Scarfaglia Lucrezia

Varianti del nome: nata Forni

Qualifica: Pittrice


Periodo
: XVII a XIX secolo

 

 
 
Bibliografia

C.C. Malvasia, Felsina pittrice, Vite dei pittori bolognesi, 1678, ed. Bologna 1841, II, p. 407
A. Masini-A. Arfelli, "Bologna Perlustrata" di Antonio di Paolo Masini e l'"Aggiunta" del 1690, in "L'Archiginnasio", LII, 1957, pp. 188-237, p. 229
M. Oretti, Le Pitture nelle chiese della città di Bologna, 1767, ms. B 30, 172, 225, 244, Bologna, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio
L. Crespi, Vite de' Pittori bolognesi non descritti nella Felsina Pittrice, Roma 1769, p. 119
M. Oretti, Notizie de’ Professori del Dissegno cioè Pittori, Scultori ed Architetti bolognesi e de’ forestieri di sua scuola, 1760-1780, ms. B 129, 120-121, Bologna, Biblioteca Comunale dell’ Archiginnasio
P. Zani, Enciclopedia Metodica critico-ragionata delle Belle Arti, vol.9, Parma 1822, p. 115
A. Levati, Dizionario biografico cronologico per classi degli uomini illustri di tutti i tempi e ditutte le nazioni. Classe V, Donne illustri, Milano 1821/1822, III, p.128
G. Giordani, Notizie delle Donne Pittrici di Bologna, Bologna 1832, p. 29
F. Zeri, La Galleria Pallavicini in Roma, Firenze 1959
R. Roli, Pittura bolognese 1650-1800. Dal Cignani ai Gandolfi, Bologna 1977, p. 177
E. Calbi-D. Scaglietti Kelescian, M. Oretti e il patrimonio artistico privato bolognese, indice del manoscritto B 104, in
"Documenti", 22, Bologna 1984, p. 173
D. Biagi Maino, Notizie delle donne pittrici di Bologna, in "Strenna Storica Bolognese", XLIII, 1993, pp. 49-67
A. Ghirardi, Women Artists of Bologna: The Self-Portrait and the Legend from Caterina Vigi to Anna Morandi Manzolini
(1413-1774), in Lavinia Fontana of Bologna 1552-1614, exh.cat. ed. Vera Fortunati (Washington D.C., The National
Museum of Women in the Arts), Milano, 1998, pp. 32-47
Irene Graziani, Il cenacolo di Elisabetta Sirani, in Elisabetta Sirani “pittrice eroina” 1638-1665, catalogo mostra a cura di
J. Bentini, V. Fortunati, Bologna 2004, pp. 119-133
B. Bohn, Collecting Women’s Art in Early Modern Bologna, in Reframing Seventeenth-Century Bolognese Art, ed.
Babette Bohn and Raffaella Morselli, Amsterdam 2019, pp. 73-93

 
Biografia

Non conosciamo le date di nascita e di morte di Lucrezia Scarfaglia, che, secondo il Crespi (1769, p. 119), viveva nel 1677 (cfr. Masini-Arfelli, p. 229).
Dopo un primo apprendistato presso Elisabetta Sirani (Malvasia 1678, ed.1841, II, p. 407; Crespi, Giordani), la pittrice passò presso la bottega di Domenico Maria Canuti (Masini, Crespi, Oretti, Giordani).
Il primo catalogo delle opere dell'artista si deve a Paolo Masini negli appunti dell'Aggiunta, rimasta inedita, alla Bologna perlustrata: "fece il suo proprio Ritratto e con due de' suoi disegni grandi istoriati con diverse figure mandò alla maestà dell'Imperatrice Eleonora Gonzaga, che furono da essa molto graditi. Alli Albergati fece una S. Teresa, una Maria Maddalena et una B. Cattarina da Bologna. Al Dottore Papazzoni un Cristo morto con due Angeli, figure grandi intiere con Paese. Alli PP. Gesuiti un Quadro con la B.V. in Cielo e l'Angelo Custode che tiene un'Anima con la mano et abbasso una caverna fiammeggiante con Demonij, et un altro Quadro con S. Francesco Saverio. Alle monache del Corpus Domini un B. Pasquale Bailon. A quelle di S. Cattarina una Madonna con il Puttino e S. Elisabetta. Al Marchese Grimaldi un Quadro con una Donna che sta dipingendo la Madonna di S. Luca. Molte altre sue opere sono in altre mani in Bologna et altrove, oltre quelle che tiene presso di sè, e fra queste vi è un Quadro Istoriato con la Fuga d'Egitto in Paese con figure intiere" (Masini-Arfelli 1690, p. 229).
Crespi e Giordani ripetono le notizie tratte dal Masini, mentre Oretti ricorda dell’artista anche un ritratto firmato del Cardinale Lazzaro Pallavicini nel partire dalla Legazione di Bologna, un ritratto di Filippo Pasquali e un ritratto di Michelangelo Valuta (B 129, c. 120).
Della Scarfaglia esiste un Autoritratto (forse il quadro ricordato in casa Grimaldi) datato 1678 e firmato. Nel dipinto la pittrice si rappresenta mentre dipinge un'immagine della Madonna di San Luca. Bene in vista sono la tavolozza con i pennelli e il l'Iconologia di Cesare Ripa

