Ambito di attività: Brescia XVIII secolo
Qualifica: Pittrice
Periodo: XVII a XIX secolo
L.Crespi, Felsina Pittrice. Vite de' pittori bolognesi, Tomo III, Roma 1769, p. 317-8
E.Monti, Notizie istoriche della Sig.ra Eleonora Monti avute dalla detta di suo carattere inviate al molto reverendo P.D. Bernardo Onofrio Bolognese, ms, B.C.A.B, B 95, n.52, ff. 311 r - 316 r. (in M.Oretti, Vite di pittori scultori architetti in gran parte scritte da loro medesimi raccolte da Marcello Oretti)
Oretti, Notizie de’ Professori del Dissegno cioè Pittori, Scultori ed Architetti bolognesi e de’ forestieri di sua scuola, 1760-1780, ms. B 131, 41 - 43, Bologna, Biblioteca Comunale dell’ Archiginnasio
L.Lanzi, Storia pittorica della Italia, Bassano 1789, ed.cons. Pisa 1816, vol.5, p.176
D.P.Zani, Enciclopedia Metodica Critico-Ragionata delle Belle Arti, Parma 1823, vol. 13, p.363
A.Levati, Dizionario biografico cronologico diviso per classi degli uomini illustri, Milano 1821, Classe V.Donne Illustri, vol.II, p. 289
G.Giordani, Notizie delle Donne Pittrici di Bologna, Bologna 1832, pp. 23-4
A.Bolognini Amorini, Le Vite de' Pittori ed Artefici Bolognesi, Bologna 1843, pp. 392-3
Anonimo, ad vocem Monti Francesco, in U.Thieme-F.Becker, Allgemeines lexikon der bildenden kunst, Leipzig 1931, vol.25, p. 93
B.Passamani, La pittura dei secoli XVII e XVIII in Storia di Brescia, Brescia 1964, vol.III, pp.660-1
Giovanni Zanardi, Origine e vita di Giovanni Zanardi commorante in Brescia, e Eleonora Monti, Vita di Francesco Monti. Notizie istoriche della Sig. Eleonora Monti, Bologna, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, Ms. 95/3, 51, 53, a cura di C. Boselli, in Supplemento ai “Commentari dell’Ateneo di Brescia ”, Brescia 1964, pp. 73-83
Anonimo, ad vocem Monti Eleonora, Dizionario Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani, Torino 1975, vol.7, p.456
Sabatti, La pala di Eleonora Monti in S. Rocco di Villa Carcina, in “Brixia sacra”, N.S. 19, 1984, pp. 52-72
P.Sega, La presenza femminile nell'Accademia Clementina a Bologna nel Settecento, in Alma Mater Studiorum. La presenza femminile dal XVII al XX secolo, Bologna 1988, p.146
R.Giordano, Le artiste bolognesi del XVIII secolo, “Il Carrobbio”, XVIII, 1992, p.201-2
D.Biagi Maino, Notizie delle donne pittrici di Bologna, “Strenna Storica bolognese”, LXIII, 1993, p.63-3
Chillè, Eleonora Monti: una pittrice del Settecento tra Bologna e Brescia, in “Strenna storica bolognese”, 62, 2013, pp. 87-102
Bohn, Women Artists, Their Patrons and Their Publics in Early Modern Bologna, The Pennsylvania State University Press, 2021
Nata a Bologna il 20 luglio 1727, figlia del pittore Francesco Monti e di Teresa Marchioni, nel 1737 si trasferisce a Brescia con la famiglia. Fin dalla giovane età è educata ai principi del disegno dal padre, che si accorge della sua naturale inclinazione verso la pittura. La stessa Eleonora Monti, in una lettera inviata il 17 aprile 1773 al bolognese Bernardo Onofri (lettera successivamente posseduta da Marcello Oretti che se ne servirà per compilare il profilo biografico dell'artista), descrive la propria infanzia divisa fra la tradizionale formazione culturale promossa dalla madre (scrittura, lettura, apprendimento della lingua francese) e le “ore di sollievo” in cui può “scarabocchiare figure col carbone in terra o sul muro, e qualche volta sopra la carta”(Bologna, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, B 95, n.52, f. 314 r). All'età di dodici anni la pittrice sarebbe infatti già in grado di ricopiare a disegno le opere che il padre le fornisce per esercitarsi. Alcuni anni più tardi, esaurita questa prima fase di apprendistato, Eleonora inizia ad eseguire ritratti a disegno e successivamente in pittura, “colla scorta degl'insegnamenti paterni, che non mi perdea mai di vista, e che di continuo mi facea coraggio” (Monti 1773, f. 314 r). La prima fase dell'attività pittorica di Eleonora è dedicata esclusivamente all'esecuzione di ritratti, e scorrendo la lista dei personaggi da lei effigiati si nota che ben presto ottiene commissioni prestigiose presso la nobiltà e il clero bresciano, contatti certamente favoriti dal celebre padre. Crespi (1769, p. 318) afferma che nel corso di dodici anni la pittrice dipinse numerosi ritratti “di Cavalieri, di Dame, di Monache, di Religiosi, e d'altri”.
