Visita guidata
4 settembre 2012
ore 21:00
Bologna- Piazza Galvani
La cultura della Dea madre nasce agli albori della storia e Bologna ha la sua Dea Bona, che donò il nome alla città. Tante sono le tracce che ha lasciato nelle nostre vie… I Portici, attributo di Venere, dea dell’amore e dell’accoglienza. Le Torri su base di selenite, da Selene la Luna ispiratrice notturna di sogni e fremiti. L’altro volto, quello terrifico della luna, divenne quello della temuta strega. La persecuzione da parte dell’Inquisizione dilagò ovunque. Erano le reiette della società, in grado di fare incantamenti e di portare ovunque dissidi. Tutto ciò appare in libri neri che raccontano storie, ma anche altri testi in cui appaiono invece ricette e medicamenti che sottolineavano come queste donne fossero esperte erboriste. E ancora storie di femminile e sacralità nascoste tra le pietre della città… da donne del popolino a donne artista, o tali da influenzare i più grandi geni del passato... Senza dimenticare un antico culto, quello delle Madonne Nere, che derivava direttamente dall’arcana sapienza egizia. Iside, che divenne Maria, a Bologna ebbe un suo ninfeo… e dall’alto delle colline un’altra di queste icone protegge ancora la nostra città!