PERCORSI DIDATTICI

 
Rete territoriale antiviolenza
 

CONTENUTI
Cos’è la violenza di genere, che forme ha, cosa sono i centri antiviolenza e come lavorano

TARGET

Scuole secondarie di primo e di secondo grado, enti di formazione professionale. Extra scuola: comunità, centri di aggregazione, adulti di riferimento

 

DURATA INDICATIVA

2 ore

 
Suggerimenti per il lavoro con le classi

1) Partire dalla definizione della violenza sulle donne, condividendo con la classe una di quelle contenute nella lezione “Rete territoriale di prevenzione e sostegno alle donne con vissuti di violenza" (ONU, OMS, Convenzione di Istanbul, Slide 3-5), oppure costruendola in modo partecipato con le ragazze e i ragazzi. Spiegare che la violenza è un fenomeno sociale e culturale e non individuale o naturale.

 

2) Definire e riconoscere i diversi tipi di violenza: Psicologica, Economica, Fisica, Sessuale, Stalking, Mobbing (Slide 8-16).

 

3) Mostrare e spiegare le infografiche relative alla piramide della violenza (Slide 17-18) e al ciclo della violenza (Slide 21).

 

4) Il culmine della violenza si manifesta con il femminicidio (Slide 16): il termine indica un fenomeno culturale preciso: l’uccisione di una donna «in quanto donna»: è questo aspetto, che indica il perché una donna è stata uccisa, a distinguere un omicidio da un femminicidio.

 

5) Illustrare il profilo di autori e vittime per smontare eventuali stereotipi, ad esempio l’idea che a commettere violenza siano uomini migranti, con bassa istruzione o con problemi di salute mentale (Slide 23-24).

 

6) Riprendere il processo legislativo che ha visto il riconoscimento della violenza in Italia (Slide 25) e fornire i dati più aggiornati dell’Istat (Slide 30).

 

7) Spiegare cosa sono i Centri Antiviolenza, che servizi offrono e come è possibile contattarli. (Slide 3-4 della Lezione “Prevenzione della violenza e sostegno a donne e minori sopravvissute/i alla violenza”). Fornire tutti i riferimenti territoriali.

 

Se dopo la lezione venisse riportato un vissuto di violenza, occorre tenere a mente l’obbligo di segnalazione di reati commessi ai danni del/della minore e informare il/la minore che verrà fatta una segnalazione, tenendo a mente che questo potrebbe essere vissuto come un tradimento da parte del/della minore.

 
Linee di intervento nell'Istituto/Ente

Introdurre questa attività nelle ore di educazione civica, diritto, e/o in moduli interdisciplinari, ad es. storia/economia/inglese. È possibile legare la lezione alla data del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

 
Materiali di riferimento

Link

 

Libri

  • Anna Costanza Baldry, Dai maltrattamenti all’omicidio. La valutazione del rischio di recidiva e dell’uxoricidio, Franco Angeli, 2006
  • Anna Costanza Baldry, Fabio Roia, Strategie efficaci per il contrasto ai maltrattamenti e allo stalking, Milano, Franco Angeli, 2011
  • Fabio Roia, Crimini contro le donne. Politiche, leggi, buone pratiche, Franco Angeli, 2017