Primodì Carolina

Varianti del nome: in Baruzzi


Luogo di nascita: Bologna


Data di nascita: 1805


Luogo di morte: Firenze


Data di morte: 1860

 

Ambito di attività: Bologna prima metà XIX secolo


Qualifica: Pittrice

 

Periodo: XVII a XIX secolo

 

 
 
Bibliografia

Giordani, Notizie delle donne pittrici di Bologna, Bologna 1832, p. 28

Gualandi, Dell'esposizione di belle arti in Bologna nel 1835. E pochi cenni su quella di milano nello stesso anno, Firenze 1835, p. 17

Cenni storici intorno alle lettere, invenzioni, arti, commercio e spettacoli teatrali per l’anno 1835 al 1836, tomo 23, Bologna, Tipografia della Volpe 1835, p. 110

Chia, Pittrici della Bologna dell’Ottocento. Carolina Ghedini, Brigida Tanari, Barbara Salina, Luisa Bonora, Carolina Primodì, in “Strenna Storica Bolognese”, LXIV, 2014, pp. 69-87

 
Biografia

Pittrice bolognese,figlia di Francesco Primodì e di Orsola Negrini. La sua prima formazione si svolge a Lucca, dove è brillante allieva dell’Istituto Maria Luisa ed eccelle nel disegno (1819-1822).

Successivamente, a Bologna è allieva del pittore Giuseppe Guizzardi.

Entro il 1832 esegue copie da diversi dipinti, fra i quali la Carità Divina di Franceschini, posseduta da casa Hercolani.

Nel 1833 viene nominata Accademica d’onore della Pontificia Accademia di Belle Arti di Bologna, dove espone un Ritratto di donna vestita con magnificenza, una copia dalla scuola di Guido Reni con Venere che piange la morte di Adone e un Lot inebriato dalle figlie, copia da Gherardo delle Notti.

Nel 1835 partecipa ancora all'Esposizione di belle arti di Bologna con quattro dipinti a olio: Elemosina di San Rocco, piccola copia da Guido Reni, a sua volta derivata da Annibale Carracci; Flora, mezza figura di invenzione; Ritratto di donna, copia da Van Dyck; Ritratto del dottor Antonio Mondini, professore di anatomia. Il primo di questi dipinti è, forse, da fare coincidere con quello di omonimo soggetto, da lei firmato, e conservato presso le Collezioni Comunali d'arte di Bologna, il quale è copia da Annibale Carracci.

Nel 1836 Carolina sposa lo scultore Cincinnato Baruzzi, con il quale risiede a Villa Baruzziana. Il matrimonio si rivela un vero e proprio sodalizio artistico, rendendo difficile identificare la personalità dell’artista matura (Chia 2014).

 
 
Opere attualmente reperibili

Bologna

Collezioni Comunali d'arte
Elemosina di San Rocco, copia da Annibale Carracci

Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio
Gabinetto Disegni e Stampe
San Giovanni Battista, disegno

Due figure maschili di profilo a mezzo busto, disegno

Vecchio barbato in atto di avanzare, disegno

 

BRESCIA

Musei Civici di Arte e Storia
Ritratto di giovinetta

 
Opere citate dalle fonti, ma perdute, non reperite o non identificate

La Carità Divina, ante 1832, copia dal dipinto di Franceschini di casa Hercolani (G. Giordani 1832, p. 28)

Ritratto di donna vestita con magnificenza (esposto alla Pontificia Accademia di Belle Arti di Bologna, 1833)

Venere che piange sul corpo di Adone, copia dalla scuola Guido Reni (esposto alla Pontificia Accademia di Belle Arti di Bologna, 1833)

Lot inebriato dalle figlie, copia da Gherardo delle Notti (esposto alla Pontificia Accademia di Belle Arti di Bologna, 1833)

Flora, mezza figura, olio (M. Gualandi 1835, p. 17)

Ritratto di donna, olio, copia da Van Dyck (M. Gualandi 1835, p. 17)

Ritratto di Antonio Mondini, professore di anatomia, olio. (M. Gualandi 1835, p. 17)