Varianti del nome: in Manzolini
Luogo di nascita: Bologna
Data di nascita: 1716
Luogo di morte: Bologna
Data di morte: 1774
Ambito di attività:
Qualifica: Ceroplasta
Periodo: XVII a XIX secolo
Crespi, Felsina Pittrice. Vite de' pittori bolognesi, Tomo III, Roma 1769, pp.309-313
Oretti, Notizie de’ Professori del Dissegno cioè Pittori, Scultori ed Architetti bolognesi e de’ forestieri di sua scuola, 1760-1780, ms. B 133, 227 - 230, Bologna, Biblioteca Comunale dell’ Archiginnasio
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Anna Morandi Manzolini è una delle artiste più celebri e celebrate del Settecento bolognese e una degli esponenti di maggior spicco della rinomata scuola locale di ceroplastica anatomica di quel secolo. Figlia di Carlo e Rosa Giovanni (o Giovannini), sin da giovane Anna Morandi si dedica all'apprendimento dei principi del disegno e dell’arte del modellare presso Giuseppe Pedretti e Francesco Monti. Sposatasi nel 1740 con Giovanni Manzolini, esperto ceroplasta di anatomie e allievo di Ercole Lelli, intraprende la stessa carriera professionale del marito, che le insegna i primi rudimenti della tecnica. Studiando sui testi di anatomia e imparando lei stessa ad eseguire le dissezioni sui cadaveri, "addimesticandosi a poco a poco con quelle fetide, ed orride parti" (Crespi 1769, p. 309), giunge a conoscere alla perfezione la conformazione interna ed esterna del corpo umano, conoscenza che le permette di eseguire numerose preparazioni anatomiche in cera a grandezza naturale, che si annoverano fra i capolavori di questa forma d'arte. Fino all’anno della morte del coniuge (1755), l'attività di Anna Morandi si intreccia a quella di Giovanni Manzolini, così da far fronte alle comuni commissioni. All’interno di questo sodalizio professionale il ruolo della Morandi non è di semplice collaboratrice, ma di esecutrice alla pari. Per il chirurgo ostetrico Giovanni Antonio Galli dell'Università di Bologna, i coniugi eseguono ventidue preparati in cera di uteri gravidi e feti, che assieme alle altre suppellettili ostetriche di questa collezione vengono acquisite nel 1757 dall'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna. Nove preparati anatomici sono inviati a Torino al re di Sardegna, cinque cassette contenenti la riproduzione in cera degli organi di senso e della voce vengono destinate alla Royal Society di Londra, ed altrettante al Procuratore di Venezia, Alvise IV Moncenigo.
Anna Morandi prosegue la propria professione anche dopo la morte di Giovanni Manzolini, continuando ad ottenere prestigiosi riconoscimenti personali. Nel 1755 viene ascritta ad onore all'Accademia Clementina di Bologna, nel 1756 è la volta dell'Accademia delle Scienze di Bologna; nel 1760 è aggregata alla Società letteraria di Foligno e nel 1761 all’Accademia del Disegno di Firenze; nel 1769 l'imperatore Giuseppe II in persona si reca a farle visita durante un soggiorno a Bologna.
Il Senato cittadino le conferisce l'incarico, dal 1760, di modellatrice presso la cattedra di anatomia dell'Università, con il diritto di dare lezioni nelle Studio pubblico o in casa. Nonostante questi titoli, e il vitalizio concessole da papa Benedetto XIV Lambertini, la Morandi si trova in gravi difficoltà finanziarie, eppure declina le vantaggiose proposte avanzate dall’Universiti di Milano, dalla Royal Society di Londra e da Caterina II di Russia di trasferirsi presso le loro sedi. Respinta dal Senato bolognese la sua richiesta d'aumento dell’onorario annuo, nel 1765 Anna Morandi accetta l'offerta di ospitalità del Senatore Girolamo Ranuzzi, che in cambio dell’alloggio presso il suo palazzo e di una rendita fissa, acquisisce le preparazioni anatomiche conservate dalla Morandi, la sua fornitissima biblioteca e la sua strumentazione scientifica. Questo consistente nucleo di ceroplastica dell’artista (più di cento preparazioni) insieme agli altri materiali, viene rilevato nel 1776 dall'Istituto dell'Accademia delle Scienze per le proprie raccolte museografiche di Anatomia in Palazzo Poggi.
