Varianti del nome: in Pizzoli
Luogo di nascita: Bologna
Data di nascita: 1656
Data di morte: 1749
Ambito di attività: Bologna XVII-XVIII secolo
Qualifica: Pittrice
Periodo: XVII a XIX secolo
C. Malvasia, Felsina pittrice, Bologna 1678, ed. cons. 1841, p. 407.
A. Orlandi, Abecedario pittorico, Bologna 1704, p. 223.
P. Zanotti, Storia dell’Accademia Clementina, Bologna 1739, vol. II, p. 213 (vedi anche R. Roli- A. Ottani Cavina, Commentario all’opera di G. P. Zanotti ..., Bologna 1977, p. 14).
Crespi, Felsina pittrice, Roma 1769, p. 85.
Oretti, Notizie de’ Professori del Dissegno cioè Pittori, Scultori ed Architetti bolognesi e de’ forestieri di sua scuola, 1760-1780, ms. B 129, 130, Bologna, Biblioteca Comunale dell’ Archiginnasio.
Levati, Dizionario biografico cronologico diviso per classi degli uomini illustri di tutti i tempi e di tutte le nazioni: classe V Donne illustri, Milano 1821, vol. II, p. 108.
Zani, Enciclopedia Metodica critico-ragionata delle Belle Arti, Parma 1823, vol. 15, 198.
Ticozzi, Dizionario degli Architetti, Scultori, Pittori..., Milano 1830, vol. 1, p. 162.
Giordani, Notizie delle donne pittrici di Bologna, Bologna 1832, pp. 8-9.
Thieme- F. Becker, Kunstlerlexicon..., Leipzig 1909, vol. III, p. 604.
Ottani, Notizia sui Bibiena, in “Rendiconto delle Sessioni dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna. Sezione delle Scienze morali”, Bologna 1963.
Lenzi, voce in Dizionario enciclopedico Bolaffi, Torino 1974, vol. V, p. 230.
Greer, Le tele di Penelope, Milano 1980, pp. 222, 224.
Tonini Bossi, Maria Oriana Galli Bibiena, pittora (1656-1749), in „Nuovi studi fanesi“, 23, 2009, pp. 127-133
Pittrice bolognese, figlia primogenita di Giovanni Maria Galli Bibiena e di Orsola Possenti, sorella di Ferdinando (1657-1743) e di Francesco (1659-1739).
Dopo la morte del padre è allieva di Carlo Cignani e, quando Cignani si trsferisce a Forlì, di Marcantonio Franceschini (secondo Malvasia fu anche allieva di Elisabetta Sirani).
Sposa il pittore Gioacchino Pizzoli, dal quale ha un figlio. Rimasta vedova, va a vivere con il fratello Ferdinando quando questi rimane vedovo a sua volta.
Esegue copie di dipinti famosi, ritratti e dipinti di propria invenzione. Tra le commissioni esegue un’opera per il Castello di Bibiena. L’unico dipinto conosciuto a è la pala d’altare con La Trinità in gloria con santi per la chiesa campestre della Madonna del Sasso di Fossombrone, probabilmente collocata sul 1680. In quell’occasione Giambattista Zaccadoro, vescovo di Fossombrone, fa portare in processione solenne una Madonnina di “via” da incastonare nel dipinto (Tonini Bossi 2009)
Muore novantatreenne nel 1749.
“Maria Oriana Galli Bibiena in Pizzoli
Nacque lì 20 giugno 1665 (sic), figlia di Orsola Possenti.
Pittrice Bolognese, figlia e discepola di Giovanni Maria Galli, d.o il Bibiena, Il Malvasia la descrive discepola della Sirani. Dipinse una Tavola grande con le figure principali delli SS.i Giobbe e Francesco di Paola, le altre figure furono li SS.i Domenico, Filippo Neri, Gioseffo, Uomobuono, et Antonio da Padova, vi era una gloria con la Santissima Trinità, e l’Angelo Custode che portava un’ anima al Cielo, la quale Tavola fu collocata a Fossombruno nell’ altar maggiore della Chiesa della Madonna del Sasso.
A Bibiena Castello nella Toscana, dipinse una Tavola d’Altare con S. Antonio di Padova, S. Francesco e alquanti Puttini, e Serafini, in Cielo et appresso d’altre Persone particolari sono altre sue opere.*
Vedi il Carrati nelle sue Notizie al foglio 118
Il Malvasia, Parte Quarta al foglio 487
L’Orlandi, fol.249-315
Abecedario Pittorico dell’Orlandi fol.365, Venezia in q.o.
Il Macchiavelli, Donne Bolognesi Illustri.
Il Zannetti ne suoi Manoscritti.
L’Abbè Gerlovin, Supplem.to alle Vite de’Pittori, f.50 T.3.
* Morì Maria Oriana 13 Gennaro 1749 come dal Libro VIII dei Morti a S. Biagio, cioè 1749. 13. Gennaro Maria Oriana Galli Bibiena d’anni 93 all’improvviso, sepolta ai Servi. Notizia Carrati”.
FOSSOMBRONE
Chiesa della Madonna del Sasso, altar maggiore
Trinità in gloria con i SS. Giobbe e Francesco di Paola, Domenico, Filippo Neri, Giuseppe, Omobono e Antonio da Padova, con l’Angelo Custode che porta un’anima al Cielo
(cfr. Oretti, ms. B 129, c.130)
BIBBIENA (AR), Castello
Tavola d’Altare con S. Antonio di Padova, S. Francesco e alquanti Puttini, e Serafini, in Cielo
(Oretti, ms. B 129, c.130)