Varianti del nome: Suzanne Valadon
Luogo di nascita: Bessines sur Gartempe
Data di nascita: 1865
Luogo di morte: Parigi
Data di morte: 1938
Ambito di attività: pittura
Qualifica: Pittrice
Periodo: XIX e XX secolo (seconda metà dell’800 e prima metà del ‘900)
- Hommage a Suzanne Valadon (1867-1938), catalogo della mostra al Musee national d'art Moderne di Parigi, 28 maggio – 11 luglio 1948, Editions des musées nationaux, Parigi 1948 77
- M. Mermillon (a cura di), Suzanne Valadon, 1867-1938, Braun, Parigi 1950
- J. Storm, The Valadon story. The life of Suzanne Valado, Longmans, Londra 1959
- J. Storm, Nel cuore di Montmartre. Vita di Suzanne Valadon madre di Utrillo, Mondadori, Milano 1961
- Suzanne Valadon, catalogo della mostra al Musee national d'art moderne di Parigi, 17 marzo – 30 aprile 1967, Reunion des Musees nationaux, Parigi 1967
- P. Pétridès, L'oeuvre complet de Suzanne Valadon, Compagnie Franc. des Arts Graphiques, Parigi 1971
- K. Petersen, J. J. Wilson, Donne artiste. Il ruolo della donna nella storia dell’arte dal medioevo ai nostri giorni, Savelli, Roma 1978
- J. Devoisins, Maurice Utrillo. Suzanne Valadon, catalogo della mostra al Musée ToulouseLautrec di Albi, 15 giungo – 15 settembre 1979, Musée Toulouse-Lautrec, Albi 1979
- J. Champion, Suzanne Valadon. Ou la recherche de la vérité, Presses de la Renaissance, Parigi 1984
- T. D. Rosinsky, Suzanne Valadon, Universe publishing, New York 1994 - M. Alberghini, Suzanne Valadon. L'amore felino, Felinamente & c., Milano 1994 - M. Peyramaure, Les Escaliers de Montmartre. Suzanne Valadon, Robert Laffont, Parigi 1998
- T. D. Rosinsky, Suzanne Valadon. L'apprendista di Montmartre, Selene, Milano 1998 - R. Cordisco, Suzanne Valadon (Marie-Clémentine Valadon), in «Enciclopedia delle donne», 2017 (leggi qui)
Marie-Clémentine Valadon nasce nel 1865 a Bessines sur Gartempe, piccola cittadina nella Nuova Aquitania. Il nome del padre è sconosciuto ma della madre si sa che era una sarta al servizio di una nobile famiglia della Limousenne e che soffriva di alcolismo. Per mantenere la famiglia, dall'età di dieci anni fa lavori saltuari come la cameriera, la bambinaia e l’artista circense, tuttavia, un incidente sul trapezio durante un'acrobazia la costringe ad abbandonare questa carriera.
Insieme alla madre e alla sorella maggiore si trasferisce a Parigi, nel quartiere di Montmartre, dove è notata per la sua bellezza da numerosi artisti che le chiedono di posare per loro. Diventa la musa di Pierre-Auguste Renoir (1841-1919), Pierre Puvis de Chavannes (1824-1898) e Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901), che la soprannomina affettuosamente Suzanne, in riferimento alla Susanna biblica (Susanna e i Vecchioni).
Osservandoli lavorare durante le sessioni, Valadon apprende le tecniche artistiche e si interessa al disegno che coltiva nel tempo libero. Non potendosi però permettere corsi o scuole d'arte, chiede all'amico e mentore Edgar Degas, che incontra nel 1890, di farle da maestro. I suoi primi dipinti risalgono al 1892 e le stampe al 1894.
Grazie al suo lavoro di modella, ha un accesso privilegiato al circolo degli artisti e frequenta molti dei caffè parigini più noti dell’epoca, specialmente Le Chat Noir, locale molto frequentato da pittori impressionisti, così come da musicisti e scrittori d'avanguardia.
Nel 1883 Suzanne scopre di essere in attesa di un figlio, il futuro pittore Maurice Utrillo, di cui non rivelerà mai la paternità, tutt’oggi incerta. In questi anni però frequenta il pittore e 76 giornalista spagnolo Miguel Utrillo y Molins che, alla fine, nel 1891 firma un documento legale riconoscendone la paternità di Maurice.
Suzanne si avvicina presto al mondo della pittura, dedicandosi particolarmente allo studio accademico del corpo. Se da un lato mostra una chiara affinità con il movimento impressionista, dall'altro si lascia influenzare dall'espressionismo più ardente, come dimostrano la sua tavolozza vibrante e le linee decise e pungenti che caratterizzano molte delle sue opere.
Nel 1894 Suzanne è la prima donna a venire ammessa alla Société nationale des beauxarts. Per concentrarsi sul proprio lavoro, affida il figlio alle cure della nonna materna.
Nel 1896 sposa il ricco commerciante di tessuti Paul Mousis che garantisce alla famiglia una certa agiatezza. Nel 1910 la coppia si separa e l’artista stringe un forte legame con il miglior amico di suo figlio, l’aspirante pittore André Utter, che farà da modello per diverse sue opere. I tre si trasferiscono al numero 12 di rue Cortot, nel celebre edificio che oggi ospita la sede del Museo di Montmartre. Nel quartiere il trio è definito la trinité maudite (il trio infernale).
Dipinge a tempo pieno ora, concentrandosi sulla ricerca di uno stile personale e maturo. I suoi soggetti, principalmente nudi e nature morte, sono indagati con sguardo sensibile e riportati con segni audaci ed espressivi. La sua prima personale riscuote il favore della critica e negli anni Venti raggiunge l'apice della fama.
Nel 1912 partecipa con successo al Salon des Indépendants e nel 1919 al Salon d’Automne. Incontra la potente mercante d’arte Berthe Weill, sostenitrice dell’Avanguardia parigina, amica e promotrice della sua figura artistica. Questi anni di successi sono in parte oscurati dai problemi di salute del figlio.
Nei suoi dipinti emerge in modo irresistibile l'uso vibrante dei colori, ma altrettanto incisiva è la sua abilità compositiva. La decisione di dipingere il corpo femminile in tutta la sua nudità rappresentava indubbiamente un atto trasgressivo per una donna. Tuttavia, Suzanne Valadon non si è limitata solo a questo: numerosi autoritratti raffigurano il suo corpo che invecchia senza alcuna vergogna.
Come vera anticonformista, ha respinto sia le convenzioni accademiche che quelle dell'avanguardia. La sua rappresentazione del corpo femminile ha catturato l'attenzione di artiste e femministe, che hanno visto in lei una ribellione contro le rappresentazioni tradizionali e dominanti della sessualità femminile nell'arte occidentale del primo Novecento.
Suzanne Valadon si spegne nel 1938.