Varianti del nome:
Luogo di nascita:
Data di nascita:
Luogo di morte:
Data di morte:
Ambito di attività: Bologna XVIII secolo
Qualifica: Disegnatrice
Periodo: XVII a XIX secolo
Zanotti, Storia dell'Accademia Clementina di Bologna, Bologna 1739, vol. II, pp. 118, 334
Crespi, Felsina Pittrice. Vite de' pittori bolognesi, Tomo III, Roma 1769, p.259
Oretti, Notizie de’ Professori del Dissegno cioè Pittori, Scultori ed Architetti bolognesi e de’ forestieri di sua scuola, 1760-1780, ms. B 130, 178-179, Bologna, Biblioteca Comunale dell’ Archiginnasio
P. Zani, Enciclopedia Metodica Critico-Ragionata delle Belle Arti, Parma 1821, vol. 7, p.119
Levati, Dizionario biografico cronologico diviso per classi degli uomini illustri, Milano 1821, Classe V. Donne Illustri, vol. I, p.172
Giordani, Notizie delle Donne Pittrici di Bologna, Bologna 1832, pp. 13-14
Anonimo, ad vocem Creti Donato, U.Thieme-F.Becker, Allgemeines lexikon der bildenden kunst, Leipzig 1913, vol. 8, pp. 101, 102
Ottani Cavina-R.Roli (a cura di), Commentario alla "Storia della Accademia Clementina" di G. P. Zanotti 1739. Indice analitico e trascrizione delle postille inedite, Bologna 1977, pp. 53,146,161
Greer, Le tele di Penelope. Le donne e la pittura attraverso i secoli, Milano 1980, p.225
Sega, Le presenze femminili nell'Accademia Clementina a Bologna nel Settecento, in Alma Mater Studiorum. La presenza femminile dal XVIII al XX secolo, Bologna 1988, p.146
Giordano, Le artiste bolognesi del XVIII secolo, “Il Carrobbio”, XVIII, 1992, pp. 197-198
Biagi Maino, Notizie delle donne pittrici di Bologna, “Strenna Storica bolognese”, XLIII, 1993, p.63
Riccomini, In the Shadow of Donato Creti: “Amico di Donato”, in “Master Drawings”, vol. 49, no. 1, Spring 2011, pp. 95-117
Bohn, Women Artists, Their Patrons and Their Publics in Early Modern Bologna, The Pennsylvania State University Press, 2021
Le prime note biografiche di questa artista, figlia e discepola del pittore Donato Creti, si devono al suo contemporaneo Giampietro Zanotti (1739) che ne segnala la presenza come componente d'onore, nonostante la giovane etá, nell'Accademia Clementina di Bologna (l’onorificenza le viene concessa il 9 ottobre 1735) e commenta la sua attività di valente disegnatrice, spronandola a continuare nel suo impegno. Dalle note manoscritte aggiunte da Zanotti alla sua opera, sappiamo invece che la pittrice abbandonò la sua carriera artistica in seguito al matrimonio con Gioseffo Lindri, aromatario e droghiere; l'autore commenta in tono lapidario: “ora è maritata in un certo Lindri speciale, e fa ragazzi invece di disegni” (pubblicato in Ottani Cavina-Roli, p.146). Oretti (B 130, f.179) nella vita dedicata all'artista ormai deceduta, conferma che Ersilia “disegnò a penna qualche poco”, per poi dedicarsi alle “continue occupazioni di sua famiglia”, e ricorda che vari suoi disegni erano conservati presso gli eredi, alcuni in casa Fava, altri ancora presso lo stesso Oretti, tra i quali egli cita uno rappresentante “S. Vincenzo Ferrerio che da salute ad un infermo per grazia che ottenne da Dio”, tratto dal dipinto eseguito da Donato Creti per la chiesa bolognese di San Domenico.
“Ersilia Creti
(f.179) Figliola e discepola di Donato Creti, che egli ebbe dalla sua prima moglie, alla quale questa figliola così nelle morali virtù, come nella venustà molto somiglia, e nell'aria e nel portamento spira del pari grazia e modestia. Disegnò a penna qualche poco e vari suoi disegni sono presso di lei, altri presso l'Autore della presente opera. Tra le altre sue opere un disegno di S. Vincenzo Ferrerio che da salute ad un infermo per grazia che ottenne da Dio, sul pensiero del quadro dipinto dal padre nella chiesa dei PP. Domenicani di sua Patria, altri sono in casa Fava dove tanti del padre con pitture eleganti di sua mano si ammiravano.
Haveva un talento capace da imparare questa brava Ersiglia Creti, ma l'essersi presto maritata e le continue preoccupazioni di sua famiglia l'hanno distolta dall'essercizio di si nobil Arte che con la direzione di si eccellente maestro sarebbe diventata pratica e nel disegno e nel dipinto. Vive prosperosa madre di numerosa prole, e lascia buon nome nell'Arte nostra l'Academica d'onore dell'Instituto dell'Accademia del disegno.
Il Zanotti ne parla, nelle vite de' Pittori nella parte Seconda fol 118 nella storia della Acc. Clementina.
(f. 178) Ersilia filia del Cav. Donato Creti e di Francesca Zani figliola di Filippo Cittadina. Fu moglie di Gioseffo Lindri. Ersiglia morì d'anni 62 li 3 maggio 1777 e fu sotterrata nella Chiesa parrocchiale di S. Cecila di Bologna.
Il sud.o Lindri era aromatario dalli Servi poi passò a fare il Droghiere”.
BOLOGNA
Presso gli eredi di Ersilia Creti
Vari disegni (Oretti B 130, f. 179)
Casa Fava
Vari disegni (Oretti B 130, f. 179)
Presso Marcello Oretti
Vari disegni fra cui un “S. Vincenzo Ferrerio che da salute ad un infermo per grazia che ottenne da Dio” (Oretti B 130, f. 179)