Un genere specifico di ritratti in cui la Monti si specializza è quello legato al momento dell’entrata in monastero di giovani e nobili donne. Ne sono testimonianza i viaggi a Cremona (prima del 1768), dove effigia una suora Cappuccina, e poi a Mantova, dove ritrae una Carmelitana Scalza.
Tra i primi lavori esegue con buoni risultati il ritratto post mortem dell’insigne matematico gesuita Sanvitali (dipinto replicato e inviato alla di lui sorella, dama presso la corte di Parma) traendo le fattezze dall'osservazione diretta del cadavere. Questo suo “coraggio di ritrarre ancora gli originali morti” (Monti 1773, f. 315 r), senza che la macabra operazione la turbi emotivamente, le permette di ottenere analoghe prestigiose commissioni (ritratto della nobile Malvezzi, Madre delle Orsoline, e del nobile Enea Tiberi).
La sua fama di ritrattista ottiene vasta rinomanza, come attesta l'ammissione ad onore nell'Accademia Clementina di Bologna, sua città natale, avvenuta il 9 novembre 1767. L'anno seguente, nel 1768, Eleonora Monti ottiene la prima commissione per una pala d’altare. La destinazione è privata, ovvero l'oratorio dei Signori Morari a Bagnolo, ma la richiesta è comunque impegnativa essendo la prima prova in un nuovo genere pittorico. La Monti spera nei consigli del padre, pittore di grande esperienza, ma la repentina morte di quest'ultimo la priva di ogni assistenza. Il quadro, rappresentante l'Immacolata Concezione e i Santi Giovanni Nepomuceno, Antonio da Padova e Gaetano, riceve una buona accoglienza e apre ad altre richieste eseguite fra il 1769 e il 1773: una pala per l’Oratorio di una imprecisata località della Valtrompia (per la quale l’artista esegue “le statue di cera e le vestii per servirmene da modelli”, Monti 1773, f. 315 r), un quadro della Madonna del Patrocinio per Castorio, la Sacra Famiglia destinata ad una cappella privata del Monsignor Soldo di Brescia, ma che per la sua bellezza viene esposta nella Cattedrale. Per la parrocchia di Coccaglio (Brescia) e per le Orsoline di Concesio (Brescia) esegue due pale rappresentanti la Beata Angela Merici, anch’esse dipinte prima del 1773, come si deduce dalla lettera già citata della stessa pittrice, che fornisce preziosi termini ante quem per la sua produzione.
