Varianti del nome: in Caffi
Luogo di nascita: Milano
Data di nascita: 1648
Luogo di morte: Milano
Data di morte: 1710
Ambito di attività: Milano, Cremona, Piacenza, Bologna seconda metà XVII secolo
Qualifica: Pittrice
Periodo: XVII a XIX secolo
Crespi, Felsina pittrice, Vite de' Pittori bolognesi, Roma 1769, p. 134
Oretti, Notizie de' Professori del Dissegno, cioè Pittori, Scultori et Architetti bolognesi e de' forestieri di sua scuola, 1760-1780, ms B128, f. 488, Bologna, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio
Thieme - F. Becker, Allgemeines Lexicon der bildenden Kunstler von der Antike bis zur Gegenwart, Leipzig 1911, vol. V, p. 350
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Dizionario enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani, dal XI al XX secolo, Torino 1972, vol. II, pp. 372-373
Arisi 1973, p. 315 e figg. 198, 202
Barigozzi Brini-G. Fiori, voce Caffi, Margherita, in Dizionario Biografico degli Italiani, XVI, Roma 1973, pp. 270-272
Bertoldi 1974, p. 199-200
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Pallucchini 1981, I, pp. 329-330, II, fig. 1103-1104
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Pérez Sanchez, 1983, pp. 128-129
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Calbi, D. Scaglietti Kelescian, M. Oretti e il patrimonio artistico privato bolognese, Bologna 1984, p. 51
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Lanaro, La presenza di donne pittrici nel Veneto e in particolare nel Vicentino, in Terzo incontro in ricordo di Michelangelo Muraro, 1995, pp. 53-66
Poli, Margherita Caffi (? 1647 ca. - Milano 1710), Elisabetta Marchioni (attiva a RovigoII metà XVII), in Le tele svelate, a cura di C. Limentani Virdis, 1996, pp. 93-104
Arisi, Margherita Caffi 1680-1681, in “Strenna piacentina”, 2010, pp. 90-91, 114-115
Bocchi, Il soggiorno bolognese di Ludovico e Margherita Caffi, in “Strenna piacentina”, 2013, pp. 92-101
Bocchi, Ricerche genealogiche e indagini stprico-artistiche intorno a una famiglia di pittori milanesi del XVII secolo: i Vicenzini, in “Arte lombarda”, n.s. 175, 3, 2015, pp. 47-69
Bocchi, Una proposta per l’identificazione di Domenica Vicenzina, la pittrice di fiori e di ritratti che il fidentino Pietro Zani chiamò “Vicenzina, la Signora”, in “Parma per l’arte”, n.s., anno 26, fascicolo 2020, pp. 241-270
Bocchi, Margherita Volò Caffi, in Le Signore dell‘Arte. Storie di donne tra ‘’ 500 e ’ 600, a cura di A. Bava, G. Mori, A. Tapié, catalogo della mostra, Milano, Palazzo Reale 2 marzo-25 luglio 2021, Milano 2021
Margherita Volò nasce a Milano il 26 marzo 1648 (Bocchi 2015). Il padre e maestro è il pittore Vincenzo Volò (il brgognone Vincent Voulot), detto “Vincenzino dei fiori” la madre la milanese Veronica Masoli.
Il 15 ottobre 1667 sposa il pittore cremonese Ludovico Caffi, che segue prima a Cremona, poi in fuga nel 1670 a Piacenza in seguito all’omicidio del cremonese Giuseppe Gattoni commesso dal marito.
Specialista di pittura di fiori, Margherita incrementa la sua fama a Cremona e a Piacenza, apprezzata dalla ricca committenza cittadina.
Dall’autunno 1672 alla primavera del 1676 si trasferisce a Bologna, dove il marito è ricordato tra gli allievi di Domenico Maria Canuti. La specializzazione come pittrice di fiori, nella fattispecie ghirlande che andavano ad incorniciare episodi di vario soggetto, vede Margherita collaborare, secondo Oretti e Crespi, con D. Creti, P. Monti e L. Pasinelli.
A Bologna ottiene prestigiose committenze, come le ventinove tele per il duca di Modena Francesco II d’Este. Le sue opere spiccano nelle raccolte cittadine e sono richieste presso le corti internazionali.
Dal 1676 al 1682 è nuovamente a Piacenza, poi ancora a Cremona e infine a Milano, dove arriva tra il 1684 e il 1685.
Il 18 ottobre 1691 rimane vedova.
Nel 1697 è ammessa all’accademia milanese di San Luca, prima donna dell’istituzione insieme alla sorella Francesca Volò e a Lucrezia Ferrari, artista non nota.
Muore a Milano il 20 settembre 1710.
Oretti, Notizie de' Professori del Dissegno, cioè Pittori, Scultori et Architetti bolognesi e de' forestieri di sua scuola, 1760-1780, ms B128, c. 488, Bologna, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio:
“Margherita Caffi
Moglie di un Caffi o Francesco o Ludovico fratelli Cremonesi che studiavano la pittura in Bologna dal Canuti, questa nel dipinger fiori fu egregia al sommo, come la fama ne dice, ma più l’opere sue, le quali sono ricercate e comperate a caro prezzo. Vedi il sud.o Zanotti nella pagina 100 della parte seconda che ne avrai la notizia nella sua Storia Clementina, edizione di Lelio della Volpe 1739. Molte gallerie sono adornate dalle pitture della Caffi, e quelle di Bologna anch'esse ne hanno, come si ha tradizione da vecchi dipintori, che in questa Città facesse lungo soggiorno questa virtuosa Pittrice, e ciò anche confirmò Donato Creti all'Autore della seguente Opera”.
Musei con opere floreali di Margherita Caffi:
CREMONA
Museo Civico Ala Ponzone
MILANO
Castello Sforzesco, Pinacoteca
FIRENZE
Galleria Palatina
Uffizi
VARALLO (VC)
Palazzo dei Musei, Pinacoteca
MADRID
Real Academia de San Fernando e Fundacion Santamarca
MONACO DI BAVIERA
coll. Julius Böhler (2 dip.)
BOLOGNA
Fiori, due quadri, Casa Malvasia da S. Francesco
Due corone di fiori, in una le Parche (D. Creti), nell'altra Amore che dorme (P. Monti) (da E. Calbi, D. Scaglietti Kelescian 1984)
Lorenzo Pasinelli, Vergine addolorata contemplante una corona di Spine, entro una ghirlanda di fiori di mano della Caffia pittrice Cremonese, posseduta dal Signor Cardinale Gozzadini.
(da L. Crespi 1769)