Illuminata Bembo, Specchio di illuminazione, edizione critica a cura di Silvia Mostaccio, Firenze, Sismel-Edizioni del Galluzzo, 2001 («Caterina Vigri. La santa e la città», 3).
È a Ferrara, tra le mura del neocostituito monastero di clarisse osservanti del Corpus Christi, che la giovane veneziana Illuminata Bembo conosce Caterina Vigri, dove la "novella santa Chiara" è allora maestra delle novizie. Inizia così un rapporto di reverenziale amicizia destinato a evolvere negli anni facendo di Illuminata la custode discreta e attenta della santità viva e imprevedibile di Caterina. Più tardi, anche nella nuova comunità bolognese, Illuminata continuerà a raccogliere gli scritti della Vigri, ormai badessa, di cui diverrà una sorta di segretaria particolare. Per questo, alla morte della Madre, riceverà l'incarico di redigerne la Vita: in fasi successive, il testo si trasformerà in uno scritto in cui biografia spirituale e autobiografia si fondono dando vita a un vero e proprio trattato sulla vita monastica osservante, che ha come base gli scritti della santa e di grandi maestri mendicanti, quali Bonaventura e Susone.
Si presenta ora, per la prima volta, in edizione critica il testo dello Specchio di illuminazione, corredato dall'introduzione, che indaga il complesso intreccio di fonti, temi e generi letterari, espressione della vivacità culturale e spirituale del convento del Corpus Domini bolognese.