Mongardi Caterina

Data di morte: 1672

 

Ambito di attività: Bologna


Qualifica: Pittrice

 

Periodo: XVII a XIX secolo

 

 
 
Bibliografia

C. C. Malvasia, Felsina pittrice, Vite dei pittori bolognesi, 1678, ed. Bologna 1841, II, p. 407
A. Masini-A. Arfelli, "Bologna Perlustrata" di Antonio di Paolo Masini e l'"Aggiunta" del 1690, in "L'Archiginnasio", LII, 1957, pp. 188-237, p. 213
L. Crespi, Vite de' Pittori bolognesi non descritti nella Felsina Pittrice, Roma 1769, p. 153
M. Oretti, Notizie de’ Professori del Dissegno cioè Pittori, Scultori ed Architetti bolognesi e de’ forestieri di sua scuola, 1760-1780, ms. B 126, 26; ms. B 129, 126, Bologna, Biblioteca Comunale dell’ Archiginnasio
P. Zani, Enciclopedia Metodica critico-ragionata delle Belle Arti, vol. 13, Parma 1823, p. 334
G. Giordani, Notizie delle Donne Pittrici di Bologna, Bologna 1832, p. 23
Wart Arslan, in U. Thieme - F. Becker, Allgemeines Lexicon der Bildenden Künstler, XXV, Leipzig 1931, p. 64
Irene Graziani, Il cenacolo di Elisabetta Sirani, in Elisabetta Sirani “pittrice eroina” 1638-1665, catalogo mostra a cura di J. Bentini, V. Fortunati, Bologna 2004, pp. 119-133

 
Biografia

Poche sono le informazioni su Caterina, figlia di Ludovico Mongardi, discepola di Elisabetta Sirani (Malvasia 1678, ed. 1841, II, p. 407) e, poi, del Brizio (Masini-Arfelli 1690, p. 213). Dell'artista le fonti ricordano solo una tavola d'altare con San Bernardo Tolomei per la chiesa dei monaci Olivetani di Imola (Masini-Arfelli, p. 13). La pittrice morì nel 1672 (Giordani 1832, p. 23).

 
Fonti manoscritte

M. Oretti, Notizie de’ Professori del Dissegno cioè Pittori, Scultori ed Architetti bolognesi e de’ forestieri di sua scuola, 1760-1780, ms. B 126, 26, Bologna, Biblioteca Comunale dell’ Archiginnasio:

“Caterina Mongardi Figlia del già Lodovico Mongardi discepola di Francesco Briccio, e si credeva più tosto discepola della Elisabetta Sirani. Dipinse una Tavola d'altare con S. Bernardo per la Chiesa dei Monaci Olivetani nella Città d'Imola, e molti diversi quadri per varie Persone di Bologna, et altrove, è citata dal Malvasia nela parte quarta al foglio 487. Li manuscritti del Carrati fol. 77. E' discepola ancora della Elisabetta Sirani per certo. E' descritta ancora nel settimo Volume nella Pagina 126”. M. Oretti, Notizie de’ Professori del Dissegno cioè Pittori, Scultori ed Architetti bolognesi e de’ forestieri di sua scuola, 1760-1780, ms. B 129, 126, Bologna, Biblioteca Comunale dell’ Archiginnasio: “che si è descritta nel quarto Volume al foglio 26 tra gli scuolari del Briccio, ma è stata discepola ancora di Elisabetta Sirani, e perciò si è anche quivi fatto menzione di lei. Vedi nel sud° Volume e avrai sue notizie”.

 
 
Opere citate dalle fonti, ma perdute, non reperite o non identificate

IMOLA (BO) chiesa dei manaci Olivetani S. Bernardo Tolomei (Masini-Arfelli 1690, p. 213)