Garzoni Giovanna

Luogo di nascita: Ascoli Piceno


Data di nascita: 1600


Luogo di morte: Roma


Data di morte: 1670

 

Ambito di attività: Venezia, Torino, Firenze, Roma


Qualifica: Pittrice di miniature

 

Periodo: XVII a XIX secolo

 

 
 
Bibliografia

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Pellegrino Antonio Orlandi, Abecedario pittorico ... in questa edizione corretto e notabilmente di nuove Notizie accresciuto da Pietro Guarienti..., Venezia 1753, p. 241
Luigi Lanzi, Storia pittorica della Italia dal risorgimento delle belle arti fin presso al fine del XVIII secolo, a cura di Martino Capucci, I, Firenze 1968, p. 388
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Gli Incanti dell’Iride. Giovanna Garzoni pittrice nel Seicento, catalogo della mostra a cura di Gerardo Casale, San Severino Marche (MC) 1996
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P. Roccasecca, Il ruolo della teoria düreriana nella formazione degli artisti nell’Accademia del Disegno di Roma, in Dürer, l’Italia e l’Europa, 2011, pp. 88-97
M. M. Simari, Pergamene fiorite: pitture di fiori dalle collezioni medicee, catalogo mostra Villa Medicea di Poggio a Caiano, 2014
De dames van de barok: vrouwelijke schilders in het Italie van de 16de en 17de eeuw, Gent, Museum voor Schone Kunsten Gent, 2018
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E. Fumagalli, Giovanna Garzoni davanti a Raffaello, in „Paragone“, 70, terza serie, no. 147 (835), settembre 2019, pp. 45-50, tavv. 32-33
„La grandezza dell‘universo“ nell‘arte di Giovanna Garzoni, catalogo mostra a cura di S. Barker, , Firenze, Galleria Palatina, 2020

 
Biografia

Giovanna nasce nel 1600 da una famiglia di origini veneziane trasferitasi ad Ascoli Piceno. La madre, Isabetta Gaia, è figlia di un orafo e lo zio Pietro Gaia è pittore della scuola di Palma il Giovane. La prima attività della pittrice è legata alla città lagunare, dove per la chiesa dell’Ospedale degli Incurabili esegue un Sant’Andrea (Venezia, Gallerie dell’Accademia). A Venezia Giovanna frequenta la scuola di calligrafia di Giacomo Rogni e compone il Libro de’ caratteri cancellereschi corsivi (Roma, Accademia di San Luca, Biblioteca Sarti). Alla fine del 1622 sposa il pittore veneziano Tiberio Tinelli, specialista del ritratto. A causa del voto di castità espresso dalla Garzoni, il matrimonio è però annullato nel 1624. Nel 1630 lascia Venezia in compagnia del fratello Mattio. Dal 1630 al 1631 è documentata a Napoli, dove è al servizio del Duca di Alcalà, viceré spagnolo. Da Napoli scrive diverse lettere a Cassiano dal Pozzo, che forse ha incontrato durante un soggiorno a Roma. Qui la pittrice si trasferisce nel 1631, per poi passare alla corte di Torino (1632) su invito di Cristina di Francia. Il soggiorno torinese si conclude nel 1637, alla morte del duca di Savoia Vittorio Amedeo. A Torino oltre alla produzione ritrattistica Giovanna si avvicina alla natura morta. Agli inizi del 1640 la Garzoni è a Parigi. Da qui l’ambasciatore mediceo, Ferdinando de’ Bardi, la raccomanda alla corte granducale. Dopo un soggiorno a Roma (1642), la pittrice si trasferisce a Firenze, dove lavora a corte per il granduca Ferdinando II, la granduchessa vittoria della Rovere, il cardinal Giovan Carlo e suo fratello don Leopoldo. Esegue copie da maestri italiani, ritratti, pergamene con nature morte. La collaborazione per la corte fiorentina prosegue anche dopo il 1651, quando la pittrice si sposta nuovamente a Roma. Qui partecipa alle riunioni dell’Accademia di San Luca, alla quale si lega anche con il suo testamento del 1666, lasciato all’accademia gran parte dei suoi beni e chiedendo di essere sepolta nella chiesa dei SS. Martina e Luca. Muore a Roma nel 1670. Seguendo il suo desiderio, la sua tomba sarà eretta nella chiesa dell’Accademia, ma soltanto nel 1698. Giuseppe Ghezzi eseguirà il ritratto pittorico da collocare sul monumento.

 
 
Opere attualmente reperibili

(da Casale 1996)
VENEZIA
Gallerie dell’Accademia
Sant’Andrea

ROMA
Accademia Nazionale di San Luca
Decorazione della lettera “G”, tempera su carta e inchiostro
Libro di miniature e disegni

TORINO
Palazzo Reale
Ritratto di Emanuele Filiberto, duca di Savoia, tempera su pergamena, firmato
Ritratto di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, tempera su pergamena, firmato

FIRENZE
Galleria degli Uffizi e Gabinetto Disegni e Stampe
Ritratto di leopoldo de’ Medici, tempera su pergamena
Pianta di giacinto con quattro ciliegie, una lucertola e un carciofo, tempera e tracce di matita nera su pergamena
Ramo di dittamo con tre nocciole e due pere, tempera e tracce di matita nera su pergamena
Vaso di vetro con diversi fiori su base rocciosa, tempera e tracce di matita nera su pergamena
Buffone di vetro contenente diversi fiori posto su base rocciosa, tempera e tracce di matita nera su pergamena
Buffone di vetro contenente diversi fiori posto su base rocciosa, tempera e tracce di matita nera su pergamena

Galleria Palatina
Canina, tempera su pergamena, firmato
Il vecchio di Artimino, tempera su pergamena
Piatto con popone, uva e una chiocciola, tempera su pergamena
Piatto con nespole, sul piano dei fichi, tempera su pergamena
Tazza cinese con fichi, ciliegie e cardellino, tempera su pergamena
Tazza azzurra con fragole, pere e cavalletta che mangia chicchi di grano, tempera su pergamena
Piatto con una melagrana aperta, cavalletta, chiocciola e due castagne, tempera su pergamena
Piatto con pesche, sul piano un cetriolo, tempera su pergamena
Piatto con ciliegie, tempera su pergamena