Proclamazione vincitrici
11 novembre 2013 alle ore 15:00
Bologna, Residenza Provinciale, Sala del Consiglio in Via Zamboni 13
Michela Cimbalo e Iara Meloni sono le vincitrici ex-aequo dell'ottava edizione del Premio Diana Sabbi.
Sono state premiate in occasione del Consiglio provinciale di lunedì 11 novembre, alla presenza del Presidente del Consiglio provinciale Stefano Caliandro della Presidente provinciale Beatrice Draghetti, dell'assessore Montera, di William Michelini, Presidente di ANPI-Bologna, di Dianella Gagliani per l'Università di Bologna, dei soci e membri di ANPI e del Comitato per la lotta della resistenza e della lotta di liberazione di Bologna, dei parenti di Diana Sabbi.
Il premio dedicato alla memoria di Diana Sabbi per la miglior tesi di laurea sulla storia delle donne, dei movimenti, delle resistenze e dei modelli femminili in età contemporanea, con particolare riferimento al periodo della seconda guerra mondiale e della Resistenza.
Quest'anno il contributo di € 1.000 relativo al premio è stato erogato dal Comitato Provinciale della Resistenza e della Lotta di Liberazione di Bologna.
Le tesi vincitrici sono state prescelte per le seguenti motivazioni:
MICHELA CIMBALO, Mujeres Libres 1936-1939. Un percorso tra lotta di classe e coscienza di genere, Università di Napoli
Con una forte motivazione conoscitiva e con un’ampia ricerca delle fonti Michela Cimbalo ha preso in esame l’esperienza spagnola di Mujeres Libres cogliendone la specificità sia attraverso l’omonima rivista, sia attraverso le attività, sia attraverso gli interventi delle fondatrici. Ne ha colto anche il modificarsi dagli avvii, nella primavera del 1936, agli sviluppi della guerra civile e delle decisioni governative sulla conduzione della guerra. Ciò che contraddistingue Mujeres Libres è il tentativo di costruire una organizzazione femminile, certamente legata al movimento operaio nel suo versante anarchico, ma comunque autonoma e indipendente al fine di promuovere le capacità, l’istruzione, la formazione professionale e la consapevolezza delle donne tali da poter consentir loro di uscire dall’ombra e di partecipare a pieno titolo sia alla lotta antifascista sia alla vita sociale e politica nel suo complesso.
Si tratta di un lavoro maturo, intelligente, accurato, ben strutturato e articolato.
IARA MELONI, La Resistenza delle donne in provincia di Piacenza: testimonianze e trasmissione della memoria, Università di Bologna
La tesi si segnala per l’alta tensione conoscitiva e per l’ampio scavo sulle fonti – scritte e orali – al fine di colmare il vuoto storiografico relativo alla Resistenza delle donne in provincia di Piacenza. La ricostruzione del contesto insieme all’analisi delle molte storie di vita delle donne intervistate fa emergere un quadro articolato di presenze e di compiti svolti e ci restituisce una Resistenza più concreta e più umana. Una parte importante è dedicata al tema della trasmissione della memoria della Resistenza che rappresenta anch’essa un contributo di grande valore.
Si tratta di un lavoro rigoroso, intelligente e accurato nonché di grande maturità e sensibilità.
Il premio
Ricordiamo che il Premio è stato istituito nel 2005 dalla Provincia di Bologna, in collaborazione con Alma Mater Studiorum-Università di Bologna e ANPI-Bologna, per evidenziare il forte radicamento dei valori della Resistenza e far emergere una parte della storia, ancora poco conosciuta, che riguarda la partecipazione e il ruolo delle donne nelle vicende che caratterizzarono la lotta di Liberazione, aprendo la strada alla storia democratica del Paese. È stato dedicato alla memoria di Diana Sabbi, scomparsa nel febbraio 2005, medaglia d’argento al valor militare per la sua attività durante la Resistenza.
Il premio, riservato a tutte/i le/i cittadine/i italiane/i laureate/i nelle Università del nostro Paese, rivolge il proprio interesse ad uno spettro più ampio di studi: intende premiare la migliore tesi di laurea sulla storia delle donne, dei movimenti, delle resistenze e dei modelli femminili in età contemporanea, con particolare riferimento al periodo della seconda guerra mondiale e della Resistenza.
Per questa VIII edizione del Premio (anno 2013) si procederà alla premiazione delle vincitrici, invitando anche i giornalisti, durante la seduta di Consiglio dell'11 novembre 2013
Le tesi in gara nel 2013
Quest’anno le domande di partecipazione al bando pervenute sono state 6, relative a tesi discusse in diversi atenei italiani:
Cimbalo Michela, Mujeres Libres 1936-1939. Un percorso tra lotta di classe e coscienza di genere, tesi di laurea in Storia di genere, Università di Napoli, a.a. 2011/2012, relatore Prof. Laura Guidi
Crociati Petra, Violenza di genere e femicidio. Una riflessione sulla centralità del paradigma diritti umani, tesi di laurea in scienze politiche. Istituzioni politiche dei diritti umani e della pace, Università di Padova. a.a. 2011/2012, relatore Prof. Paola Degani
Mazzotti Romina, L’impresa delle donne. L’Omsa di Faenza (1941-1975), tesi di laurea in Economia, Università di Modena e Reggio, a.a. 2011/2012, relatore prof. Andrea Giuntini
Meloni Iara, La Resistenza delle donne in provincia di Piacenza: testimonianze e trasmissione della memoria, Tesi in scienze storiche. Generi e culture di guerra e di pace, Università di Bologna, a.a. 2011/2012, relatore prof. Dianella Gagliani
Ruffato Serena, L’Unione donne italiane a Padova negli anni 1945-1955, tesi di laurea in scienze storiche, Università di Padova, a.a. 2012/2013, relatore proff. Enrico Francia e Giulia Albanese
Sannia Deborah, Pratiche e parole del femminismo bolognese, tesi di laurea in scienze storiche. Storia delle donne e delle identità di genere, Università di Bologna, a.a. 2011/2012, relatore prof. Cesarina Casanova