Varianti del nome: In Grassilli; in Zanotti
Luogo di nascita: Bologna
Data di nascita: 1795
Data di morte: 1848
Ambito di attività: Bologna XIX secolo
Qualifica: Pittrice
Periodo: XVII a XIX secolo
Giordani, Notizie delle donne pittrici di Bologna, Bologna 1832, p. 19
Gualandi, Dell'esposizione di belle arti in Bologna nel 1835. E pochi cenni su quella di Milano nello stesso anno, Firenze 1835, p. 17
Cenni storici intorno alle lettere, invenzioni, arti, commercio e spettacoli teatrali per l’anno 1835 al 1836, tomo 23, Bologna, Tipografia della Volpe 1835, p. 109
Gualandi, Dell'esposizione di belle arti in Bologna nel 1836, Firenze 1836, p. 38
Discorsi letti nella grand’Aula della Pontificia Accademia di Belle Arti in occasione della solenne distribuzione de’ premii il giorno 31 ottobre 1839, Bologna 1841, p. 49
Discorsi letti nella grand’Aula della Pontificia Accademia di Belle Arti in occasione della solenne distribuzione de’ premi il giorno 12 novembre 1840, Bologna 1842, p. 45
Discorsi letti nella grand’Aula della Pontificia Accademia di Belle Arti in occasione della solenne distribuzione de’ premi il giorno 17 novembre 1842, Bologna 1843, p. 39
Discorsi letti nella grande aula della Pontificia Accademia di Belle Arti in occasione della solenne distribuzione de’ premi il giorno 17 ottobre 1844, Bologna 1845, p. 49
Gualandi, Esposizione di Belle Arti in Bologna nel 1844, Bologna 1844, pp. 16-17
Ulrich Thieme-Felix Becker, Allgemeines Lexokon der Bildenden Künstler. Von der Antike bis zu Gegenwart, B. XIII, Leipzig 1920, pp. 150, 154
Zanotti, Brevi cenni della vita di Mauro Gandolfi bolognese, in Il Comune di Bologna, Anno XI, n. 2, febbraio, Bologna 1925, pp. 75, 77, 78, 79
Biagi Maino, Notizia delle donne pittrici di Bologna, in “Strenna Storica Bolognese”, Anno XLIII, 1993, pp. 63-64, 67.
Tamarri, Clementina Gandolfi (1795-1848) figlia del celebre Mauro; pittrice bolognese, in “Strenna Storica Bolognese”, LV, 2005, pp. 417-430
Nasce il 4 gennaio 1795, figlia del pittore Mauro Gandolfi e del soprano Laura Zanetti, sua prima moglie. La madre muore a pochi giorni dalla nascita della bambina. Pochi mesi dopo Mauro si risposa con Caterina Dal Pno.
Nel 1802 segue il padre a Parigi, dove Clementina riceve la prima educazione. Nel 1807 la famiglia si trasferisce a Pistoia: qui Clementina prende lezioni di piano da Giovanni Battista Borghi, Maestro di Cappella della Santa Casa di Loreto. La formazione musicale accompagnerà Clementina tutta la via.
Rientrati a Bologna, il 17 dicembre 1815 Clementina sposa il calcografo bolognese Giuseppe Grassilli. La coppia risiede in via Bocca di Lupo.
Istruita alla pittura dal padre, Clementina Gandolfi adotta principalmente la tecnica del disegno e della pittura ad acquerello. Nel 1818 partecipa all’Esposizione di Belle Arti dell’Accademia di Bologna con un disegno a Matita con una Madonna col Bamino, copia da Alessandro Allori. Nel 1819 è nuovamente presente con una Sibilla ad acquerello e nel 1821 presenta un acquerello con il Ratto di Proserpina, copia da Guido Reni.
Nel 1835 espone all'Accademia Clementina di Bologna sette miniature in avorio con Ritratti e due disegni colorati all’acquerello: una copia di una Madonna di Guido Reni e un Uccello d’India.
Nel 1836 è nuovamente presente all'Esposizione di belle arti con una Santa Rosa, "acquerello colorito", e un Ritratto di Donna in nero.
Il 3 dicembre 1837 è ascritta accademica come "pittrice all'acquerello colorato". Negli anni seguenti Clementina continua ad esporre nelle sale dell’istituzione accademica bolognese: nel 1839 presenta due acquerelli con la Strage degli Innocenti (copia da Guido Reni) e una Madonna col Bambino (copia da Francia) e nel 1840 partecipa con acquerello con una mezza figura di Madonna (copia da Francia).
Rimasta vedova nel 1839, il 7 gennaio 1840 Clementina si risposa con il pittore quadraturista e frescante Onofrio Zanotti.
Secondo Augusto Zanotti, suo discendente, avrebbe copiato l'Autoritratto con la chitarra del padre Mauro.
Nel 1842 espone all’Accademia di Belle Arti di Bologna tre disegni all’acquerello raffiguranti Beatrice Cenci (copia da Guido Reni), un Gruppo di donne (tratte dal martirio di Sant’Agnese di Domenichino) e il Ritratto di Mauro Gandolfi
Nel 1844 partecipa ancora all'Esposizione dell'Accademia Clementina con un acquerello con Janouk che sostiene la figlia moribonda.
Zanotti la descrive come "donna assai colta sia per l'istruzione impartitale, sia per i viaggi fatti e la lunga dimora tenuta in Francia"; dedita alla musica, al disegno e alla pittura, nonché "eccellente miniaturista specie in uccelletti ed in fiori". Secondo lo stesso autore, lascia "la maggior parte de' suoi lavori in Francia". Il 6 agosto 1848 Clementina muore a Bologna, "in una casa di sua proprietà in via Bocca di Lupo n. 3" (il testamento è pubblicato da Tamarri 2005).
BOLOGNA
Basilica di San Domenico, sagrestia
Cristo benedicente
miniatura, cm 13,5 x 11
(Tamarri 2005)
Milano
collezione privata
Ritratto di Mauro Gandolfi, (1841)
copia dell'Autoritratto con chitarra del padre
Madonna col Bambino, disegno a matita, copia da Alessandro Allori (esposto all‘Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1818)
Sibilla, acquerello (esposto all‘Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1819)
Ratto di Proserpina, acquerello, copia da Guido Reni (esposto all‘Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1821)
Ritratti, 7 miniature su avorio (esposte all‘Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1835)
Madonna, acquerello, copia da Guido Reni (esposto all‘Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1835)
Uccello d‘India, acquerello (esposto all‘Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1835)
Strage degli Innocenti, acquerello, copia da Guido Reni (esposto all‘Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1839)
Madonna, acquerello, copia da Francia (esposto all‘Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1839)
Madonna, acquerello, copia da Francia (esposto all‘Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1839)
Beatrice Cenci, acquerello, copia da Guido Reni (esposto all‘Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1842)
Gruppo di Donne, acquerello, copia dal Maririo di Sant‘Agnese di Domenichino (esposto all‘Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1842)
Ritratto di Mauro Gandolfi, acquerello (esposto all‘Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1842)
Janouk che sostiene la figlia moribonda, acquerello (esposto all‘Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1844)