 
Fonti manoscritte

M. Oretti, Notizie de’ Professori del Dissegno cioè Pittori, Scultori ed Architetti bolognesi e de’ forestieri di sua scuola, 1760-1780, ms. B 129, 120-121, Bologna, Biblioteca Comunale dell’ Archiginnasio:
“Lucrezia Maria Scarfaglia”
(c. 120 bis)
“Questa virtuosa Pittrice Bolognese viene nominata con altro cognome anteriore cioè Forni che realmente sarà il suo vero cognome, ma che sarà stata moglie di un di casa Scarfaglia e questa Notizia ricavo da un Libro il titolo del quale si è Scherzi d’ossequio di Giovanantonio Vastamigli Consacrati all’Illustrissimo sig. co. e Senatore Gio. Gasparo Pallotti de’
Grassi. In Bologna 1678 in 8° presso Gio. Battista Ferroni alla pagina 49 si legge:
“Ciglia cadrai del Ren minore
…pel suo partir mezze procelle;
… il Delfino, ampie le stelle
tra singulti chiamava, è frà l dolore.
.. saggia Donzella, a cui valore
Diede lo cielo di pareggiare Apelle
A cui grazia donar le Dee più Belle,
Al cui bel sovruman s’inchina Amore.
… sedar tanto duol, con destra pronta
più vaghi color, dotta raduna,
E tu le tele il tuo sembiante impronta, che benché a partire ap… fortuna
Del Reno … pur bel tempo ad onta
Qui vivrai finchè splenda in Ciel la Luna”.
-il Ritratto del sig.r Cardinale Lazzaro Pallavicini nel partire dalla Legazione di Bologna firmato dal pennello della signora Lucrezia Maria Forni Scarfaglia Virtuosissima Pittrice del Reno-

-Sig. D. Michelangelo Valuta chè conosco in VS un desiderio grande di inalzare la mia persona più di quello che merita, volentieri intraprendo a servirla dell’inchiestomi sonetto concorrendovi di più il genio che ho di farmi conoscere per ammiratore delle virtuose maniere della sig. Lucrezia. Fra tanto me le esibisco con piena volontà, e di cuore, la riverisco

