Ambito di attività: Bologna prima metà XVIII secolo
Qualifica: Incisora
Periodo: XVII a XIX secolo
S. P. Zanotti, Storia dell'Accademia Clementina di Bologna, Bologna 1739, voll.II, p. 333
G. Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi, Bologna 1781
G. Gandellini, Memorie Historiche degli intagliatori, Siena 1771 e Siena 1808-1816, ad vocem
M. Oretti, Notizie de’ Professori del Dissegno cioè Pittori, Scultori ed Architetti bolognesi e de’ forestieri di sua scuola, 1760-1780, ms. B 130, 446, Bologna, Biblioteca Comunale dell’ Archiginnasio
U. Thieme - F. Becker, Allgemeines Lexicon der bildenden Kunstler von der Antike bis zur Gegenwart, Leipzig 1929, vol. XXIII, p.506
Dizionario enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani, dal XI al XX secolo, Torino 1972, vol. VII, p. 83
E. Gottarelli, I viaggi della Madonna di San Luca, Bologna 1976
R. Giordano, Le artiste bolognesi del XVIII secolo, in "Il Carrobbio", Anno XVIII, 1992, pp.202-203
M. Cavazza, voce Macchiavelli, Alessandro, in Dizionario Biografico degli Italiani, 67, 2006
Disegnatrice e incisora, figlia del pittore Giovanni Antonio Macchiavelli e sorella del giureconsulto Alessandro (1693- 1766), il quale si adoperò nel dare lustro alla propria schiatta ed a sottolineare i meriti della sorella artista, rivelandosi paradossalmente controproducente per la fortuna critica di quest'ultima. Il Fantuzzi obietta infatti sull'opportunità di avere iscritto la Macchiavelli, come fosse una delle importanti artiste del secolo, fra le accademiche d'onore della Clementina, e molti dubbi riguardano anche le opere letterarie attribuite dal generoso fratello all'artista, come l'opuscolo per la cura della peste datato 1721. Di dubbio in dubbio, gli studiosi sono giunti persino a confutare alla Macchiavelli la responsabilità nell'esecuzione delle incisioni pervenuteci che portano la sua firma, come la stampa del "viaggio" della Madonna di San Luca - che, come ha notato la Giordano, porta la stessa data del citato opuscolo sulla peste, e ad esso è evidentemente collegato anche dalle immagini riprodotte sullo sfondo, con San Rocco e il trasporto degli appestati -, Il Beato Nicolò Pepoli che risana un cieco, o il ritratto di Giacomo Boncompagni. Sono opere da attribuire alla stessa mano e debitrici allo stile di Lodovico Mattioli, maestro della Macchiavelli secondo quanto riportano le fonti. L’incisione con S. Caterina Vigri, che fu canonizzata nel 1712, conferma la necessità di avanzare sensibilmente la cronologia per Elisabetta Macchiavelli, che è stata considerata dalla critica attiva tra il 1630 e il 1670 circa. Elisabetta Macchiavelli è anche riportata come autrice di “imprese, vignette a bulino” nonché dell’ “Impresa degli Acad. Sublimi” nel Catalogo Mantelli delle Incisioni della Raccolta Ortalli e del Fondo Parmense, Parma, Biblioteca Palatina.
M. Oretti, Notizie de’ Professori del Dissegno cioè Pittori, Scultori ed Architetti bolognesi e de’ forestieri di sua scuola, 1760-1780, ms. B 130, 446, Bologna, Biblioteca Comunale dell’ Archiginnasio:
“Elisabetta Macchiavelli
Sorella del Dott. Alessandro e donna che disegnava a penna assai pulitamente, come io ho veduto, e nella stessa guisa ha anche intagliato alcuni rami, e a far questo le fu maestro Lodovico Mattioli. Così riferisce il Zanotti nelle Vite de' Pittori nella parte seconda al fol.333, la descrive tra gli Accademici Clementini d'onore.
Il Sig; Gio Gori Gandellini nelle Notizie Istoriche degli Intagliatori.
Intagliò in rame il ritratto del Cardinale Giacomo Boncompagni. Vedesi di sua mano un rame con il B.o Niccolò Pepoli Francescano che illumina un cieco, è un foglio grande. Intagliò li rami che sono nel Libro dell'Innocenza custodita nel seno del Mondo, Orazione Panegirica in lode del Glorioso Patriarca San Filippo Neri, stampata da Gio. Antonio Sassi, l'anno 1709 in Bologna. Cioè il frontespizio con uno scudo sostenuto da due puttini nel mezzo vi è il sole cadente, e sopra il motto Cadunt de montibus umbre i Sublimi; sotto in un cartello il medesimo sole e l'Iride, sotto l'arma Salani e ci si legge il motto Mille trahit, il Riflessivo Joannes Andreas Salani Princeps. Elisabetta Macchiavelli f.
Il B.o Niccolò Pepoli che risana un cieco infermo con un ornamento di fiori in un foglio.
Un S. Filippo Neri in quarto di foglio
Un rame per un viaggio della Madonna di S.Luca per un Conte Grassi (?)
Il Dott. Alessandro Macchiavelli suo fratello ne parla di lei in una Orazione in lode della Pittura stampa della Volpe f.39
Intagliò il ritratto del cardinale Giacomo Boncompagni in quarto di folio”
Viaggio della Madonna di San Luca, incisione su rame (E.Gottarelli 1976)
Beato servo di Dio Nicolò Albergati da Bologna, incisione su rame, Bologna, Gabinetto dei disegni e delle stampe della Biblioteca dell'Archiginnasio, Raccolta di stampe di autori vari, ( XIX, 11)
Ritratto di Giacomo Boncompagni, incisione su rame, firmato Elisabetta Macchiavelli f., Bologna, Gabinetto dei disegni e delle stampe della Biblioteca dell'Archiginnasio, Cartelle Gozzadini, (XVI, 10b-3)
Allegoria del tramonto, acquaforte; bulino, firmata Elisabetta Macchiavelli f., Monza, Musei Civici di Monza
S. Caterina Vigri da Bologna, firmata Elisabetta Macchiavelli f., acquaforte, Bologna, Collezioni Genus Bononiae
San Filippo Neri in quarto di foglio, incisione su rame
Viaggio della Madonna di San Luca per un Conte Graffi (?), incisione su rame
All'interno del Libro dell'Innocenza custodita nel seno del Mondo, Orazione Panegirica in lode del Glorioso Patriarca San Filippo Neri, stampata da Gio. Antonio Sassi, l'anno 1709 in Bologna, incisioni su rame, ovvero:
il frontespizio con uno scudo sostenuto da due puttini nel mezzo vi è il sole cadente, e sopra il motto Cadunt de montibus
umbre i Sublimi;
sotto in un cartello il medesimo sole e l'Iride:
sotto l'arma Salani e ci si legge il motto Mille trahit, il Riflessivo Joannes Andreas Salani Princeps.
Firmato: Elisabetta Macchiavelli f.
(Oretti)