Torna il Festival La Violenza Illustrata, giunto alla XVII edizione. Anche quest’anno il Festival aderisce alla campagna delle Nazioni Unite “Sedici giorni di attivismo contro la violenza di genere”, giunta alla trentunesima edizione. Lanciata per la prima volta nel 1991 dall’Istituto per la Leadership Mondiale delle donne e in seguito adottata da UNWomen, la campagna costituisce la cornice internazionale all’interno della quale si inserisce il Festival. La grafica del Festival di quest’anno è stata realizzata dall’illustratrice bolognese Sara Garagnani, autrice dell’opera originale che rappresenta il titolo del Festival.
Sono 73 gli eventi in programma tra presentazioni di libri, mostre, seminari, spettacoli, musica, film e tanto altro, per creare spazi di discussione e approfondimento dove discutere di violenza contro le donne ed elaborare strategie comuni. Una celebrazione della forza espansiva del femminismo, che in opposizione alla chiusura e alla difesa violenta dei confini quest’anno prende il titolo di “Sconfinate”. Patria e famiglia sono appelli differenti che evidenziano la stessa matrice originaria: tracciare confini attraverso la violenza maschile contro le donne. A questa violenza, la Casa delle donne risponde facendosi testimone dell’attitudine femminile e femminista a sconfinare, a deludere l’aspettativa della società patriarcale e a rivendicare i diritti di autodeterminazione e libera scelta. Sconfinare per le donne significa anche lasciare le proprie terre perché segnate da guerra, povertà, violenza e morte.
"Il Festival La Violenza Illustrata è una delle eccellenze di Bologna, che ci invita a guardare alla violenza, non semplicemente a vedere, ma a riconoscere un fenomeno che è molto presente nelle nostre società e che abbiamo bisogno guadare con attenzione per costruire risposte adeguate - commenta Simona Lembi, responsabile del Piano per l'uguaglianza di genere della Città metropolitana - È un Festival che fa cultura, perché dà nuovo significato a cose che esistono da sempre e si propone di cambiare la società a partire dal cambiamento della percezione che le persone hanno del fenomeno della violenza. Il titolo scelto per questa edizione esplicita la questione dei confini entro cui si vogliono rinchiudere le donne. Sconfinate è un auspicio, ma anche un impegno, il Festival ci porta in territori immensi e vasti, privi di confine, per far comprendere che le donne possono tutto".
Anche il calendario degli eventi si fa testimone di questa attitudine a sconfinare, con un ricco programma di eventi – già in corso – che anticipano l’inaugurazione ufficiale del Festival e l’organizzazione di iniziative in tutta l'area bolognese.
L’inaugurazione ufficiale del Festival sarà il 25 novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, con un cartellone di oltre 10 eventi nell’arco della giornata tra cui l’inaugurazione della mostra I muri parlano in Piazza Galvani, la performance artistica Domestic(h)ated di graziosaegarbata presso la Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio e il monologo teatrale Ogni donna tratto da I monologhi della vagina di Eve Ensler, prodotto dal Teatro dell’Argine e a cura del Comune di Monte San Pietro e molto altro. Sabato 26 novembre la programmazione del Festival proseguirà con eventi sul territorio bolognese, ma anche con la partecipazione alla manifestazione nazionale contro la violenza di genere organizzata da Non Una Di Meno a Roma.
Il programma completo sul sito web del festival https://festivallaviolenzaillustrata.it/ Festival della Violenza illustrata è una delle eccellenze di Bologna. È un festival che ha come obiettivo quello di invitare a guardare alla violenza, non a vedere superficialmente ma a vedere con attenzione a un fenomeno che è molto presente nelle nostre società e che abbiamo bisogno di riconoscere per costruire risposte adeguate.