Luogo di nascita: Bologna
Data di nascita: 3 luglio 1909
Luogo di morte: Bologna
Data di morte: 7 dicembre 2009
Ambito di attività: pittura
Ambito geografico di appartenenza: centro Italia (Bologna)
Qualifica: Pittrice
Periodo: XX e XXI secolo
- N. Mascellani, Pitture di Norma Mascellani, catalogo della mostra al Circolo della Stampa di Bologna, 12-27 dicembre 1937
- G. Lipparini, presentazione della mostra Pitture di Norma Mascellani al Circolo della Stampa di Bologna, 12-27 dicembre 1937 (leggi qui)
- R. Buscaroli, recensione della mostra Pitture di Norma Mascellani al Circolo della Stampa di Bologna, in «Il Resto del Carlino», 17 dicembre 1937, Bologna, p. 3 (leggi qui)
- F. Giacomelli, recensione della mostra Pitture di Norma Mascellani al Circolo della Stampa di Bologna, in «L’Assalto», 30 dicembre 1937, Bologna (leggi qui)
- F. Giacomelli, Norma Mascellani, in «Il Resto del Carlino», giugno 1942, Bologna
- C. Corazza, Norma Mascellani, in «Il Resto del Carlino», 8 giugno 1943, Bologna
- R. Buscaroli, in «Donna italiana», vol. 24, Marzocco Editore, Firenze 1943, pp. 85-92 (leggi qui)
- S. Micheli, Un’artista giovane, in «Il Solco», n. 21, 1943, Teramo
- C. Ciappei, testo pubblicato in occasione della mostra al Circolo Artistico di Bologna, febbraio-marzo 1946
- C. Corazza, Pittura di Norma Mascellani. In quell’angolo ci va sola, in «Cronache», 23 febbraio 1946, Bologna
- F. Giacomelli, Pitture di Norma Mascellani, catalogo della mostra al Circolo Artistico di Bologna, 16-28 aprile 1950, Anonima arti grafiche, Bologna, 1950 (leggi qui)
- C. Corazza, Norma Mascellani, in «L’Avvenire d’Italia», 19 aprile 1950, Bologna
- G. C. Cavalli, Norma Mascellani al Circolo Artistico, in «Giornale dell’Emilia», 27 aprile 1950, Bologna
- Pitture di Norma Mascellani, catalogo della mostra al Circolo Artistico di Bologna, 20 novembre - 11 dicembre 1952
- C. Corazza, recensione della mostra Pitture di Norma Mascellani al Circolo Artistico di Bologna, in «L’Avvenire d’Italia», 4 dicembre 1952, Bologna (leggi qui)
- Norma Mascellani, catalogo della mostra al Museo Civico di Bologna, 12-27 novembre 1960
- M. Dursi, presentazione della mostra Norma Mascellani al Museo Civico di Bologna, 12-27 novembre 1960 (leggi qui)
- G. Ruggeri, L’allieva di Morandi ha imparato la lezione, in «Il Resto del Carlino», 11 novembre 1960, Bologna
- C. Corazza, Nuove esperienze di Norma Mascellani, in «L’Avvenire d’Italia», 25 dicembre 1962, Bologna
- Norma Mascellani, catalogo della mostra al Centro d’Arte e di Cultura di Bologna, 22 ottobre - 13 novembre 1966
- G. Raimondi, presentazione della mostra Norma Mascellani al Centro d’Arte e di Cultura di Bologna, 22 ottobre - 13 novembre 1966 (leggi qui)
- G. Ruggeri, Mostra d’arte. Norma Mascellani al Centro d’Arte e Cultura, in «Il Resto del Carlino», 18 novembre 1966, Bologna
- Norma Mascellani, catalogo della mostra alla Galleria Forni di Bologna, 9-22 novembre 1968, Grafis, Bologna 1968
- E. Fabiani, presentazione della mostra Norma Mascellani alla Galleria Forni di Bologna, 9-22 novembre 1968 (leggi qui)
- C. Corazza, Una pittura senza distrazioni, in «Il Resto del Carlino», 13 novembre 1968, Bologna (leggi qui)
- M. Azzolini, Mascellani, Alfa Edizioni, Bologna 1969 (leggi qui)
- M. Azzolini, Mascellani. Incisioni, Tamari Editori, Bologna 1971 (leggi qui)
- Mascellani, catalogo della mostra alla Galleria Stivani di Bologna, 15-31 gennaio 1972, Produzioni grafiche moderne Giovacchini, Firenze 1972
- M. Azzolini, Metafisica nella pittura di Norma Mascellani, testo pubblicato in occasione della mostra alla Galleria Stivani di Bologna, 15-31 gennaio 1972
- Norma Mascellani, catalogo della mostra alla Pinacoteca di Roma, 4-21 novembre 1972, Arti grafiche Tamari, Bologna 1972
