In un anno ancora segnato dalla pandemia e dalle ricadute diseguali su uomini e donne della crisi economica, le iniziative in occasione della Giornata internazionale della donna mettono al centro le questioni del lavoro delle donne, sia produttivo che di cura, della sua distribuzione ineguale, del divario salariale e la necessità di guardare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in un’ottica di genere e di riduzione delle disuguaglianze economiche tra uomini e donne.
A questi temi è dedicata la seduta solenne e congiunta del Consiglio comunale e metropolitano che si terrà in videoconferenza lunedì 7 marzo alle 13 e sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube del Comune di Bologna. Dopo l’introduzione della presidente del Consiglio comunale Maria Caterina Manca, interverranno Maria Cecilia Guerra, Sottosegretaria Ministero dell’Economia e delle Finanze e Romina Mura, Presidente della XI Commissione parlamentare (Lavoro pubblico e privato). Le conclusioni sono affidate al Sindaco Matteo Lepore.
Mercoledì 9 marzo alle 14.30, la commissione “Parità e pari opportunità” del Comune di Bologna organizza un’udienza conoscitiva sul Piano per l’uguaglianza della Città metropolitana di Bologna, “per conoscerne la struttura, i percorsi e gli obiettivi principali che riguardano le politiche e la cultura di pari opportunità, di parità, della valorizzazione delle differenze di genere e della promozione dell’uguaglianza, del contrasto alla violenza di genere, e contro ogni discriminazione di genere, in una prospettiva intersezionale”. La commissione è trasmessa online sul canale Youtube del Comune di Bologna.
Il percorso per la costruzione del Piano per l’Uguaglianza sarà inoltre presentato ufficialmente in Consiglio metropolitano dal sindaco Matteo Lepore, mercoledì 9 marzo dalle ore 16. Il consiglio è visibile online sul portale della Città metropolitana.
Sono un centinaio gli appuntamenti organizzati nei comuni della città metropolitana tra mostre, spettacoli, proiezioni, presentazioni di libri, iniziative educative e di sensibilizzazione, raccolti in un cartellone online su sito Pari opportunità.
Piano per l'Uguaglianza della Città metropolitana di Bologna
Il Piano per l’Uguaglianza metropolitano nasce per contrastare le disuguaglianze di questo tempo: nel 2020 il 60% dei posti di lavoro persi, in Emilia-Romagna, erano precedentemente occupati da donne (rilevazione ISTAT), anche nel nostro contesto sono prevalentemente le madri a dimettersi dal lavoro pagato nei primi tre anni di vita dei figli (rilevazione dell’ispettorato del Lavoro), infine l’Italia è il Paese con l’indice di occupazione più basso per le giovani donne tra i 24 e i 29 anni.
Per quanto riguarda le retribuzioni da lavoro pagato, la media annua percepita delle lavoratrici dipendenti dell’area metropolitana bolognese è inferiore di 8.930 euro rispetto a quella dei colleghi uomini. Il tasso di occupazione femminile è del 66,2% contro il 76,9% degli uomini, ma maggiore rispetto al dato italiano che si ferma al 49%. Il tasso di disoccupazione femminile è del 4,8%, contro quello maschile che si ferma al 3,9%, inferiore comunque al dato nazionale che si attesta al 10,2%.
Dall’indagine sulla qualità della vita nel 2021 svolta dagli Uffici di Statistica del Comune e della Città metropolitana di Bologna emerge inoltre che le giovani dai 18 ai 34 anni che dichiarano di arrivare a fine mese con difficoltà sono il 28% (+1% rispetto a quanto dichiarano gli uomini), dato che aumenta al 32% se si considera il solo comune capoluogo (+14% rispetto agli uomini). Le giovani che vedono la propria situazione economica peggiorata rispetto allo scorso anno sono il 25% (+8% rispetto agli uomini), dato in linea con quello del comune capoluogo dove sono il 26% (+9% rispetto agli uomini).
L’83% delle donne dell’area metropolitana sono abbastanza soddisfatte del proprio lavoro, così come gli uomini. Differenze invece emergono se si considera solo il Comune capoluogo dove è soddisfatto il 77% delle donne contro l’84% degli uomini. Il 72% delle donne dell’area metropolitana sono soddisfatte del proprio stipendio (gli uomini sono al 77%), mentre nel comune capoluogo sono solo il 62% (75% gli uomini).
Per questo risulta fondamentale costruire un Piano, ovvero un insieme di azioni concrete e sistemiche, un’azione trasversale che coinvolga tutti i settori della Politica, ma anche tutta l’Area metropolitana.