Vasini Clarice

Varianti del nome: in Piagnoni; Clarice Fortunata Pellegrina


Luogo di nascita: Bologna


Data di nascita: 1732


Luogo di morte: Bologna


Data di morte: 1823

 

Ambito di attività: Bologna XVIII secolo


Qualifica: Scultrice

 

Periodo: XVII a XIX secolo

 

 
 
Bibliografia

Crespi, Felsina Pittrice. Vite de’ pittori bolognesi, Tomo III, Roma 1769, p. 319

A. Orlandi, Abecedario pittorico, Venezia 1753, p. 34

Oretti, Notizie de’ Professori del Dissegno cioè Pittori, Scultori ed Architetti bolognesi e de’ forestieri di sua scuola, 1760-1780, ms. B 133, 223-224, Bologna, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio

Oretti, Pitture delle Chiese fuori della Città di Bologna ne' suburbi e nelli Castelli, ed altre Chiese del Territorio Bolognese, ms. B 110, II parte, ff. 15-16, Bologna, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio

C. Malvasia, Le pitture di Bologna (...) Il passeggiere disingannato, ed Istrutto. Dell'Ascoso Accademico Gelato, Bologna 1766, pp. 378-9

C. Malvasia, Pitture, scolture ed architetture delle Chiese, luoghi pubblici, palazzi e case della città di Bologna e suoi subborghi, Bologna 1776, pp. 315, 317, 496

C. Malvasia, Pitture, scolture ed architetture delle Chiese, luoghi pubblici, palazzi e case della città di Bologna e suoi subborghi, Bologna 1782, pp. 371, 373, 374, 584

C. Malvasia, Pitture, scolture ed architetture delle Chiese, luoghi pubblici, palazzi e case della città di Bologna e suoi subborghi, Bologna 1792, pp. 407, 409, 410

Bianconi, Guida del Forestiere per la città di Bologna e suoi sobborghi, Bologna 1820, ed. cons. Bologna 1826, p. 430

Levati, Dizionario biografico cronologico diviso per classi degli uomini illustri, Milano 1821, Classe V. Donne Illustri, vol. III, p.216

P. Zani, Enciclopedia Metodica Critico-Ragionata delle Belle Arti, Parma 1824, vol. 19, p. 69

Giordani, Notizie delle Donne Pittrici di Bologna, Bologna 1832, pp. 34

Campori, Gli artisti italiani e stranieri negli Stati Estensi, Modena 1855, p. 482

Voce “Vasini Clarice”, U.Thieme-F.Becker, Allgemeines lexikon der bildenden kunst, Leipzig 1940, vol.34, p. 130

Bortolotti, I comuni della provincia di bologna nella storia e nell'arte, Bologna 1964, p. 306

Paola Sega, La presenza femminile nell’Accademia Clementina a Bologna nel Settecento, in Alma Mater Studiorum. La presenza femminile dal XVII al XX secolo, Bologna 1988, p. 146

D’Amico, Un decennio di restauri: conservazione e nuova conoscenza, in L’Osservanza nell’arte bolognese, a cura di Padre Onofrio Gianaroli, Carpi 1989, p. 20

Corinna Giudici, Regesto, in L’Osservanza nell’arte bolognese, a cura di Padre Onofrio Gianaroli, Carpi 1989, p. 31, 34

Carmen Lorenzetti, in Presepi e terrecotte nei Musei Civici di Bologna, Bologna, Nuova Alfa Editoriale, 1991, pp. 134-135, n. 40 (come “Plasticatore bolognese”)

Rita Giordano, Le artiste bolognesi del XVIII secolo, in “Il Carrobbio, XVIII, 1992, p. 203

Silvia Massari, La cappella invernale. I dipinti, in D. Biagi Maino e G. Gandolfi (a cura di), L’Osservanza di Bologna. Convento e chiesa di San Paolo n Monte, Bologna 2009, pp. 110-111

Luigi Samoggia, in G. Adani, C. Grimaldi Fava e A. Mampieri (a cura di), Il fascino della terracotta, Cinisello Balsamo 2011, pp. 222-225

Cristina Grimaldi Fava e Antonella Mampieri (a cura di), La raccolta Guandalini: rilievi e sculture, Cinisello Balsamo, 2014

Benedetta Basevi, Felsina sempre pittrice. Acquisizioni d’arte e donazioni per la storia di Bologna (2014-2016), catalogo della mostra a cura di Angelo Mazza, Bologna 2016, pp. 132-135

Bohn, Women Artists, Their Patrons and Their Publics in Early Modern Bologna, The Pennsylvania State University Press, 2021

 
Biografia

Figlia di Carlo Vasini e di Cristina Carla Teresa Calza, Clarice è  valente scultrice e pittrice. La famiglia ha stabili tradizioni artistiche poiché la madre di Clarice è figlia dei pittori Antonio Calza e Angela Agnese Pakman.