Ricordati invece da Crespi (1769) sono tre ritratti eseguiti a disegno (di se stessa, del padre Francesco e del pittore Giovanni Zanardi) inviati a Bologna a Luigi Crespi, che da essi trae le incisioni per le rispettive Vite pubblicate nel 1769 (pp. 289, 313, 317). Essendo dispersi gli originali della Monti, queste incisioni rappresentano un importante testimonianza (seppure non diretta) dei moduli compositivi della sua produzione pittorica, di cui oggi non si conoscono esemplari. Lo stesso valga per il ritratto del nobile ecclesiastico Aloisio Fenaroli, originario di Brescia ma residente a Bologna, eseguito da Eleonora e che sarà modello per un’incisione delineata di De Cagnoni eseguita nel 1755, in occasione della morte del prelato.
Nonostante la vasta e variegata produzione della pittrice, sono poche le opere note, come il piccolo quadretto conservato nella chiesa del Patrocinio ai Ronchi di Brescia. Si tratta di un ex-voto, non nominato dalle fonti antiche, illustrante “Una bambina cui é resa la vita per intervento della Madonna del Patrocinio”; le architetture sono dipinte da Zanardi, già collaboratore del padre (Passamani 1964, p. 661). L'opera é firmata e datata 176... (Passamani 1964).
Ignota è la data di morte della pittrice, avvenuta secondo Levati (1821) alla fine del XVIII secolo.
“Eleonora Monti
(f. 41) Pittrice bolognese fiorì nel 1745
Venne al Mondo questa illustre Pittrice Bolognese Eleonora Monti il giorno 20 di Luglio 1727. Il Padre suo era Francesco Monti celebre dipintore assai noto, e la madre Teresa Marchioni cittadina e li 22 del d.o Mese fu battezzata La tenne al Sacro fonte il Sig.r Co.Antonio Bianchini Paselli, e la Nobil Sig.ra Clara Malvezzi Borgogelli. Fu per parecchi anni istrutta in tutto ció che spetta ad una onesta donzella dalla Madre, nelle ore di sollievo, esercitavasi a fare figure col carbone sul muro e qualche volte sopra la carta, ma sgridata dalla Madre tralasciava per poco tale lavoro, ma peró conosciuta dal Padre questa forte inclinazione alla Pittura, stabilì di insegnarli il disegno come in fatti ei fece per qualche anno, si incamminò al fare ritratti quali incontrarono l'universale aggradimento. Fece in prima quello del Sig.r Co: Cesare Martinengo. Un altro in grande di una giovane che vestí l'abito delle Capucine, e moltissime di quelle che si monacavano furono ritratte dalla Monti. Il ritratto della Sig.ra C.a Lana vestito all'Eroica quello del nobile Sig.r Giacinto Trussi, e quello della moglie Sig.ra Maria Cazzago, e di due suoi figliuoli, quello del P. Sanvitali Gesuita, e piacque universalmente. Quello della Malvezzi Madre delle Orsoline, quello del Nobil Sig.r Enea Tiberi, e diversi altri, per il Sig.r Conte Giuseppe (f. 42) Fendiroli, e due altri per due suore. In Rovato terra del Bresciano il Ritratto del Prevosto di quella Parrocchia, e di una bella giovane di quella terra. Pinse ancora tutti li Ritratti della Famiglia Sangervasi cioé del Nobil Sig.r Girolamo di sua moglie di due suoi figlioli.
