In occasione dell'avvio del nuovo ciclo di incontri "Il Genio della Donna", è stata presentata a palazzo Malvezzi l'attività del “Centro di documentazione per la storia delle donne artiste in Europa”, che ha sede in via della Rondine, presso l'Archivio Storico della Città metropolitana.
Accanto all'attività di ricerca e di studio del fenomeno della donna artista in Europa, il “Centro di documentazione” promuove un'attività di divulgazione - anche attraverso le conferenze de "Il Genio della Donna" - volta a diffondere la conoscenza delle novità emerse in questo ambito all'interno di un panorama non solo europeo.
Il “Centro di documentazione” raccoglie voci bio-bibliografiche, elaborate con criteri scientifici, di pittrici, scultrici, incisore, ricamatrici, miniaturiste, artiste operanti nell'arco cronologico compreso fra il Medioevo e il Novecento.
Diretto da Vera Fortunati, il Centro si avvale della collaborazione del Dipartimento delle Arti dell'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna grazie alla partecipazione all'attività di ricerca di Irene Graziani.
Tra gli obiettivi del progetto, l’aggiornamento e l’implementazione delle schede biografiche delle artiste sulla base della più recente bibliografia critica specifica e la realizzazione di una banca dati online progettata dalla Città metropolitana.
Fra le iniziative promosse dal “Centro di documentazione” vi è anche l'attività didattica svolta nelle scuole secondarie di secondo grado.
Quest’anno, all'interno del progetto “Le donne artiste” del Liceo Artistico F. Arcangeli di Bologna, si terranno tre conferenze (in presenza e online), tenute dalla prof.ssa Vera Fortunati e dal gruppo di ricercatrici del Centro di documentazione sulla storia delle donne artiste - Città metropolitana di Bologna. Il calendario prevede: giovedì 2 marzo incontro dal titolo “Le donne artiste nel Cinquecento”, sabato 11 marzo si parlerà di “Le donne artiste tra Seicento e Settecento”, infine, mercoledì 15 marzo conferenza su “Le donne artiste tra Ottocento e Novecento”.
L'edizione 2023 de "Il Genio della Donna", a cura di Vera Fortunati e Irene Graziani, si apre lunedì 27 febbraio alle 17.30 a palazzo Malvezzi, con la conferenza di Valentina Pozzi "Maria van Oosterwijck, pittrice olandese di nature morte". Seguiranno: lunedì 6 marzo la giornalista Nicoletta Barberini Mengoli intervista Raffaella Pannuti, presidente della Fondazione ANT ITALIA ONLUS, su "L’arte, medicina per prendersi cura della salute".
Lunedì 20 marzo Simona Trifogli con "Properzia de’ Rossi: piccoli noccioli, grandi valori"; lunedì 17 aprile Alessandro Serrani “Volger non puomi al consueto lume”: sulla figura della pittrice e poetessa Giulia Lama; lunedì 8 maggio Chiara Nicolini "Illustratrici della Divina Commedia dai primi dell’Ottocento a oggi", infine, lunedì 15 maggio Consuelo Lollobrigida terrà una conferenza su "Virginia da Vezzo, una pittrice tra Roma e Parigi. Verso un primo catalogo ragionato".
“Centro di documentazione per la storia delle donne artiste in Europa”
Il “Centro di documentazione” è l’esito di una lunga attività di ricerca, promossa dapprima dall'Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Bologna e ora dalla Città metropolitana, allo scopo di valorizzare l’identità storica femminile.
Dal 1994 diversi progetti sostenuti dalla Provincia di Bologna e dalla Città metropolitana hanno infatti avuto per tema il “fenomeno” della donna artista: una prima mostra monografica su Lavinia Fontana, organizzata al Museo Archeologico di Bologna (1994), cui ha fatto seguito una seconda mostra presso il National Museum of Women in the Arts di Washington (1998), entrambe curate da Vera Fortunati; l’edizione critica degli scritti di Caterina Vigri, patrona dell’Accademia Clementina di Bologna per la sua attività di miniatrice; la pubblicazione di un volume sulla creatività artistica nei monasteri femminili (2002). Il lavoro promosso dal Centro di documentazione delle donne artiste è proseguito, poi, con la pubblicazione delle monografie di Ginevra Cantofoli (a cura di Massimo Pulini, 2006) e di Properzia De Rossi (a cura di Vera Fortunati e Irene Graziani, 2008).
Le testimonianze storiche reperite via via nel corso di questi studi hanno sollecitato la necessità di procedere a una raccolta sistematica. Si è dato così avvio alla fondazione di un “Centro di documentazione”, nell’intento di realizzare un primo censimento di tutte le donne artiste documentate dalla bibliografia esistente e dal materiale reperito attraverso ricerche d’archivio.
L'operazione di censimento è stata costruita in molteplici tranches, partendo da una mappatura compiuta sul territorio di Bologna. Dal Medioevo al Novecento il ruolo femminile a Bologna è significativo sia nel campo delle arti figurative che in quelli della letteratura e delle scienze, anche per la specificità del contesto storico cittadino dove la presenza dello Studium (Università) è promotrice di valori alti femminili nella cultura. Alla fama della donna “dotta” ha contribuito in special modo la storiografia artistica, giunta al punto da annoverare una tale massiccia presenza di artiste attive a Bologna da distendere sulla città un alone leggendario.
Dal Medioevo all’Unità d’Italia le figure segnalate dalle fonti sono 149, alcune delle quali particolarmente significative, come Lavinia Fontana ed Elisabetta Sirani.
Dal 2019 il progetto ha trovato nuovo vigore grazie al sostegno della Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, che ha permesso di rivitalizzare l’attività gli studio, ricerca e divulgazione.