Nelle sue composizioni anatomiche Anna Morandi approfondisce la fisiologia dei cinque sensi e di alcuni organi interni, il processo di ossificazione dal feto alla pubertà, vari problemi ostetrico-ginecologici e il sistema venoso e arterioso, come dimostrano le preparazioni superstiti (sfortunatamente un buon numero delle sue opere sarà distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale) passate all'Istituto di Anatomia dell'Università di Bologna nel 1907 dai locali dell'Istituto delle Scienze di Palazzo Poggi e dal 2000 al Museo di Palazzo Poggi. Per quanto concerne l'attività di modellazione in cera per fini extrascientifici si segnalano alcuni busti a lei riferiti dalla storiografia: dal proprio autoritratto in atto di eseguire una sezione del cervello umano, al ritratto del marito, anch'egli raffigurato durante una dissezione anatomica, un ritratto del Padre filippino Ercole Isolani (oggi espunto) e un ritratto di prelato. Oretti (B 133, f. 227) ricorda un "Christo in Croce alto un palmo, e a' piedi la Maddalena" modellato in cera e veduto presso un "Gandolfi Mercatante", scultura oggi dispersa, come pure i "varii quadri istoriati" e le "copie da ottimi Maestri" eseguiti in pittura dalla Morandi.
Oretti, Notizie de’ Professori del Dissegno cioè Pittori, Scultori ed Architetti bolognesi e de’ forestieri di sua scuola, 1760-1780, ms. B 133, 227 - 230, Bologna, Biblioteca Comunale dell’ Archiginnasio:
“Anna Morandi
(f. 227) Pittrice, scultrice, anatomica eccellentissima bolognese, fiorí nel 1760.
Vantasi Bologna di porre fra le piú illustri e virtuose donne la Signora Anna Morandi Manzolini, nacque essa in Bologna da Carlo Morandi, e da Rosa Giovanni. Ebbe per marito Giovanni Manzolini Uomo di chiaro nome per li Lavori di cera di tante Tavole Anatomiche nel Palazzo dell'Istituo di Bologna, aiutó al marito in quelle, e divenne pratica al pari del marito, e da sé ne fece molte che le acquistarono fama che persino le prime Accademie d'Europa ne fecero gran stima, e la aggregarono per socia. Fece al Dottore Galli una gran serie di uteri e feti mirabilmente formati che poi alla Instituta passarono in una Camera nel piano inferiore che servono di continua scuola a studiosi della Medicina che in questa Gran Madre de' studiii esercitano il loro talento. Lavoró in cera bellissime figure, e tra le altre un Christo in Croce alto un palmo, e a' piedi la Maddalena. Il ritratto suo mezza figura quanto il naturale, quello del marito e del P. Ercole Isolani Filippino di eguale grandezza. Il Christo in croce lo serba il Gandolfi Mercatante in via Larga di S.Domenico, pinse varii quadri storiati, e segnatamente copie da ottimi Maestri. Ebbe pericolosa malattia dalla quale Iddio Signore la salvó, poi nell'anno 1765 supplicó il Senato (f.228) di accrescerle l'annuo onorario di Lire 200, ogn'anno; e non le fu accordato, onde astretta di cercare altrove il suo vantaggio e se ne approfittó col Sig.re Senatore Ranuzzi che le accordó un tanto al Mese, la Tavola ed albergo nel proprio Palazzo dove veniva visitata spesso da primi Personaggi che in questa illustre cittá capitano, e tra gli altri, l'Augusto Monarca Gioseffo II Imperatore che l'andó a visitare, a