pag. 48.-
-AC 147 Innamorasi maggiormente Dorillo nel contemplare il Ritratto della sua donna formato dal famoso pennello della signora Lucrezia Maria Scarfagli Parlasi ad Amore.
“ Rendi Guerriero Infante il passo immoto
s'hai desio di mirar l'opre più belle
Poichè vedrai qual già famoso Apelle
Fermar Lucrezia a spettatori il moto
Pinge il volto di Dori, e non t'è noto
s'Egli di Donna o pur di Dea si apella
Anzi men vaghe sono le tre Donzelle
serve a Ciprigna et inimiche a Clotto
Il mira anche Dorillo ed è o avanza,
Quasi al suo nome violatratante il Core
in olocausto offrir giura costanza
Ne meravigliar è già, se un tanto ardore
Dal sen tramanda il Giovinetto Amante
ch'opra fu di Lucrezia, e non d'Amore”
-Al sig.e Filippo Pasquali. Tratto dalla Fama del Virtuoso pennello della signora Lucrezia Maria Forni Scarfagli, in occasione di un ritratto da essa signora formato non molti giorni sono non ho potuto negare al di lei merito questo componimento che qui annesso trasmetto a V.S. a cui so quanto sia cara ogni lode, meritatamente attribuita alla suddetta Signora. L'accetti cortesemente V.S. mentre Io intanto debitamente le esibisco la mia volontà sempre pronta ad ogni suo cenno, e mi constituisco pag. 146-. (c. 121)
Discepola della Elisabetta Sirani ed ancora di Domenico Maria Canuti, fiorì nel 1677. è citata dal Malvasia nella Parte quarta al foglio 487: dal Carrati al foglio 116: che descrive le seguenti sue opere: Fece il suo proprio Ritratto, e con due suoi dissegni grandi Istoriati con diverse figure mandò alla maestà dell’Imperatrice Eleonora Gonzaga, che furono da essa molto graditi.

Alli Albergati fece una S.a Teresa, ed una S.a Maria Maddalena, et una B.Caterina da Bologna.
Al Dottor Pappazzoni, un Christo morto con due Angeli, figure grandi intiere con Paese.
Alli PP. Gesuiti, un Quadro con la B.V. in Cielo e l’Angelo Custode, che tiene un’Anima con la mano, et abbasso una
caverna fiammeggiante con Demonij et un altro Quadro con S. Francesco Saverio.
Alle monache del Corpus Domini un S. Pasquale Baylon.
Alle Monache di S.a Caterina di Strada Maggiore, una Madonna col Puttino e S.a Elisabetta.
Al Marchese Grimaldi, un Quadro con una Donna che sta dipingendo la Madonna di S. Luca.
Molte altre sue Opere sono in altre mani in Bologna, et altrove, oltre quelle che tiene presso di sè, e fra queste vi è un Quadro Istoriato con la Fuga d’Egitto in Paese con figure intiere”.
M. Oretti, Le Pitture nelle chiese della città di Bologna, ms. B 30, Bologna, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio: 
c. 172: “Corpus Domini, convento. Un S. Pasquale Baylon è dipinto dalla Lucrezia Scarfagli discepola di Domenico Maria Canuti".
c. 225: “S. Lucia. Una Tavola in collegio con la Beata Vergine in cielo l’Angelo custode che tiene un'anima con la mano, e a basso una caverna fiammeggiante con Demoni, et altro quadro con S. Francesco Xaverio, sono opere della Maria Scarfaglia discepola di Domenico Canuti".
c. 244: “S. Caterina di Strada Maggiore. La Madonna con Bambino e S. Elisabetta è della Lucrezia Scarfaglia discepola di Domenico Canuti".

 
Opere attualmente reperibili

ROMA
Galleria Pallavicini
Autoritratto

 
Opere citate dalle fonti, ma perdute, non reperite o non identificate

S. Teresa
(Masini-Arfelli 1690, p. 229)
S. Maria Maddalena
(Masini-Arfelli 1690, p. 229)
B. Caterina da Bologna
(Masini-Arfelli 1690, p. 229)
Cristo morto fra due Angeli
(Masini-Arfelli 1690, p. 229)
Madonna in Gloria con Angelo Custode che tiene un'Anima con la mano e Inferno Bologna, S. Lucia (Masini-Arfelli
1690, p. 229)
S. Francesco Saverio
Bologna, S. Lucia (Masini-Arfelli 1690, p. 229)
B. Pasquale Bailon
Bologna, Corpus Domini (Masini-Arfelli 1690, p. 229)
Madonna con Bambino e S. Elisabetta
Bologna, S. Caterina di Strada Maggiore (monache vallombrosane; Masini-Arfelli 1690, p. 229)
Fuga in Egitto
(Masini-Arfelli 1690, p. 229)
ritratto del Cardinale Lazzaro Pallavicini nel partire dalla Legazione di Bologna (Oretti 1760-80, B 129, c. 120)
ritratto di Filippo Pasquali
(Oretti 1760-80, B 129, c.120)
ritratto di Michelangelo Valuta
(Oretti 1760-80, B 129, c. 120)