Stern Sara Ilinitchna - Terk Delaunay Sonia

Varianti del nome: Sonia Terk - Sonia Terk Delaunay

 

Luogo di nascita: Hradyz'k, Ucraina

 

Data di nascita: 14 novembre 1885

 

Luogo di morte: Parigi

 

Data di morte: 5 dicembre 1979

 

Ambito di attività: pittura (Orfismo)

 

Ambito geografico di appartenenza: Francia (Parigi)

 

Qualifica: Pittrice

 

Periodo: XX e XXI secolo

 

 
 
Bibliografia

- A. Lhote, Sonia Delaunay. Ses peintures, ses objets, ses tissus simultanés, ses modes, Librairie des arts décoratifs, Parigi 1925 (leggi qui)

- G. Di San Lazzaro, Sonia Delaunay, testo pubblicato in occasione della mostra alla Galleria del Naviglio di Milano, 29 settembre - 9 ottobre 1956

- M. Rocher-Jauneau, Robert e Sonia Delaunay, catalogo della mostra alla Galleria Civica d'Arte Moderna di Torino, marzo 1960, Tip. F.lli Pozzo-Salvati-Gros Monti e C., Torino 1960

- C. Belloli, Sonia Delaunay negli anni Venti, catalogo della mostra tenuta alla Galleria Minima di Milano, 13 maggio - 13 giugno 1964

- J. Damase, Sonia Delaunay, catalogo della mostra alla Galleria del Naviglio di Milano, 28 ottobre - 15 novembre 1966

- Rétrospective Sonia Delaunay, catalogo della mostra al Musée national d'art moderne di Parigi, 1967-1968

- S. Delaunay, L'alphabet de Sonia Delaunay, Emme, Milano 1969

- J. Damase, Sonia Delaunay. Rhythms and colours, Thames and Hudson, Londra 1972

- A. A. Cohen, Sonia Delaunay, Harry N Abrams Inc, New York 1975

- Sonia & Robert Delaunay, catalogo della mostra alla Bibliothèque Nationale di Parigi, 1977

- Sonia Delaunay. A retrospective, catalogo della mostra itinerante tenutasi a Buffalo, Pittsburgh, Houston, Atlanta, Chicago, Montreal, 1980-1981

- L. Trucchi, Sonia Delaunay, catalogo della mostra alla Galleria Editalia di Roma, 20 ottobre - 20 novembre 1982

- Delaunay und Deutschland, catalogo della mostra a Monaco dal 4 ottobre 1985 al 6 gennaio 1986, DuMont Buchverlag, Colonia 1986

- D. Molinari, Robert Delaunay, Sonia Delaunay, catalogo della mostra al MAM, Musée d'art moderne de la ville de Paris di Parigi, 14 maggio - 8 settembre 1985, Paris Musées, Parigi 1987

- Sonia Delaunay. Art into fashion, G. Braziller, New York 1986

- S. Baron, J. Damase, Sonia Delaunay. The life of an artist, Thames and Hudson, Londra 1995

- J. Damase, Sonia Delaunay. Fashion and fabrics, Thames and Hudson, Londra 1997

- Sonia Delaunay. Atelier simultané, 1923-1934, catalogo della mostra alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, 15 giugno - 14 ottobre 2002, Mazzotta, Milano 2002

- M. Giordano, Sonia Delaunay. La danza del colore, Selene, Milano 2003

- M Bianchi, A. Malochet, Sonia Delaunay. Atelier simultané, catalogo della mostra al Museo Villa dei Cedri di Bellinzona, 12 aprile - 11 giugno 2006, Skira, Milano 2006

- Sonia Delaunay, catalogo della mostra al Musee d'Art Moderne de la Ville de Paris di Parigi, 17 ottobre 2014 - 22 febbraio 2015; alla Tate Modern di Londra, 15 aprile - 9 agosto 2015

- Sonia Delaunay, catalogo della mostra al Luisiana Museum of Modern Art di Humlebaek, 12 febbraio - 12 giugno 2022

 
Biografia

Sara Ilinitchna Stern nasce in Ucraina nel 1885 da genitori ebrei ucraini e all’età di cinque anni viene adottata dallo zio materno Henri Terk, avvocato di San Pietroburgo che le cambia il nome in Sonia Terk. Nei primi anni del XX secolo viaggia per l’Europa scoprendo le opere degli impressionisti e dei post-impressionisti, affascinata già da giovanissima dal colore, dalla luce e dalla forma. A diciotto anni frequenta l’Atelier Schmidt-Reuter di Karlsruhe e nel 1905 si trasferisce a Parigi per seguire le lezioni all’Accademia della Palette. Qui inizia a dipingere sotto l'influenza di Van Gogh e Gauguin, ispirata dal post-Impressionismo e dal Cubismo.