osservare le sue ragguardevoli opere ove si trattenne piú di due ore la mattina delli 14 maggio 1769, giorno di Pentecoste,e le disse che stimava molto una Signora che avesse fatto tanti studii sopra cadaveri e parti tanto schifose a Donne cosí delicate. Le regaló di un medaglione d'oro colla sua effiggie di peso 20 ongari effettivi, attorno se legge Josephus D.r D.G. IMP.G. ET H.REX.COR.T.HEREX..H.B.A.A.D.B.ETL.M.D.H. ecc. ecc. A WIDEMAN. nel cui rovescio il globo della terra coronato dalle nuvole un temone d'una nave attorniato da una vite,e spada attorniata da un ramo d'alloro, sopra l'occhio in triangolo col moto Virtute ex exemplo. Fu onorata dalle Accademie di Firenze del Disegno, e delle Belle Lettere dell'Umbria, fece li 5 Sentimenti dell'uomo per la Principessa vedova di Braslavia, per Venezia e per Turino altre sue opere di Anatomia senza quelle che di sopra ho indicate, e serba presso di se uno studio ragguardevole in molte (f.229) tavole cioé Preparazione Anatomica delle parti dell'Uomo alla Generazione destinate divisa in tavole XXII.
Preparazioni Anatomiche del braccio, della gamba, del piede e della mano, tavole XXII.
Preparazioni natomiche di diverse parti del corpo umano in tavole IL tutte riferiscono all'Indice di un magnifico libro da lei composto con metodo chiarissimo ed erudito. Vive intanto l'eggreggia donna Manzolini a continuo decoro della nostra Cittá risplendente tra le altre moltissime che la illustrarono, operando in sue preparazioni Anatomiche.
Il suo ritratto in iscultura di testa e busto come il vero si conserva nel palazzo Ranuzzi di superbo magistero sotto il quale leggesi Anna Manzolini Anatomica Bolognese J. Nollekens (?) F. 1770.
Anna Maria Teresa Morandi filia di ... e della Rosa Giovannini nata nelle Case nuove de PP di S.Martino sotto la medesima Parrocchia il giorno 21 gennaro 1716.
Suo matrimonio con Giovanni Manzolini nell'Anno 1740 come appare dalli Libri de' Coniugati della Parrocchia di S.Niccoló degli Albari, abitava vicino alla Chiesa di S:Gabriello.
Morí la Sig.ra Anna Morandi Vedova Manzollini li 7 Luglio 1774: d'anni 57 come dalli Libri de Morti della chiesa di S.Procolo ove fu seppellita.
(f. 230) Copia del Mandato del Senato di Bologna per l'onorario”
BOLOGNA
Museo di Palazzo Poggi
Cinquantasette tavole di preparazioni anatomiche in cera (in parte eseguite con la collaborazione di Giovanni Manzolini)
Autoritratto di Anna Morandi, busto in cera
Ritratto di Giovanni Manzolini, busto in cera
BOLOGNA
Presso "Gandolfi Mercatante in via Larga di S.Domenico"
"Un Christo in Croce alto un palmo, e a' piedi la Maddalena" (Oretti B 133, f.227)
VENEZIA
Per il Procuratore Alvise IV Moncenigo
Cinque cassette contenenti la riproduzione in cera degli organi di senso e della voce (Medici 1857, p.5)
LONDRA
Per la Royal Society
Cinque cassette contenenti la riproduzione in cera degli organi di senso e della voce (Medici 1857, p.5-6)
TORINO
Per il Re di Sardegna
Nove preparazioni anatomiche (Medici 1857, p.6)
UBICAZIONE SCONOSCIUTA
"Li 5 sentimenti dell'Uomo per la Principessa Vedova di Braslavia"
(Oretti B 133, f.228)
Vari quadri istoriati
(Oretti B 133, f.227)
Copie di quadri "da ottimi Maestri"
(Oretti B 133, f.227)