsi d'acqua per ridurre i carichi inquinanti;

  • definizione di aree di particolare tutela: "Zone di protezione delle acque superficiali e sotterranee", "Aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano", "Zone vulnerabili da nitrati di origine agricola".

ADEGUAMENTO DEGLI STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI

 

In seguito all'avvenuta approvazione della Variante al PTCP, i piani urbanistici comunali, il Piano d’Ambito e i piani di settore, sono chiamati ad adeguarsi alle prescrizioni introdotte nelle Norme di attuazione dalla Variante, entro 12 mesi dalla sua approvazione, a meno di diversa indicazione contenuta nelle norme stesse (cfr art. 16.1 punto 4).

 

Per i Comuni che dispongono di un PSC già approvato, tale adeguamento potrà avvenire mediante la procedura semplificata prevista dall'art. 32bis della L.R. 20/2000.

 

La Provincia promuoverà inoltre un progressivo adeguamento degli strumenti urbanistici comunali anche alle Direttive e agli Indirizzi introdotte dalla Variante."