Piccini Isabella

Varianti del nome: Elisabetta


Luogo di nascita: Venezia


Data di nascita: 1644


Luogo di morte: Venezia


Data di morte: 1734

 

Ambito di attività: Venezia seconda metà XVII secolo


Qualifica: Incisora in rame

 

Periodo: XVII a XIX secolo

 

 
 
Bibliografia

Gandellini-De Angelis, Not. d. Intagliat., 13 (1814)
Zani, Enc. met., I/15 (1823)
Nagler, Kstlerlex., 11 (1841); ders., Monogr., 4 u. 5
Le Blanc, Manuel etc., 3 (1888)
Strunk, Cat. over Portr. af Danske etc., 1865 p. 160
Cat. XVIII : Ritratti ital., Libreria Lang, Rom o. J., p. 27, 93, 100
Arte e Storia, 11 (1892) 69
Nuovo Arch. Veneto, N. S. Anno XV, T. XXX (1915), parte II, 471
Dedalo, 9 (1928/29) 491 (Abb.), 496
U. Thieme - F. Becker, Allgemeines Lexicon der Bildenden Künstler, XXVI, Leipzig 1932, p. 581
G. Moschini, Dell’incisione a Venezia (XVII sec.), Venezia 1924, pp. 49-51
B. Bagatti, Un’artista francescana del bulino, Suor Isabella Piccini (1646-1732), in “Studi Francescani”, III, 1931, p. 300
Dizionario enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX secolo, Torino1972, vol.IX , p.25
A.F.Valcanover, Contributi ad una storia del libro illustrato veneto: Suor Isabella Piccini, in Biblioteche Venete, Padova 1985, pp.29-48
S. Urbini, Sul ruolo della donna “incisore” nella storia del libro illustrato, in G. Zarri ( a cura di), Donna, disciplina, creanza cristiana dal XV al XVII secolo. Studi e testi a stampa, Roma 1996, pp. 367-391
D. Sassi, La Madonna del drago nella collezione civica di Chioggia, in “Chioggia”, 21, 2002, pp. 75-78
V. Gosen (ed.), Isabella Piccini (Venezia, 1648-1734), Milano 2002
L. Di Vaio, Suor Isabella Piccini, in “Grafica d’arte”, 14, 2003, 53, pp. 8-13
N. Pavanello, Prime prove incisorie di Isabella e Pietro Piccini per l’antiporta del libretto ‘opera, in Il cielo, o qualcosa di più, a cura di E. Saccomani, Cittadella 2007, pp. 346-352, 449-450

 
Biografia

Elisabetta Piccini, figlia e allieva dell'incisore Giacomo Piccini, entrò nel convento francescano di Santa Croce a Venezia come suor Isabella a ventidue anni e costruì la propria fortuna artistica in gran parte fra le mura claustrali. I contatti della suora con il mondo esterno dovevano essere comunque frequenti, sia con gli autori dei testi che con coloro che disegnavano i rami che Isabella avrebbe poi inciso, e, naturalmente, con gli editori, i più importanti della Venezia del tempo, come i Baglioni ed i Pezzana, o, in terra ferma, i Remondini di Bassano. Incise sia a bulino che ad acquaforte con un tratto deciso che permetteva di ricavare dai suoi rami un alto numero di copie, aspetto conveniente ed apprezzato dagli editori. "Pochi vi ha che non ne sappiano il nome e non ne conoscano almeno qualche opera. Il sacerdote ciascun giorno il legge tuttavia nelle stampe rintagliate nei messali e ne breviari e ne diurni; i discepoli il trovano in tanti libri ad uso delle scuole, gli amatori della lezione di libri ascetici e di Vite di Santi, frequentemente s'incontrano con l'occhio nel nome di Lei, nome che sta pure scritto a tante effigie di letterati e illustri personaggi". Come dice Moschini, l'eccezionalità dell'artista veneziana sta nella diffusione fuori dal comune che ebbero i testi corredati di sue incisioni. Infatti"...la maggior parte dei Messali, Breviari, Rituali, Ottavari, Cerimoniali usciti dalle tipografie venete dalla seconda metà del sec.XVII all'Ottocento recano qualche rame della stessa". Anche in area bolognese sono stati rintracciati testi corredati da sue incisioni. La singolare fortuna della sua opera fu paradossalmente motivata non da particolari doti artistiche, ma da una spiccata vocazione a rendere verosimili, coinvolgenti e comunicative vicende mistiche o culture esotiche, ritratti ufficiali così come contesti umili. Un'artista insomma che risponde ancora, a più di un secolo di distanza, alle controriformate indicazioni sui modi di fare immagini. Incide da disegni (Ritratti e decorazioni di libri) e da originali altrui

 
 
Opere attualmente reperibili

Incisioni su rame:
Graduale Romano, Venezia 1701, Bologna, Chiesa di S. Giovanni in Monte ( GFS n°40591, 400592)
Messale Romano, Bologna, Chiesa di S. Maria Maggiore
Messale Romano, Anzola, Chiesa di S. Pietro e Paolo (GFS18480)
Messale Romano, Gaiana ( Castel San Pietro )
Bologna, Gabinetto dei disegni e delle stampe della Biblioteca dell'Archiginnasio, Raccolta di stampe di autori vari:
La Trinità, (VIII, 112)
Frontespizio della Conchiglia Celeste, (VII, 17)
Gloria in excelso Deo (XVI, 52)
Adorazione dei Magi (X, 79)
Immacolata concezione (XIV, 76)
Putabam nos ligare manipulo in agros ( XIV, 87)
Un angelo compare di fronte a Davide
Officium B. Mariae Virginis, Venezia 1698, Bologna, Biblioteca dell'Archiginnasio