Meucci Angiola

Luogo di nascita: Revere (MN)

 
Data di nascita: 1880/1892


Luogo di morte: Torino


Data di morte: 1966

 

Ambito di attività: pittura


Qualifica: Pittrice

 

Periodo: XX secolo (prima metà del ‘900)

 

 
 
Bibliografia

- 12° Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino, catalogo della mostra tenuta al Palazzo della Società Promotrice a Torino, tra maggio e giugno 1940

- A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, Luigi Patuzzi Editore, Milano 1962

- Angiola Meucci, catalogo della mostra alla Galleria d'Arte "Carlo Alberto" di Torino, 1969

- E. Bellini, Pittori Piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento (dalle Promotrici torinesi), Libreria Piemontese, Torino 1998

 

 

 
Biografia

Angiola Meucci nasce nel 1880 a Revere, in provincia di Mantova. La sua formazione artistica comincia sotto la guida di Lorenzo Delleani (1840-1908), per poi proseguire nello studio di Giovanni Guarlotti (1869-1954).

Nei primi anni ’20 del Novecento espone le sue opere principalmente a Torino in occasione delle mostre organizzate dalla Promotrice e dal Circolo degli Artisti. Si fa notare e apprezzare e presto ottiene l'acquisto di una sua opera, “Verso il tramonto”, da parte della Corte Sabauda. Successivamente, in occasione dell’Esposizione della Società Promotrice delle Belle Arti del 1940, la Provincia di Torino acquista, secondo una politica di promozione degli artisti di origine piemontese o attivi in Piemonte, diversi suoi dipinti tra cui “Scherzi di sole. Paesaggio con alberi”. Due anni dopo, ancora la Provincia di Torino delibera di acquistare direttamente dalla pittrice l’opera “Casolare in campagna. Paesaggio collinare” per L. 1632.

Se inizialmente la produzione di Meucci si concentra principalmente sulla rappresentazione della figura umana, nel corso delle successive esposizioni in giro per l'Italia (Vercelli, Casale e Genova), l'artista presenta dei paesaggi rurali narranti quindi la pianura piemontese o le colline del Monferrato e le Alpi.

Il suo stile è caratterizzato da una pennellata quasi informale e una particolare attenzione per gli effetti luministici. Osservando la sua produzione si nota una progressiva semplificazione della composizione, che si traduce in una crescente schiaritura della tavolozza e in una maggiore sintesi delle forme.

Il Catalogo generale dei Beni Culturali, nella scheda del dipinto “Casolare in campagna. Paesaggio collinare” riporta: “Il retro della cornice dell'opera ospita un breve ritaglio di un articolo di giornale datato 21 ottobre 1966 che riporta la notizia della scomparsa dell'artista.”

Prima di morire Angiola Meucci si è dedicata molto alla formazione, ospitando a casa sua una scuola di pittura.