Dopo un primo matrimonio interrotto dopo pochi anni, nel 1910 sposa l’artista Robert Delaunay, di cui prende il cognome. Un sodalizio artistico quello della coppia nato sotto il segno del colore e della rifrazione della luce. I due, infatti, si avvicinano al movimento astratto dell’Orfismo e teorizzano il Simultaneismo, corrente che intendeva creare effetti di forma e movimento nello spazio attraverso l’interazione dei colori, applicando alla pittura le idee del chimico Chevreul sull'interazione dinamica dei colori. Sonia Delaunay però andò oltre la sperimentazione pittorica, adottando la teoria simultaneista in molte sfere delle arti applicate come la grafica, la decorazione, l’arredamento e, soprattutto, la moda. Disse: «Non ci sono differenze tra la mia pittura e i miei, cosiddetti, lavori decorativi. L’arte minore non deve mai essere considerata un’arte di frustrazione ma una libera espansione, una conquista di nuovi spazi. È l’applicazione della ricerca stessa».

Questa sua ricerca sui colori e sulle forme si manifesta vividamente negli abiti simultanei, progettati da forme semplici e con un taglio dritto per far risaltare il colore, vero protagonista delle sue creazioni. Nel suo atelier nascono così le prime collezioni in stile simultaneo: abiti, sciarpe, borse, cappelli, con disegni geometrici e colori basati sulla legge ottica dei contrasti. Nel 1927 pubblica il libro “L'influenza della pittura sulla moda”, nel quale spiega l'importanza delle due ed espone i risultati delle sue ricerche sul colore e la luce. Riprendendo le opere e la tecnica degli impressionisti scrive: «La sensibilità diretta dell'occhio fisso sulla natura cerca di riprodurre la moltitudine dei toni elementari la cui giustapposizione dà alla retina la sensazione di un colore unico. Una tinta che sembra uniforme è formata dall'insieme di una miriade di tinte diverse, percepibili solo all'occhio che sa vedere. È una visione atmosferica e non sintetica. È la scomposizione delle tinte in elementi multipli, presi dai colori del prisma, e quindi formati da elementi di colori puri».

Costretta a fuggire in Spagna con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Delaunay apre una boutique a Madrid dove crea abiti, tessuti e design con le sue composizioni geometriche. Tornata in Francia nel 1921 la sua carriera eclettica crebbe notevolmente: il suo marchio “Simultanè” ebbe un successo sconfinato, tanto da ricevere commissioni da altri paesi europei, creò scenografie e costumi per i Ballets Russes, e la casa di Boulevard Malesherbes interamente decorata con i suoi lavori, divenne residenza, boutique, studio e salotto per artisti e scrittori.

Ora stimata e riconosciuta nell’ambiente artistico parigino e non solo, Sonia Delaunay inizia una lotta per i diritti delle donne artiste e l'abolizione delle differenze di genere nell'arte, opponendosi prima di tutto alla separazione ingiusta tra le opere d'arte realizzate da uomini e quelle invece da donne, adottata usualmente dai curatori nelle mostre. Nel 1964, fu la prima donna a far parte di una retrospettiva al Louvre, che onorò sia lei che il marito.

Negli anni Sessanta e Settanta si è concentrata su opere di piccolo formato, rimanendo leale alla sua ricerca sul colore brillante e sulle forme geometriche. Realizza la serie Color Rhythms, blocchi di colore posti uno accanto all'altro a creare un'immagine simultanea. Tra i suoi ultimi lavori invece gli schizzi di moda per il libro dell'editore francese Jacques Damase.

Nel 1975, quattro anni prima della sua morte all'età di 95 anni nel 1979, le è stata assegnata la Legione d'Onore francese.