Andò a Cremona a fare il ritratto di una Suora Cappuccina di fresco professa, in Mantova due anni dopo fece il Ritratto di una Suora Scalza. A Bagnolo nell'Oratorio delli SS.ri Morara fece una tavolina coll'Immacolata Concezione, S.Giovanni Nepomuceno, S.Ant.o di Padova, S.Gaetano; Altra in una Villa di Valtrompia nella quale vi dipinse La Madonna con li SS Rocco, e Pietro Martire, e per esso fece le statue di cera per modelli per servirsene. A S.a Em.za Giovanelli fece una giovane mezza figura entro una scatola fatta da mano eccellente. Fece in grande il Ritratto dell'E.mo Sig.r Card.Calino patrizio Bresciano, e fu posto nella sala sopra la Sacristia a canto al novo Duomo. Fece il ritratto di S.a S.A di Papa Clemente XIV d'ordine dell'E.mo Sig.r Cardinale Molino Vescovo di Brescia, e lo pose nella sua celebre raccolta di Pitture; a Castorio terra della Valtrompia una Paletta di M.Vergine intitolata la Madonna del Patrocinio; fece il ritratto di Mons.r Archidiacono Chizzola, e di suo Fratello il nobil Sig.r Alessandro; altro fece di una Sig.ra Vicentina maritata in Brescia; e quello di un suo piccolo Figliuolo, prima (f. 43) ancora una Tavola con la Baeta Angela Merici fondatrice delle Orsoline; uno per la Parrocchiale di Coccaglio; L'altra per le Orsoline di Concesio, varij quadretti e altra paletta per il Rev.mo Monsig.r Canonico Soldo esprimiente dalla dastra la Santa Famiglia, e dalla sinistra S.Zaccaria, e S.a Elisabetta con S.Giovanni, e gloria d'Angioli posta nella Cattedrale, fece quattro quadretti per la sofitta della Chiesa della Vale Camonica, queste egreggie opere fanno grande applauso e decoro, alla sempre virtuosa Eleonora Monti mia concittadina quale stimo al pari di tante eccellenti che ha havuto la sua famosa Patria , e altre ne farà se il sommo e grande Iddio le concederà corso di vita per esercitare con lode li parti del suo bel talento.
Le sud.e sue memorie ho tratto da un Manoscritto di sua mano, e (?) che si degnò di inviarmi d.a S.ra Monti, li 17 Aprile dell'Anno 1773 che con particolare genio conservo nella mia Raccolta.”
BRESCIA (località Ronchi di Brescia)
Chiesa del Patrocinio
Ex voto rappresentante una bambina cui è resa la vita per intervento della Madonna del Patrocinio
VILLA CARCINA (Brescia)
San Rocco al Monte
Madonna col Bambino e i SS. Pietro martire e Rocco, datato 1769
Opere documentate da incisioni
L.Crespi, Autoritratto di Eleonora Monti
(L.Crespi, Felsina Pittrice. Vite de' pittori bolognesi, Tomo III, Roma 1769, p. 317)
L.Crespi, Ritratto di Francesco Monti
(Ibidem, p. 313)
L.Crespi, Ritratto di Giovanni Zanardi
(Ibidem, p. 289)
De Cagnoni, Ritratto di Aloisio Cajetano Fenaroli, (esemplare conservato presso il Gabinetto delle Stampe e dei Disegni della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna, Raccolta di ritratti di uomini e donne illustri di Bologna, 73/a)
BRESCIA
"Sala sopra la Sacristia contigua al nuovo Duomo"
Ritratto del Cardinale Calino in occasione della sua nomina
(Monti 1773, f. 315 r)
Galleria del Cardinale Molino
Ritratto di Clemente XIV per il Cardinale Molino, vescovo di Brescia
(Monti 1773, f. 315 r)
Cattedrale
Quadro "esprimente dalla destra la Sacra Famiglia, dalla sinistra S.Zaccaria e S.ta Elisabetta col figliolo S.Giovanni, e in alto una gloria d'Angioli" per il nobile Mons. Canonico Soldo
BAGNOLO (Brescia)
Oratorio dei Signori Morari
Immacolata Concezione e i Santi Giovanni Nepomuceno, Antonio da Padova e Gaetano
