Carrelli Clementina

Luogo di nascita: Lecce


Data di nascita: 15 novembre 1835


Luogo di morte: Napoli


Data di morte: 1916

 

Ambito di attività: pittura e scultura


Qualifica: Pittrice - Scultrice

 

Periodo: XIX secolo (seconda metà dell’800)

 

 
 
Bibliografia

- C. T. Dalbono, Ultima mostra di Belle Arti in Napoli, Stab. tip. dei Classici Italiani, Napoli 1859

- Cesare De Sterlich, Cronica Giornaliera delle Province Napoletane dal 1° marzo al 31 dicembre 1869, Stab. Tip. Delle Belle Arti, Napoli 1869 (leggi qui)

- Guida della esposizione di belle arti di Milano inaugurata il giorno 26 agosto 1872, Milano, Tipografia di E. Civelli e C., 1872 (leggi qui)

- Yorick figlio di Yorick (Avv. P. C. Ferrigni), Fra quadri e statue. Strenna ricordo della seconda esposizione nazionale di belle arti, Fratelli Traves Editori, Milano 1873 (leggi qui)

- N. Tafuri, Ghirlanda di fiori poetici offerti in varie occasioni alla piissima ed esimia artista Clementina Carrelli, Tipografia M. D'Auria, Napoli 1914

- E. Giannelli, Artisti napoletani viventi. Pittori, scultori ed architetti. Opere da loro esposte, vendute e premi ottenuti in Esposizioni Nazionali ed Internazionali, Tipografia Melfi & Joele, Napoli 1916 (leggi qui)

- D. Maggiore, Arte e artisti dell'Ottocento napolitano e Scuola di Posillipo: biografie di pittori, incisori, scultori e architetti. Supplemento alla storia dell'arte italiana, Maggiore, Napoli 1955

- C. Farese-Sperken, La pittura dell'Ottocento in Puglia: i protagonisti, le opere, i luoghi, M. Adda, Bari 1996

- A. Foscarini, P. A. Vetrugno (a cura di), Arte e artisti di Terra d'Otranto: tra Medioevo ed età moderna, Edizioni del Grifo, Lecce 2000

- S. Concilio, «Le mani gentili». Pittrici a Napoli nell’Ottocento, in «La Camera Blu. Rivista di studi di genere», n. 11, 2015 (leggi qui)

- E. Plotino, Percorsi femminili a Napoli. Sulle tracce delle protagoniste della storia dell'arte, della cultura, della società, Le guide, Milano 2022

 
Biografia

Clementina Carrelli nasce a Lecce nel 1835, tuttavia alcune fonti riportano il 1840 come anno di nascita. Si trasferisce molto giovane a Napoli, insieme ai genitori Luigi Carrelli, ufficiale del disciolto esercito napoletano e comandante della gendarmeria di Lecce, e Luisa Palombi.

Entrambi favoriscono il talento naturale della figlia che dimostra fin da bambina un'inclinazione per il disegno cimentandosi «con successo a ricopiare, in miniatura, alcuni originali esistenti in casa»12. A causa dell’estromissione delle donne dalle scuole pubbliche, e desiderosa di imparare, studia privatamente presso lo studio del pittore tranese, attivo a Napoli, Biagio Molinaro (1825-1868), che in futuro ritrarrà in un busto di gesso.

«È discepola di un valente maestro, il signor Biagio Molinari, e sotto la sua scuola darà saggi sempre migliori, ove, come suole accadere, non si arresti nel bel mezzo, e si lasci dominare da altre imperiose consuetudini di famiglia»13. Nello scritto che ricorda l’ultima delle esposizioni borboniche, lo storico Carlo Tito Dalbono sottolineò la possibilità che l’artista in quanto donna scegliesse di abbandonare l’arte a favore invece di una vita legata a una visione tradizionale della donna nella società come moglie e madre, e la giudicò «degna di encomio» per il suo “Agar ed Ismaele”, la tela che permette alla pittrice di esordire.

I viaggi compiuti a Roma e nelle capitali d’Europa permettono a Carrelli di arricchire la sua formazione artistica. Inizia ora a dedicarsi alla scultura e al ritratto e a partecipare a diverse esposizioni, tra cui quella di Milano nel 1872, di Vienna nel 1873, di Napoli nel 1877, di Roma nel 1883, di Torino nel 1884 e di Londra nel 1888.

Si hanno poche notizie sugli ultimi anni di vita dell’artista.