Allieva di Filippo Balugani e di Domenico Piò per la scultura e di Mariano Colina per la pittura (anche se secondo Crespi 1769 la formazione dell’artista fu da autodidatta). La Vasini si applica soprattutto nella modellazione in stucco e creta, benché ottenga buoni risultati anche in pittura, alla quale si dedica "talvolta e per suo esercizio, e per commissione di chi gli ordina sue opere" (Oretti B 133, f.223). Dipinge vari ritratti dei propri familiari, che conserva presso di sé, fra i quali sono ricordati quelli dei nonni materni le cui fisionomie le sono note attraverso i precedenti esemplari entrambi conservati presso le suore terziarie di San Francesco di Paola in San Giacomo (quello di Antonio Calza era stato eseguito da Canziani Veronese, quello di Angela Agnese Pakman da Lucia Casalini Torelli).

Nel 1763 esegue su commissione dei frati Riformati un celebrato quadro per la chiesa bolognese dell'Osservanza raffigurante il frate Leonardo da Porto Maurizio. L'opera è segnalata a partire dal 1766 fino al 1792 presso la sacrestia della chiesa, ma in seguito alle soppressioni napoleoniche e al completo rifacimento dell'edificio terminato nel 1828, il quadro viene spostato; il dipinto potrebbe forse essere identificato con quello di medesimo soggetto attualmente presente nel convento (D’Amico 1989, p. 20; Giudici 1989, p. 31). Allo stato attuale degli studi, l'attribuzione è comunque resa difficoltosa dalla mancanza di termini di comparazione, essendo del tutto scomparsa la produzione pittorica della Vasini; inoltre le fonti ottocentesche segnalano un quadro con lo stesso soggetto dipinto da Carlotta Gargalli, anche se di piccole dimensioni).

La chiesa dei Riformati bolognesi all’Osservanza è uno dei centri privilegiati dell'attività artistica di Clarice Vasini. Sopra una porta laterale della cappella Belloni erano collocate alcune sue statue a tutto tondo di Santi, eseguite certamente entro il 1766 (Pitture di Bologna  ed. 1766, p. 378). Nelle successive guide di Bologna (Pitture di Bologna 1776, p. 315; 1782, p. 371; 1792, p. 407) queste opere sono segnalate presso la Cappella Maggiore Fantuzzi e descritte come un San Francesco con angeli situato sopra un palco laterale e due busti di San Francesco e Sant’Antonio sopra gli usci del coro.  Successivamente saranno disperse in seguito alle radicali modifiche subite dall'edificio agli inizi del XIX secolo. Anche la statua in terracotta rappresentante il Beato Leonardo da Porto Maurizio e collocata in una Cappella in forma di grotta "in capo al bosco" nei pressi della chiesa dell’Osservanza (Pitture di Bologna 1782, p.374; 1792, p.410) sarà rimossa dalla originaria collocazione e nel 1820 (Bianconi, p.430) viene citata nella settima cappella interna della chiesa di San Gerolamo della Certosa di Bologna.

Notorietà alla scultrice bolognese viene anche dalle figure del gruppo del Noli me tangere, realizzate in stucco e colorate, per la Sacra Rappresentazione che nel 1766 si tiene presso la chiesa di Santa Maria della Grata; per la stessa occasione l'artista esegue le statue in stucco e dipinte in finto marmo bianco della Carità e della Perseveranza (Oretti B 133, f.223).

Clarice Vasini modella ancora una statua in stucco della Madonna Addolorata per la chiesa dei Servi a San Martino d’Este, e un San Pasquale per la chiesa dei Riformati di Medicina (Crespi 1769). Quest’ultima scultura è da identificarsi con il San Pasquale Baylon rintracciato da Bortolotti (1964) su un altare della chiesa dell’Assunta (o del Crocefisso) di Medicina. Delle sue opere eseguite per committenze private le fonti ricordano inoltre una piccola statua in terracotta con l’Immacolata Concezione presso la casa Saratelli (Oretti B 133, f.223).

La fama acquisita dalla scultrice fin dalle sue prime prove viene ufficializzata dalla acclamazione a membro d'onore nell'Accademia Clementina di Bologna, avvenuta il 5 ottobre 1763. Sposata a un componente della famiglia Piagnoni, Clarice muore nel 1823.

 

 
Fonti manoscritte

Oretti, Notizie de’ Professori del Dissegno cioè Pittori, Scultori ed Architetti bolognesi e de’ forestieri di sua scuola, 1760-1780, ms. B 133, 223 -224, Bologna, Biblioteca Comunale dell’ Archiginnasio:

 

“Clarice Fortunata Pellegrina Vasini

(f.223) Pittrice e scultrice Bolognese, Accademica Clementina d'onore. Nacque in Bologna Clarice Vasini l'Anno 1730.

