Galizia Fede

Luogo di nascita: Milano


Data di nascita: 1574 ca.


Luogo di morte: Milano


Data di morte: 1630

 

Ambito di attività: Milano XVI-XVII secolo


Qualifica: Pittrice

 

Periodo: XVII a XIX secolo

 

 
 
Bibliografia

Torre fol. 44. 63
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Luigi Salerno 1985
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S. Segal, An early still life by Fede Galizia, in “The Burlington Magazine”, 140, 1998, pp. 164-171
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I. Raab, Die Enstehung des autonomen Stillebens: die Rolle der lombardischen Maler, 2008
T. Zennaro, Un portrait inédit d’Hippolyte Trivulce, première princesse de Monaco, par Fede Galizia, in “Annales monegasques”, 37, 2013, pp. 7-20
P. Strada, Madonna Fede Galizia, pittrice milanese: il Noli me tangere di Brera, in Seicento lombardo a Brera, 2013, pp. 45-53
F. Caroli, Gli oggetti come stati d’animo: Fede Galizia, in “Art e dossier”, 28, 2013, 303, pp. 52-57
F. Caroli, Anime e volti: l’arte dalla psicologia alla psicoanalisi, Milano 2014
F. M. Ferro, Il lume interiore di Fede Galizia: riflessioni in margine ad una nuova natura morta, a due tavolette poco note e ad un’altra inedita, in “Valori tattili”, 10/11, luglio-dicembre 2017/ gennaio-giugno 2018, pp. 74-84, 151
De dames van de barok: vrouwelijke schilders in het Italie van de 16de en 17de eeuw, Gent, Museum voor Schone Kunsten Gent, 2018
M. Pavesi, Qualche spunto e un’ipotesi per Fede Galizia, in “Arte lombarda”, n.s. 186/187, 2/3, 2019, pp. 149-154
F. M. Ferro, Un’inedita “Giuditta e Oloferne” di Fde Galizia, in “Arte lombarda”, n.s. 186/187, 2/3, 2019, pp. 145-148
Fede Galizia, amazzone nella pittura, catalogo della mostra a cura di G. Agosti e J. Stoppa (Trento Castello del buonconsiglio, 2021)

 
Biografia

Figlia del miniatore Nunzio Galizia, originario di Trento e attivo a Milano, Fede nasce probabilmente intorno al 1574 a Milano. Già celebrata da Lomazzo nelle Rime (1587), la sua attività di pittrice si inaugura con il ritratto e la pittura di figura, come nel Ritratto di Paolo Morigia (1592-1595), gesuita autore de La Nobiltà di Milano (1595), in cui l’artista è elogiata per il realismo impresso nel dipinto. L’aprirsi dell’ultimo decennio del XVI secolo è segnato anche dall’invio di alcune opere alla corte di Rodolfo II a Praga, grazie alla mediazione di Giuseppe Arcimboldi, presente a Milano tra il 1587 e il 1593. Risale al 1596 la Giuditta, firmata e datata (Sarasota, the State Art Museum of Florida), della quale realizza diverse versioni basate sulle variazioni sartoriali (Massimi 1998). Il XVII secolo vede Fede Galizia impegnata nel portare avanti la bottega paterna. Nel 1611 realizza il San Carlo in estasi davanti alla reliquia del Santo Chiodo, firmato e datato (Napoli, San Carlo alle Mortelle). Accanto ai ritratti, ai soggetti religiosi (Noli me tangere, Pinacoteca di Brera, firmato e datato 1616) e alle copie (Leonardo, Correggio), la pittrice affronta, a date precocissime, il genere della natura morta: risale al 1602 un’Alzata con prugne, per e una rosa (già Amsterdam, collezione Anholt), che inaugura una produzione specialistica, il cui catalogo è oggetto di continui aggiornamenti, caratterizzata da un ordinato silenzio contemplativo in sintonia con la spiritualità della Milano di Federico Borromeo. Il testamento di Fede Galizia, redatto durante la peste, è datato 21 giugno 1630.

 
 
Opere attualmente reperibili

(opere firmate e datate)
MILANO
Pinacoteca di Brera
Noli me tangere, 1616
Pinacoteca Ambrosiana
Ritratto di Paolo Morigia 1592-1595
Fondazione IRCCS Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico
Ritratto di Pietro Martire Mascheroni, 1622

NAPOLI
San Carlo alle Mortelle
San Carlo in estasi davanti alla reliquia del Santo, 1611

SARASOTA
The State Art Museum of Florida
Giuditta, 1596
ROMA
Galleria Borghese
Giuditta, 1601

UBICAZIONE IGNOTA
Alzata con prugne, per e una rosa (già Amsterdam, collezione Anholt), 1602