Gisella di Baviera

Varianti del nome: Gisela von Bayern, Gisella d'Ungheria


Data di nascita
: 985 ca.


Data di morte
: 1060


Ambito di attività
: 1031


Qualifica
: Committente - Ricamatrice


Periodo
: Antichità e Medioevo

 
 
Bibliografia
  • Fr. Bock, Gesch. der liturg. Gewander, 1856 ff. I, 162
  • ders. in Mitteil. der K. K. Central-Comm., II (1857), 146, IV (1859), 257
  • Schnaase, Kunstgesch., Ausg. 1871, IV, 633 ff.
  • B. Czobor, A Magyar Koron. Jelvények, 1896
  • des. in Histor. Denkm. Ungarns, 1901, I, 51 ff. (con tvv. VII-VIII) u. p. 70
  • W. M. Schmid, Das Grab der Kon. Gisela v. Ungarn, Munchen 1912
  • Kunstdenkm. v. Bayern, IV, 3 (1919), p. 249 ff. (mit Abb.)
  • Voce, in Allgemeines Lexicon der Bildenden Kunstler von der Antike bis zur Gegenwart, vol. XIV, a cura di U. Thieme- F. Becker, Leipzig 1921, p. 1149
  • E. Pàsztor, Voce, in Bibliotheca Sanctorum, vol. VI, Roma 1965, pp. 121-122
  • P. Lasko, Ars Sacra, 800-1200, in “Pelican History of Art”, Hamondsworth 1972, pp. 55, 137
  • A. Weyl Carr, Women as Artists in the Middle Ages, in “The Feminist Art Journal”, V, n. 1, primavera 1976, pp. 5-9, 26
  • A. Sutherland Harris, in Le grandi pittrici: 1550-1950, catalogo della mostra a cura di A. Sutherland Harris- L. Nocklin, Milano 1979, pp. 15-42, in particolare p. 18, nota 20
  • M.T. Gigliozzi, voce in Enciclopedia dell'Arte Medievale, Treccani 1995
 
Biografia

Ricamatrice, figlia di Enrico II di Baviera e di Gisella di Borgogna, sorella dell’imperatore Enrico II; sposò, alla fine del 996 o all’inizio del 997, Stefano il santo, primo re d’Ungheria. Morì intorno al 1060.
Nel 1031 insieme al marito Stefano dona all'abbazia reale di Székesfehérvár, probabilmente contribuendo anche come ricamatrice alla sua realizzazione, una casula porpora ricamata in oro, oggi conservata presso il Magyar Nemzeti Múzeum di Budapest. La casula, che sarà modificata e trasformata in mantello per diventare l’abito dell’incoronazione dei re d’Ungheria, reca un'iscrizione dove compare il nome di Gisela (“(...) a Stefano Rege et Gisla Regina casula hec operata er data ecclesiae Sanctae Mariae sitae in civitate Alba”. Stilisticamente è vicina al mantello di Cunegonda a Bamberga e alle contemporanee produzioni bizantine.
Lasko (1972, pp. 55, 137) cita Gisella solo come committente. Come tale, nel 1006 dona per la tomba della madre, sita nell'abbazia di Niedermünster di Ratisbona, una croce ricoperta d'oro e smalti oggi a Monaco, Schatzkammer der Residenz. Rimasta vedova e privata dei suoi beni dal successore di Stefano, Pietro Orseolo, nel 1045 lasciò l’Ungheria e si ritirò nel monastero benedettino di Niedernburg presso Passau, del quale diventò badessa.
Non ebbe mai un culto ufficiale, benché nei martirologi dell’Ordine benedettino figuri come beata il 7 maggio.

 
 
Opere attualmente reperibili

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