Ende

Ambito di attività: Castiglia o León 975

Qualifica: Miniatrice

Periodo: Antichità e Medioevo 

 
 
Bibliografia
  • Giorgiana Goddard King, Divigations on the Beatus, in “Art Studies”, vol. 8, parte I, 1930, pp. 3-55
  • D. Miner, Anastaisie and Her Sisters: Women Artists of Middle Age, Walters Art Gallery, Baltimore 1974, p. 9 e ss.
  • A. Weyl Carr, Women as Artists in the Middle Ages, in “The Feminist Art Journal”, V, n. 1, primavera 1976, pp. 5-9, 26, in particolare p. 6
  • K. Petersen- J. J. Wilson, Donne artiste. Il ruolo della donna nella storia dell’arte dal medioevo ai nostri giorni, Roma 1978, in particolare pp. 13-14, figg. 6, 7, 8, 9
  • A. Sutherland Harris, in Le grandi pittrici: 1550-1950, catalogo della mostra a cura di A. Sutherland Harris- L. Nocklin, Milano 1979, pp. 15-42, in particolare p. 19 e nota 26
  • G. Greer, Le tele di Penelope: le donne e la pittura attraverso i secoli, Milano 1980 (ed. originale 1979), p. 152
  • W. Chadwick, Women, Art, and History, London 1990, p.41, fig. 16
  • J. Williams, The Illustrated Beatus. A corpus of the illustrations of the commentary on the Apocalypses, vol. 1, Introduction, vol. 2, The ninth and tenth centuries, London 1994
  • J. Yarza Luaces, La pittura spagnola del Medioevo: dalla cultura visigotica alla fine del romanico, in La pittura in Europa. La pittura spagnola, vol. I, a cura di A. E. Pérez Sanchez, Milano 1995, pp. 15-69, in particolare pp. 20-24
  • P. Patton, voce, in D. Gaze, Dictionary of Women Artists, 1997, I, pp. 498-499
 
Biografia

Miniatrice attiva nel X secolo, nella Spagna del Nord. Firma, definendosi “pintrix” - ENDE PINTRIX ET D(E)I AIUTIS", insieme a fratello Emeterio, un Beato (Commento all’Apocalisse di Beato), datato 975, oggi conservato nella biblioteca della cattedrale di Gerona. Si tratta di una delle copie più preziose fra i Beati dell’altomedioevo, nel quale le miniature richiamano lo stile di Magio. Fu probabilmente elaborato in un centro leonese (in ogni caso castigliano), comunque nell’orbita di Leòn-Escalada-Tàvara. Conservato nella cattedrale di Gerona dal 1078, anno in cui venne donato da un maestro di cappella di nome Juan. Un abate di nome Domingo ne fu il responsabile. L’amanuense Senior, collaboratore di Emeterio e di Magio, lo copiò, mentre Ende, pittrice, ed Emeterio, religioso, lo miniarono. E’ una delle opere in cui sono particolarmente evidenti suggestioni islamiche. Sulla figura di Ende, l’ipotesi più accreditata è quella secondo cui dovette trattarsi di una monaca appartenente a qualche cenobio sconosciuto. Stupisce che gli altri protagonisti vengano designati come sacerdoti e abati, mentre Ende è nominata solo come pittrice.

 
 
Opere attualmente reperibili

GERONA

  • Cattedrale, Cat. Gir. Ms. 7 - Apocalisse di Beato