Bocchi, U. Bocchi, Francesca Volò Smiller detta Francesca Vicenzina, in Naturaliter. Nuovi contributi alla natura morta in Italia settentrionale e Toscana fra XVII e XVIII secolo, a cura di G. Bocchi, U. Bocchi, 1998, pp. 104-111

Cottino (a cura di), I fiori di Francesca: nature morte di Francesca Vicenzina nella Milano del Seicento, 2007

Bocchi, Ricerche genealogiche e indagini stprico-artistiche intorno a una famiglia di pittori milanesi del XVII secolo: i Vicenzini, in “Arte lombarda”, n.s. 175, 3, 2015, pp. 47-69

Bocchi, Margherita Volò Caffi, in Le Signore dell‘Arte. Storie di donne tra ‘’ 500 e ’ 600, a cura di A. Bava, G. Mori, A. Tapié, catalogo della mostra, Milano, Palazzo Reale 2 marzo-25 luglio 2021, Milano 2021

Nata a Milano il 15 novembre 1650, secondogenita e allieva di Vincenzo Volò, alla morte di questi (1671) gestisce, poco più che ventenne, la bottega insieme alla sorella minore Giovanna.

Morta anche Giovanna nel 1680, Francesca prosegue l’attività istruendo e collaborando con i fratelli minori Giuseppe e Antonio. La fama dell’atelier dei “Vicenzini” cresce al rientro a Milano della sorella maggiore Margherita Volò Caffi (1685). Nel 1690 l’inventario dei beni di Vitaliano VI Borromeo all’Isola Bella menziona quaranta dipinti di soggetto floreale eseguiti da Francesca e Giovanna.

Nel 1689 sposa il militare Nicolaus Miller, dal quale nel 1691 nasce la figlia Barbara Maria.

Nel 1697 entra all’Accademia milanese di San Luca insieme alla sorella Margherita.

Muore cinquantenne nel 1700. Si ignora il luogo del decesso.