Varianti del nome: in Bonora
Luogo di nascita: Budrio (BO)
Data di nascita: 1819
Luogo di morte: Pisa
Data di morte: 1860
Ambito di attività: Bologna XIX secolo
Qualifica: Pittrice
Periodo: XVII a XIX secolo
Discorsi letti nella grand’Aula della Pontificia Accademia di Belle Arti in occasione della solenne distribuzione de’ premi il giorno 17 novembre 1842, Bologna 1843, p. 39
Chia, Pittrici della Bologna dell’Ottocento. Carolina Ghedini, Brigida Tanari, Barbara Salina, Luisa Bonora, Carolina Primodì, in “Strenna Storica Bolognese”, LXIV, 2014, pp. 69-87
Luisa Gandolfi nasce a Budrio il 15 giugno 1819. I genitori, Giuseppe Gandolfi e Maria Bacilieri, sono agiati proprietari terrieri. Dopo avere ricevuto un’educazione raffinata e da prresi i rudimenti della pittura, il 29 aprile 1840 sposa Albino Bonora, anch’egli di famiglia di proprietari terrieri, il cui fratello Severino è collezionista e socio onorario dell’Accademia di Belle Arti di Bologna (Chia 2014)
Luisa Gandolfi Bonora partecipa alle Esposizioni di Belle Arti di Bologna. Nel 1842 espone un intaglio in carta rappresentante un Moro a cavallo che rapisce una donna.
Nel 1852 è nuovamente presente con sei dipinti a olio: cinque ritratti e un San Francesco di Paola, probabilmente da identificare con il sottoquadro di analogo soggetto nella chiesa di Santa Maria Codifiume (Ferrara) (Chia 2014).
Nel 1853 espone ancora un San Leonardo da Porto Maurizio (Molinella, chiesa di San Pietro Capofiume), probabilmente firmato e datato al momento della donazione (1856)
Nel 1856 espone una Saffo in atto di lanciarsi dalla rupe di Leucade.
Muore quarantenne a Pisa nel 1860.
Ferrara
Santa Maria Codifiume
San Francesco di Paola, olio su tela (1852)
MOLINELLA (BO)
San Pietro Capofiume
San Leonardo da Porto Maurizio, olio su tela, iscrizione “Lavoro di Luisa Gandolfi Bonora 1856” (1853)
Moro a cavallo che rapisce una donna, intaglio su carta (esposto alla Pontificia Accademia di Belle Arti di Bologna, 1842)
Saffo in atto di lanciarsi dalla rupe di Leucade, olio su tela (esposto alla Pontificia Accademia di Belle Arti di Bologna, 1856)