- T. Bonavita, La pittura di Norma Mascellani, in Norma Mascellani, catalogo della mostra alla Pinacoteca di Roma, 4-21 novembre 1972, Arti grafiche Tamari, Bologna 1972 (leggi qui)
- I. C. Sesti, Norma Mascellani, in «Scena Illustrata», n. 3, marzo 1973 (leggi qui)
- F. Solmi, Incisioni di Norma Mascellani, catalogo della mostra allo Studio d’Arte Rolandino di Bologna, febbraio-marzo 1974
- S. Ceccarini, presentazione della mostra a cura della Galleria Dürer di Bologna, nel Salone dei Congressi di Castel San Pietro, 16 aprile - 5 maggio 1977 (leggi qui)
- C. Zavattini, testo introduttivo alla cartella di serigrafie di Norma Mascellani, Stamperia Flash, Bologna 1977 (leggi qui)
- Mascellani 1928-1982, catalogo della mostra alla Galleria del Vicolo Quartirolo di Bologna, 23 ottobre - 24 novembre 1982
- R. Battaglia, Norma Mascellani, una “donna pittrice”, in Mascellani 1928-1982, catalogo della mostra alla Galleria del Vicolo Quartirolo di Bologna, 23 ottobre - 24 novembre 1982 (leggi qui)
- F. Basile, presentazione della mostra alla Galleria d’Arte 56 di Bologna, dal 3 novembre 1984 (leggi qui)
- M. Pasquali, F. Solmi, Norma Mascellani, catalogo della mostra al Salone del Podestà del Comune di Bologna, 5-27 novembre 1985, Grafis Edizioni, Casalecchio di Reno 1985
- E. Riccomini, introduzione alla mostra al Salone del Podestà del Comune di Bologna, novembre 1985, Grafis Edizioni, Bologna 1985 (leggi qui)
- A. Baldi, Quando Morandi in cattedra si atteggiava a moralista… Maestri e allievi tra le due guerre. Norma Mascellani, mezzo secolo di pittura, in «La Repubblica», 8 gennaio 1985, Bologna (leggi qui)
- F. Solmi, Mascellani, Grafis Edizioni, Bologna 1987 (leggi qui)
- V. Sgarbi, in Mascellani, catalogo della mostra alla Galleria Forni di Bologna, 1-26 marzo 1992, pp. 7-9 (leggi qui)
- M. Pasquali, Frammenti di natura, in Mascellani, catalogo della mostra alla Galleria Engström di Stoccolma, dal 20 ottobre 1994 (leggi qui)
- F. Caroli, Mascellani. Le donazioni ai Comuni di Dozza, Grizzana Morandi e Pieve di Cento, in Donazione Mascellani, Pinacoteca Civica di Piave di Cento, Piave di Centro 1996, pp. 11-13 (leggi qui)
- D. Trento, Trenta dipinti di Norma Mascellani della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, testo pubblicato in occasione della mostra alla Biblioteca Villa Spada di Bologna, maggio 1996 (leggi qui)
- A. Baldi, N. Mascellani, Oltre il colore, Industrie grafiche Betagraf, Bologna 1997
- C. Spadoni, Mascellani. Opere recenti, catalogo della mostra alle Sale della Provincia di Bologna, 28 febbraio - 21 marzo 1998 (leggi qui)
- F. Basile, Norma, il colore dei novant’anni. La Mascellani sta per festeggiare il traguardo fra i ‘soggetti’ a lei cari. Fra i rari pittori bolognesi citati da Morandi, trae oggi ispirazione da fiori secchi, calici e bottiglie, in «Il Resto del Carlino», 10 novembre 1998, Bologna, p. 4 (leggi qui)
- Norma Mascellani. Ritratti 1931-2001, catalogo della mostra alla Galleria Giordani di Bologna, 2001
- E. Lanzi, Norma Mascellani. Nature morte, catalogo della mostra a Budrio, Grafiche Ruggiero, Bologna 2003
- A. Baldi, Donne che van sole. Norma Mascellani e le ‘altre’, Angelo Cappelli Editore, Bologna 2004 (leggi qui)
- F. Basile, Norma Mascellani. Il colore dei cent’anni, Minerva Edizioni, Argelato 2009
Norma Mascellani, settima di otto fratelli, nasce a Bologna nel 1909 da una famiglia modesta. Appassionata di pittura fin da piccola, dopo gli anni di studio al Liceo Artistico di Bologna, si iscrive all’Accademia di Belle Arti dove segue le lezioni di incisione di Giorgio Morandi, e quelle di pittura di Alfredo Protti, Augusto Majani e Ferruccio Giacomelli. Qui conosce anche i colleghi artisti Cleto Tomba, Luciano Minguzzi e Giorgio Giordani.
