Luogo di nascita: Cremona
Data di nascita: 1535 ca.
Luogo di morte: Palermo
Data di morte: 1625
Ambito di attività: Cremona, Madrid seconda metà XVI sec.
Qualifica: Pittrice
Periodo: Umanesimo e Rinascimento
Bibliografia selezionata (per approfondimenti si rimanda ai principali studi monografici sull'artista):
Figlia del nobile e diplomatico cremonese Amilcare Anguissola, membro del Consiglio dei Decurioni della città, e di Bianca Ponzoni, appartenente a una nobile famiglia cremonese. E' la prima di sette figli.
Come le cinque sorelle, riceve un'educazione ispirata alla trattatistica di comportamento esemplata nel Libro del Cortegiano di Baldassarre Castiglione. Insieme alla sorella Elena, tra il 1546 e il 1549 apprende il disegno e la pittura presso Bernardino Campi. Successivamente alla partenza del maestro da Cremona, nel 1549 Sofonisba passa alla scuola di Bernardino Gatti.
La sua prima opera conosciuta è il Ritratto di monaca di Southampton, datato 1551, che è forse da identificare con il ritratto della sorella Elena. L'Autoritratto del Kunsthistorisches Museum di Vienna, firmato e datato "Sophonisba / Angussola / virgo / seipsam / fecit / 1554" inaugura la serie degli autoritratti oggi conservati. A partire dal 1549 e per tutto il decennio seguente, infatti, Amilcare Anguissola promuove la conoscenza della qualità pittorica della figlia attraverso l'invio dei suoi autoritratti, nei quali si evidenzia la conoscenza delle ricerche sulla fisiognomica della pittura lombarda del Cinquecento. In questi anni Sofonisba approfondisce la sua formazione lavorando per i Gonzaga a Mantova e probabilmente a Parma, dove potrebbe avere conosciuto il miniatore Giulio Clovio, che omaggia con un ritratto. Come testimonia una famosa lettera inviata da Tommaso Cavalieri a Cosimo I de' Medici (1562; Vasari 1568, ed. Milanesi 1881, p. 81), la sua fama cresce rapidamente, e la sua grafica è apprezzata perfino da Michelangelo Buonarroti, che la invita a realizzare il disegno con il Fanciullo pizzicato da un gambero oggi a Capodimonte (1554 ca.)
Nel 1559 Sofonisba Anguissola viene invitata da Filippo II di Spagna alla corte madrilena, dove diventa dama della regina Isabella di Valois (1560-1568) e successivamente delle infante Isabella Clara Eugenia e Catalina Micaela (1569-1573). In questi anni la pittrice esegue diversi ritratti della famiglia reale e della corte.
Nel 1573 sposa per procura Don Fabrizio Moncada, nobile siciliano di discendenza spagnola: Sofonisba lascia la Spagna per la Sicilia, soggiornando tra Palermo e Paternò (1573-1578). Rimasta vedova (1578) e ormai orfana di padre, la pittrice si rivolge al fratello Asdrubale perché la aiuti nelle gestioni economiche. Raggiunta da Asdrubale, si imbarca con lui per rientrare a Cremona, ma durante il viaggio per Livorno contrae promessa di matrimonio con il giovane capitano della nave Orazio Lomellini, che sposa a Pisa nonostante l'opposizione della famiglia. Trascorsi alcuni mesi a Pisa, la coppia si stabilisce a Genova, dove Sofonisba si aggiorna sulla pittura ligure (Luca Cambiaso) e rimane in contatto con la corte spagnola.
Malgrado l'età avanzata, nel 1615 Sofonisba segue il marito Orazio a Palermo, dove questi ricopre la carica di console della Repubblica di Genova. Qui nel 1624 riceve la visita di Anthon Van Dyck, che la ritrae in un celebre disegno (Londra, British Museum).
Muore a Palermo nel 1625 ricevendo sepoltura nella chiesa di San Giorgio dei Genovesi.
Principali musei internazionali che ospitano opere di Sofonisba Anguissola:
ALTHORP
BALTIMORA
BERGAMO
BERLINO
BOSTON
BRESCIA
CHANTILLY
FIRENZE
LANCUT
MADRID
MILANO
NAPOLI
NIVÅ
POZNAN
SIENA
SOTHAMPTON
TORINO
VIENNA