Arcangeli Bianca Rosa

Varianti del nome: Rosalba Arcangeli

 

Luogo di nascita: Bologna

 

Data di nascita: 13 marzo 1913

 

Luogo di morte: Bologna

 

Data di morte: 22 luglio 2007

 

Ambito di attività: pittura

 

Ambito geografico di appartenenza: centro Italia (Bologna)


Qualifica: Pittrice

 

Periodo: XX e XXI secolo

 

 
 
Bibliografia

- Rosalba, catalogo della mostra alla Galleria del Teatro di Parma, 1°-10 dicembre 1962

- M. Azzolini, Rosalba, testo pubblicato in occasione della mostra a Bologna, 1970

- R. Tassi, Rosalba: acquerelli, testo pubblicato in occasione della mostra alla Galleria delle Ore di Milano, 1981

- R. Tassi, Rosalba: acquerelli, testo pubblicato in occasione della mostra al Centro Steccata di Parma, 20 febbraio - 20 marzo 1982

- Dipinti di Rosalba, catalogo della mostra a Palazzo Diamanti-Galleria Massari III di Ferrara, 2 marzo - 13 aprile 1986

- E. Barbanti, M. Bartolucci, Rosalba: oli e acquerelli, 1948-1987, catalogo della mostra a Todi, 4-26 luglio 1987, Labanti & Nanni, Bologna 1987

- Gli Arcangeli. Nino, Gaetano, Francesco, Bianca tra musica, arte e poesia, catalogo della mostra al Castello Malatestiano di Longiano, 18 maggio - 16 luglio 1996, All'insegna del pesce d'oro di Vanni Scheiwiller, Milano 1996

- L. Cesari, Rosalba: olii e acquerelli. 1952-1998, in «Quaderni d'arte del pesce d'oro», All'insegna del pesce d'oro di Vanni Scheiwiller, n. 29, Milano 1999

- M. Vallora, Rosalba. Bianca Arcangeli, catalogo della mostra alla G.A.M. Galleria d'arte maggiore di Bologna, 2003

- B. Buscaroli Fabbri, Rosalba: il riverbero della memoria. Bianca, Gaetano, Nino e Francesco Arcangeli, catalogo della mostra a Casa Saraceni a Bologna, 8 marzo - 9 aprile 2007, Bononia University Press, Bologna 2007

- D. Zanasi, Le notti di Rosalba: memorie da Casa Arcangeli, documentario incisore del premio "Asolo Art film Festival" come migliore biografia d'artista, Fondazione Cassa di Risparmio, Bologna 2007

- P. Naldi, Le notti di Rosalba vestale degli Arcangeli, in «La Repubblica», 6 marzo 2008 (leggi qui)

 

 
Biografia

Bianca Rosa Arcangeli nasce a Bologna nel 1913, seconda di quattro fratelli, che si divisero, come in un'antica leggenda, tutte le discipline artistiche: Bianca Rosa la pittura, Gaetano la poesia, Nino la musica e Francesco la storia e la critica d'arte.

Insegnante di disegno in una scuola media, Bianca Rosa Arcangeli coltiva la sua passione per la pittura dagli anni Quaranta con lo pseudonimo di Rosalba, in onore di Rosalba Carriera, grande protagonista della pittura settecentesca veneziana. Nel corso della sua carriera partecipa a numerose rassegne d’arte ed esposizioni ricevendo riconoscimenti e premi, tra i quali il Città di Cervia nel 1954.

Di questo stesso anno è il dipinto La chiusa di Casalecchio al tramonto. Il paesaggio, dipinto con tonalità tenui con una dominante cromatica grigio-terrosa, è costruito su tre livelli, in primo piano uno specchio d'acqua, al centro la struttura della diga e nello sfondo una cortina alberata e collinare. Il dipinto appartiene alla prima fase di attività della pittrice, con evidenti richiami stilistici all'ambiente artistico bolognese filtrato dalle conoscenze teoriche del fratello Francesco Arcangeli. La luce che sfuma i contorni e l'essenzialità del colore distinguono quest'opera come certi profili di figura realizzati dall’artista nello stesso periodo.

Dal tratto sensibile ed espressivo Arcangeli narra nei suoi oli e acquerelli la sua terra, trasferendo nelle sue pennellate una visione romantica e rispettosa della natura: «Ricordo quando andai a Bellaria ospite di un’amica che aveva un albergo proprio sul mare, ma aveva anche un suo giardino bellissimo nella villa. Mi dava il permesso e quando tutti i villeggianti andavano a dormire io uscivo nella notte stringendomi al mio impermeabile e andavo per boschi a vedere gli alberi respirare, gli alberi che vivono di notte. Stavo anche due o tre ore: le mie prodezze notturne. Poi un giorno mi hanno regalato Gita al faro e allora ho letto la Woolf, quella sì è la vera vita, la poesia. Lì c’è una notte che non si può dimenticare. E io volevo studiare la vita degli alberi di notte.» (Arcangeli, 2003).

I suoi acquerelli sono eterei, impalpabili. È evidente come la scelta di questa tecnica sia stata presa dall’artista tutta di pancia: alla necessità di vita Arcangeli ha risposto con la poesia dell'acquerello. Una disciplina complessa che difficilmente perdona gli errori e permette correzioni, ma che svela la delicatezza della mano. La qualità specifica dell’acquerello, che richiede un’esecuzione molto rapida, è infatti la trasparenza delle tinte, contrariamente alla tempera i cui colori sono più corposi e opachi. In queste opere, eseguite dall’artista principalmente su carta o fogli cartonati, è possibile ritrovare il suo carattere controllato, sicuro oltre a un sentimento di riconoscenza verso la natura degli Appennini.

Rosalba Arcangeli ha dedicato l'ultima parte della sua vita alla memoria dei fratelli, lasciando, per volontà testamentaria, oltre ad alcuni disegni di sua fattura, tutti i manoscritti, le carte e i carteggi, i libri, le pubblicazioni e gli spartiti appartenuti ai suoi fratelli «al Comune di Bologna per la Biblioteca dell'Archiginnasio con l'obbligo dello stesso Comune di ivi conservarli in un fondo intitolato Angelo, Gaetano, Bianca e Francesco Arcangeli».

Due anni prima della sua morte il regista Dario Zanasi le ha dedicato un documentario dal titolo “Le notti di Rosalba”, e con queste parole l’ha ricordata: «Negli ultimi tempi lei ha prodotto soprattutto acquerelli, ma a me invece interessavano le sue pitture notturne, questi grandi alberi che emergono dall'oscurità. Qualche cosa di coraggioso, che quasi fa contrappunto alla sua immagine di donna pacifica e solare. Ma lei amava dipingere di notte perché riteneva che quello fosse il momento topico, di massima creatività, di massima espressione delle forze cosmiche della natura.» (2005).