Degli anni in Accademia, in un’intervista rilasciata nel 1985, racconta la fatica di lavorare accanto a pittori agguerriti: «Sono stata ostacolata, perché donna, sin dall’inizio. I miei colleghi mi avrebbero bruciata, perché io, una donna, rubavo loro premi e borse di studio. Una donna in Accademia, a quei tempi, era uno scandalo; una donna brava, poi, intollerabile. Ero sola, in una classe di sei maschi, che mi facevano una guerra spietata e cercavano di mettermi in cattiva luce anche agli occhi degli insegnanti. Ai concorsi, invece, erano costretti a premiarmi perché, come racconta ancora oggi Giacomelli, io non partecipavo con un quadro, ma facevo una mostra personale, presentando diversi pezzi. I miei colleghi uomini sono stati terribili con me: allo scoperto allora, sotto sotto adesso, che ancora non mi perdonano il successo».
La sua carriera, infatti, è scandita da riconoscimenti e premi a livello nazionale e internazionale, primi tra questi la medaglia d’oro alla IV Esposizione Nazionale dell’Arte del Paesaggio di Bologna e il primo premio al concorso sul tema “Madre e del Fanciullo”, indetto dall’Associazione Nazionale Donne Artiste e Laureate, entrambi del 1934. L’anno successivo si diploma all’Accademia, vincendo il concorso Moj, premio riservato al miglior diplomando, e partecipa alla seconda Quadriennale di Roma.
Nel 1937 espone al Circolo della Stampa di Bologna con la sua prima personale, 40 dipinti, qualche disegno, pastelli e numerose incisioni, di cui l’artista scrive nel catalogo: «Raccogliere in una piccola Mostra i risultati delle mie più recenti esperienze pittoriche; riassumere oltre i limiti di un primo tirocinio formativo un periodo di intensa preparazione e di lavoro serio e meditato, non è per me ragione di orgoglio né risultato di presunzione, ma una precisa esigenza di rapporti e di confronti… Non dirò di avere programmi da salvaguardare né complessi problemi da risolvere… Ho la coscienza delle molte tappe che ancora restano da percorrere, ma ho altresì la percezione di quelle ormai sorpassate nel breve corso della mia pur tanto faticosa esperienza».
Nel 1940 partecipa alla XXII Biennale di Venezia con una delle sue prime poetiche interpretazioni dell’Isola di San Giorgio e due anni dopo la Galleria Bottega dei Vageri di Viareggio ospita 34 suoi dipinti: la mostra si tiene in concomitanza con la conferenza “Giorgio Morandi e i giovani” e in questa occasione la critica sottolinea il rapporto tra la giovane artista e il maestro bolognese e come Mascellani sia stata una delle sue allieve predilette.
Del maestro, la pittrice ha assorbito la capacità di dipingere il silenzio, ma andando oltre. Attraverso una peculiare delicatezza della mano, morbide atmosfere, luci perlacee, sublimi accordi tonali, Mascellani penetra la forma per trarne l’essenza, unita a una sorta di religiosità delle cose, sospese ma non immobili e inerti.
Quella di Norma Mascellani è una ricerca estremamente personale, tra il figurativo e il metafisico, una pittura «responsabile e premeditata», come la descrive il pittore Corrado Corazza nel 1952. L’artista possiede il dono della sensibilità cromatica, della cura e dalla delicatezza dello sguardo. I suoi dipinti raccontano la poesia semplice delle cose, la quotidianità che sa di casa e famiglia, l’essenza del reale priva di superficialità. La sua è «una pittura di sogno e di ricordi».
«Sono quasi diafane, vaporose, come sospese sulla soglia estrema della loro riconoscibilità di oggetti familiari. Di una sostanza che sembra alleggerita d’ogni peso, volume, consistenza plastica. Per desiderio di luce, si direbbe, come se la materia tendesse a sublimarsi nella luce ed in essa riscattare la sua fisicità opaca, la sua precarietà». Con queste parole lo storico dell’arte Carlo Spadoni descrive nel 1998 le nature morte di Mascellani, e continua: «È un nuovo approdo per Norma Mascellani, quello forse più arduo, certo il più elegiaco fra quanti ha toccato nelle molte stagioni della sua pittura. E magari lei si chiede, con felice ansia, fin dove possa spingersi in questo suo solitario, sommesso colloquio con pochi, semplici oggetti. E in essi, nella consuetudine di uno sguardo che penetra, si direbbe fin quasi a perdervisi, la loro spoglia evidenza, forse ricerca, per quanto possibile, l’essenzialità di un’immagine sciolta da ogni indugio retorico. Ma s’intende che queste immagini, così vicine e come sospese in una trepidante attesa, sono al tempo stesso figure della memoria e dei rimandi».
Il figlio la descrive come una «donna minuta quanto piena di grinta e di entusiasmo, una donna forte che ha saputo affrontare con successo le difficoltà e la malizia maschile di quanti, nei primi decenni del ‘900, consideravano la pittura una “cosa per soli uomini”».
Norma Mascellani si è spenta a Bologna nel 2009.
Si consiglia di consultare il sito dell’artista, per una biografia e una bibliografia critica, completa e aggiornata.