Il Padre suo era Carlo Vasini, la madre Christina Carla Teresa Figlia di Antonio Calza fu diretta nella pittura da Mariano Colina, e nella scultura da Domenico Pió, nell'una e nell'altra facoltá riuscí valorosa e ne diede al pubblico prove di sua abilità, fece in istucco la Madonna Addolorata per la Chiesa de Servi di Maria nel Castello di S.Martino d'Este, un S.Pasquale in quella de' Riformati nel Castello di Medicina, e nella Chiesa de' Reformati di Bologna i Santi in tutto tondo sopra la porta laterale, vive la Vasini operando in iscultura con ammirazione di Sua Patria dipingendo talvolta e per suo esercizio, e per chi gli ordina sue opere, e fa onore alla professione e noverata nel Ruolo degl'Accademici di Merito del Disegno di Bologna sua Patria.

Fiorì nel 1760.

Ha dipinto un quadro rappresentante l'effiege del Servo di Dio P.F. Leonardo da Porto Maurizio per li Frati dell'Osservanza, quale videsi esposto l'Anno 1763: il giorno dell'Assunzione di M. nella chiesa di S.a Maria del Carobio e si vidde un sonetto in lode di d.a pittura del Sig.r D. Giacomo Rdiolfo Bazzoli, altro di incerto autore, dedicati al Sig.r Mariano Colina suo maestro della sud.a Vasini, quali sonetti sono stampati nella Stampa di S.Tommaso d'Aquino nell'anno sudetto.

In casa Saratelli evvi di sua mano una statuetta colorita che figura una Concezione lavorata in terracotta, degna di lode fatta con ellegante maestria

(f.224) S. Giorgio sulle Scale del Convento de' Frati di S.Giorgio la statua della Madonna Addolorata é sua degna di operazione

S.Maria della Grada fece le figure nel Sepolcro dell'anno 1766, cioè le statue al naturale del Redentore in foggia d'ortolano, e quella della Maddalena prostata e un angioletto sopra, e nella chiesa due statue cioè la Perseveranza e la Carità, le prime colorite, le seconde finte di bianco marmo, le quali hanno incontrato l'aplauso universale.

In casa propria conserva la Vasini varii ritratti di sua mano, cioè quello di Antonio Calza copiato da uno presso le suore di S. Francesco di Paola. Quello di Angiola Agnese Pakman fiaminga pittrice di fiori e frutta, discepola del padre in Venezia e terza moglie di Ant.o Calza, l'originale è nel convento delle Suore di S. Giacomo: e d.o dipinto dalla Lucia Torelli. Pinse quello di suo padre e madre, frattello ed altri, ecc.

Accademica Clementina d’onore.

 

E nominata nel libro delle Pitture di Bologna del 1766, pag. 378 379

altra edizione del 1776 pag. 315 317 496

 

Vedi la Relazione del Sepolcro di S.a M.a della Grada che fa menzione della Vasini, stampata dal Pisarri, 1766.”

 
Opere attualmente reperibili

BOLOGNA

Chiesa di S.Paolo in Monte (Osservanza)

Convento

Beato Leonardo da Porto Maurizio, dipinto (foto GFS n. 32536), attribuzione dubbia

 

Museo Davia Bargellini

Madonna col Bambino e Santi, terracotta policroma

 

MEDICINA

Chiesa dell'Assunta o del Crocefisso

San Pasquale Baylon

 

MODENA

Collezione Guandalini

Zerbinotto

 

 
Opere citate dalle fonti, ma perdute, non reperite o non identificate

MARTINO D’ESTE

Chiesa dei Servi di Maria nel Castello

Madonna Addolorata, statua al naturale in stucco

(Crespi 1769, p. 319)

 

BOLOGNA

Chiesa dell’Osservanza

Sopra la porta laterale della Cappella Belloni

Santi, statue a tutto tondo

(Malvasia 1766, p. 379)

 

Chiesa dell’Osservanza

Cappella Maggiore Fantuzzi

San Francesco con Angeli, sculture sopra il palco laterale

(Malvasia 1776, p. 315)

San Francesco, busto "sopra gli usci del coro"

(Malvasia 1776, p. 315)

Sant’Antonio, busto "sopra gli usci del coro"

(Malvasia 1776, p. 315)

 

San Girolamo della Certosa

Beato Leonardo da Porto Maurizio, statua in creta cotta

(Bianconi 1820)

 

Convento di S. Giorgio

Sulle scale

Madonna Addolorata, statua

(Crespi 1769, p. 319)

 

S.Maria della Grada

“le statue al naturale del Redentore in foggia di Ortolano, e quella della Maddalena prostrata e un angioletto sopra”, statue colorite, in stucco, eseguite in occasione della Rappresentazione Sacra del 1766

(Oretti B 133, f. 224)

Perseveranza e Carità, statue in stucco “finte di marmo bianco”

(Oretti B 133, f. 224)

 

Casa Saratelli

Immacolata Concezione, “statuetta colorita” in terracotta

(Oretti B 133, f. 223)

 

Presso Clarice Vasini

Vari ritratti dipinti fra cui

il ritratto di Antonio Calza

il ritratto di Angela Agnese Pakman

il ritratto del padre

il ritratto della madre

il ritratto del fratello

(Oretti B 133, f. 224)