(Monti 1773, f. 315 r)
CASTORIO (Valtrompia)
Ubicazione sconosciuta
"una paletta di Maria Vergine intitolata la Madonna del Patrocinio e abasso un angioletto che con una mano accenna la Vergine e con l'altra il paese"
(Monti 1773, f. 315 r)
Ritratto di Mons. Archidiacono Chizzola
(Monti 1773, f. 315 r)
Ritratto del nobile Alessandro Chizzola, fratello di Mons. Archidiacono Chizzola (Monti 1773, f.315 r)
COCCAGLIO
Chiesa parrochiale
Beata Angela Merici
(Monti 1773, f. 315 r)
CONCESIO
Ubicazione sconosciuta
Beata Angela Merici per le suore Orsoline
(Monti 1773, f. 315 r)
ROVATO (Brescia)
(Ubicazione sconosciuta)
Ritratto del prevosto
(Monti 1773, f. 315 v)
Ritratto di una giovane donna
(Monti 1773, f. 315 v)
Ritratti dei componenti della famiglia nobile Sangervasi, Girolamo, sua moglie e tre dei figli
(Monti 1773, f. 315 v)
VALTROMPIA (localitá non precisata)
Oratorio di una contrada di Villa
Vergine sulle nubi, S.Rocco da una parte, e S.Pietro Martire dall'altra
(Monti 1773, f. 315 r) da identificare con l’opera di Villa Carcina
Ritratti di "una sig.ra Vicentina maritata quivi" e di un suo piccolo figlio
(Monti 1773, f. 315 r)
VALLE CAMONICA
Località non precisata
"Ora sto facendo quattro quadretti per un Signore della Valle Camonica"
(Monti 1773, f. 316 r)
BOLOGNA
Presso Luigi Crespi
Ritratto di Francesco Monti, disegno
(Crespi 1769, p. 318)
Ritratto di Giovanni Zanardi, disegno
(Crespi 1769, p. 318)
Autoritratto di Eleonora Monti, disegno
(Crespi 1769, p. 318)
CREMONA
Beata Vergine "in piccolo sul rame" per il pittore cremonese Zaist
(Crespi 1769, p. 317)
Ritratto di "una giovane Cappuccina di fresco professa"
(Monti 1773, f. 315 r)
MANTOVA
Ritratto di giovane suora Carmelitana Scalza
(Monti 1773, f. 315 r)
PARMA
UBICAZIONE SCONOSCIUTA
Ritratto del matematico Padre Gesuita Sanvitali, disegno, per la sorella di Sanvitali, Dama di corte
(Monti 1773, f. 314 v)
Ritratto del matematico Padre Gesuita Sanvitali, "copia in grande e colorita", per la sorella di Sanvitali, Dama di corte
(Monti 1773, f. 314v)
UBICAZIONE SCONOSCIUTA
Alcuni ritratti a disegno
Ritratti di due giovani mercanti
(Crespi 1769, p. 317)
Ritratto del Capitano Ingegnere Cristiani "mezza figura al naturale dipinto, e arricchito con varj stromenti mattematici"
(Crespi 1769, p. 317)
Ritratto del Conte Cesare Martinengo "in piccolo sul rame"
(Crespi 1769, p. 317)
Ritratto "in piedi ad una giovane, che andava a ritirarsi nelle Cappuccine"
(Crespi 1769, p. 317)
Molti ritratti di giovani donne in procinto di monacarsi
(Monti 1773, f. 314 r)
Ritratto di giovane donna, in grande, ricopiato da un esemplare di piccole dimensioni per Piero Andrea Giovanelli, senatore e Podestá di Brescia
(Crespi 1769, p. 318)
Ritratto "all'eroica, con abbigliamenti" della Contessa Lana
(Monti 1773, f. 314 v)
Ritratto del nobile Giacomo Trussi
(Monti 1773, f. 314 v)
Ritratti della nobile Maria Cazzago (moglie di Giacomo Trussi) e dei due suoi figlioli (Monti 1773, f.314 v)
Ritratto del matematico Padre Gesuita Sanvitali
(Monti 1773, f. 314 v)
Ritratto della nobile Malvezzi, Madre delle Orsoline
(Monti 1773, f. 315 r)
Ritratto del nobile Enea Tiberi
(Monti 1773, f. 315 r)
Ritratto del nobile Giuseppe Feraroli
(Monti 1773, f. 315 r)
Due ritratti di due zii del nobile Giuseppe Feraroli
(Monti 1773, f. 315 r)
Una pala "ma finora non ho il soggetto, che l'attendo impazientemente per fare il pensiero"
(Monti 1773, f. 316 r)